Una petizione per recuperare i resti mortali di Antonello da Messina. L’idea dell’ex Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Previti, è stata lanciata su avaaz.org indirizzata al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. L’obiettivo è quello di raggiungere 100.000 firme.
Dopo le analisi dei tecnici del CRN e le ricerche del Comitato Nazionale per la riqualificazione dei beni storici ambientali e l’accordo con la Sovrintendenza dei Beni Culturali per gli scavi, una petizione per recuperare i resti mortali di Antonello da Messina. L’idea dell’ex Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Previti, è stata lanciata su avaaz.org, la più grande piattaforma di petizioni online al mondo ed è indirizzata al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. L’obiettivo è quello di raggiungere 100.000 firme, numero necessario per rendere valida la richiesta. I firmatari sono già 150, ma la strada è ancora lunga, per questo Previti ha deciso di lanciare un appello alla cittadinanza: “
“Campagne come questa partono sempre in piccolo – spiega Previti – ma crescono se persone come noi vengono coinvolte. Chiedo a tutti i cittadini sensibili a quest’argomento di spendere un secondo per aiutaci, firmando e passando parola”.
La descrizione della petizione recita: “Dal punto di vista storico-culturale ha una valenza straordinaria, perchè si recupererebbero i resti mortali di uno dei pittori più importanti della storia dell'arte e si metterebbero in sicurezza, rendendoli fruibili,i resti archeologici del Convento di S. Maria di Gesù a Ritiro- Messina -Italia ( primo convento nato in Sicilia dei francescani osservanti con il titolo di S. Maria di Gesù ) e la chiesa sottostante risalente al 1166 con annessa cripta, rimaste interrate a seguito di due tragiche alluvioni. Questo è stato il primo convento sorto per opera dei frati Carmelitani in Europa”.
Su segnalazione di Previti, nel 2005, i resti del Monastero di S. Maria di Gesù e la sepoltura di Antonello da Messina furono inseriti nel secondo censimento FAI dei luoghi del cuore da non dimenticare. Successivamente è stata fatta una richiesta all’Unesco per classificarlo come patrimonio dell’Umanità. Ora, tramite questa petizione, chiede l’intervento del Governo Nazionale per la definitiva riqualificazione dell’area.
Gli studi del CNR hanno confermato: sotto i resti del Convento di Santa Maria di Gesù, ci sono delle volte che appartengono ad altri ambienti più antichi. Probabilmente di epoca Rinascimentale. Una notizia che rende sempre più concreta l’ipotesi che proprio lì sia sepolto Antonello da Messina. Sulla soglia di risolvere il mistero, l’associazione Trapper e tutti i volontari che hanno preso a cuore il sito, l’ex presidente del Consiglio comunale Previti in testa, dopo aver realizzato un progetto di recupero dell’area volto alla fruizione turistica, hanno ceduto la parola, per così dire, agli “esperti”, chiamando in causa il Professore Silvano Vinceti, del Comitato Comitato nazionale per la riqualificazione dei beni storici e ambientali, denominato “l’Indiana Jones” nazionale per aver scovato i luoghi di sepoltura di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio e della Gioconda. A Palermo il 2 Aprile si è svolto un incontro con la Sovrintendenza dei Beni Culturali Il preventivo totale dei lavori ruota intorno ai 120.000 euro. Il Comitato Nazionale si occuperà della parte relativa alla ricerca, mentre gli scavi verranno effettuati dalla Sovrintendenza dei Beni Comuni, tramite un protocollo d’intesa. La riqualificazione del Monastero di S. Maria di Gesù a Ritiro, ha una grande valenza culturale, ma anche economica. Diventerebbe, infatti, un polo di attrazione turistica e con la tomba di Antonello, tra i più importanti in Sicilia.
Per saperne di più e firmare:
https://secure.avaaz.org/it/petition/Al_Sig_Ministro_dei_Beni_Culturali_on_Dario_Franceschini_e_al_Presidente_Ci_aiutino_a_recuperare_i_resti_mortali_di_ANTO/?Day2Share
Eleonora Corace
F I N A L M E N T E libero dal gravoso impegno di Presidente del Consiglio Comunale, una proposta condivisibile di Giuseppe PREVITI.