Alla riscoperta degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari messinesi

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Alla riscoperta degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari messinesi

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mercoledì 05 Dicembre 2018 - 11:20

Il sindaco De Luca e gli assessori Previti e Scattareggia hanno illustrato il progetto sull’avvio di una scuola ad hoc

Si è presentato suonando la zampogna il sindaco Cateno De Luca alla conferenza stampa in cui è stato illustrato il progetto della “Scuola degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari messinesi”, finanziato con D.D.G. n. 5898 del novembre 2018. Insieme a lui anche gli assessori con delega ai Finanziamenti Europei, Carlotta Previti, e agli Antichi Mestieri e Tradizioni popolari, Giuseppe Scattareggia.

“Il Comune di Messina – ha dichiarato il sindaco De Luca – si prefigge di promuovere e attualizzare al meglio le tradizioni e gli antichi mestieri marinari, artigianali e rurali, al fine di tramandare quel patrimonio di conoscenze e culture che rappresentano le radici della nostra identità e possono costituire un volano di promozione e di aggregazione con sicuri sbocchi occupazionali. L’Amministrazione comunale avvia pertanto un percorso di costituzione di una scuola degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari messinesi per perseguire la conoscenza storico-critica del patrimonio culturale e l’esperienza diretta delle sue espressioni, la valorizzazione delle tradizioni popolari profondamente radicate nel territorio, lo studio e l’apprendimento degli antichi mestieri e delle relative tecniche, l’integrazione delle tecniche tradizionali con le nuove tecnologie digitali e multimediali. Tali finalità potranno essere perseguite anche attraverso la collaborazione con enti, istituzioni, aziende e organizzazioni del terzo settore che operano in tali campi. Il concetto di scuola degli antichi mestieri, già presente a Torino, San Marino e in altre località, è stato introdotto per la prima volta grazie ad un mio emendamento presentato all’interno della legge di stabilità. Il primo finanziamento di 80mila euro consentirà di avviare una strategia di divulgazione e sensibilizzazione delle nostre radici e della nostra identità”.

“L’organizzazione della scuola – ha proseguito l’assessore Previti – avrà una struttura leggera e orientata all’attività, e potrà di anno in anno sviluppare percorsi formativi diversi. In ogni caso la scuola non avrà autonomia istituzionale rispetto al Comune e le sue attività verranno sviluppate all’interno della cornice istituzionale dell’Ente locale. In sede di avvio delle attività per l’anno 2018, la scuola promuove un progetto formativo articolato su percorsi di conoscenza del patrimonio culturale delle arti e delle tradizioni popolari e degli antichi mestieri messinesi, attraverso la ricerca, lo studio e la valorizzazione; percorsi di ricerca, studio e sperimentazione in living labs per l’introduzione di tecniche e tecnologie innovative che reinterpretino e innovino rispetto alla tradizione locale attraverso, ad esempio, fablab, stampa e modellazione 3D, strumenti multimediali; percorsi laboratoriali e didattici dedicati allo studio delle evidenze e delle testimonianze storiche, artistiche e culturali legate alle arti e alle tradizioni popolari e agli antichi mestieri, anche mediante visite guidate e momenti divulgativi presso musei, esposizioni permanenti, laboratori e officine. Le 14 arie tematiche sono tecniche agrarie (coltivazione del grano, dell’ulivo e della vite); produzione agroalimentare (pasticceria, panificazione, produzione dell’olio e del vino, conserve e sott’oli); tecniche di lavorazione del legno; del cuoio; del ferro; della pietra; strumenti, canti e tradizioni musicali; antichi mestieri del mare; opera dei pupi; tradizioni religiose; nuove forme di artigianato (modellazione 3D, artigianato digitale, laser cutting); recupero di materiali antichi con tecniche moderne e innovazioni di design; ricamo e cucito; e oreficeria. Per ciascuna tematica verrà predisposto un percorso formativo comprendente attività seminariale, attività laboratoriale, visita di musei ed esposizioni permanenti di strumenti e tecniche tradizionali, visita di laboratori e officine con il coinvolgimento di esperti, che verranno selezionati a seguito di avviso pubblico. In particolare, per ciò che riguarda le nuove forme di artigianato (modellazione 3D, creazioni digitali, laser cutting) e il recupero di materiali antichi con tecniche moderne e innovazioni di design, specie nel settore dell’arredamento, ma più in generale per tutti i settori artigianali, verranno realizzati percorsi di ricerca, studio e sperimentazioni in living labs per l’introduzione di tecniche e tecnologie innovative che reinterpretino e innovino rispetto alla tradizione locale”.

“Concordo col sindaco De Luca sul fatto che parte della città purtroppo vive con imbarazzo quelle che sono le nostre tradizioni popolari – ha sottolineato l’assessore Scattareggia – come dimostrato dalla scarsa partecipazione delle scuole al laboratorio di costruzione di strumenti pastorali, che insieme al seminario hanno rappresentato il punto di partenza di questo progetto. Nel periodo natalizio è nostra intenzione valorizzare tali eventi nelle piazze, nei villaggi, nelle aree natalizie e nei punti decentrati. Verranno inoltre predisposti momenti divulgativi, aperti a tutta la cittadinanza, comprendenti visite di musei ed esposizioni permanenti (percorso museale presso l’Enoteca provinciale e l’Istituto Agrario, Ecomuseo del Grano di San Filippo, esposizione permanente degli antichi mestieri di villa Melania, Museo di Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso, Museo “i Ferri du Misteri” di Castanea, mostra permanente della Vara), convegni, attività dimostrative, realizzazione di un documentario e di un sito internet con l’obiettivo di far conoscere a quante più persone il patrimonio culturale delle arti e delle tradizioni popolari e degli antichi mestieri messinesi”.

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