Il Comitato 29 dicembre ha presentato #AbbattiamoLeBarriere, un video-progetto volto alla sensibilizzazione alle difficoltà che i disabili incontrano ogni giorno nel percorrere le strade della città
Che la viabilità, veicolare e pedonale, sia un problema a Messina è noto a tutti. Meno evidente è, invece, quanto il problema si trasformi in dramma agli occhi di un disabile. Per sensibilizzare la collettività a questo grave disagio, il Comitato 29 Dicembre – RicostruiAmo Messina ieri pomeriggio ha organizzato un incontro presso la sala multimediale della sede UniPegaso di Corso Cavour che, presieduto dalla presidente del comitato Patrizia Midiri e dalla consigliera comunale Daniela Faranda, ha voluto portare alla luce i problemi di una città non a norma. Non con le parole ma attraverso la proiezione di un video, si è voluta mostrare senza filtri la realtà quotidiana di qualsiasi disabile che decida di percorrere le strade della città.
Il montaggio, ideato con l’aiuto di professionisti e volontari, ha dato voce ai cittadini in carrozzella e ai loro accompagnatori che hanno mostrato evidente stanchezza verso il dover vivere una semplice passeggiata come un percorso a ostacoli. Pali e cassoni dell’immondizia nel bel mezzo del marciapiede, rampe di salita inesistenti, scalini troppo alti, parcheggi per disabili a numero limitato oltre che… a pagamento. Una situazione estenuante e rischiosa che molto spesso porta i disabili alla rinuncia a vivere la città che inevitabilmente si trasforma in isolamento.
Il video ha dato stimolo al sollevamento di nuove questioni e a molteplici proposte, trasformando l’incontro in una arena di discussione e costruzione. E’ sorto un chiaro invito ai diversamente abili a non mollare e a frequentare la città, a riunirsi in gruppo per dare maggiore eco alle voci di coloro i quali vogliono un cambiamento. Molta la rabbia verso le amministrazioni che si sono susseguite nel tempo e che non hanno mai realizzato i progetti di abbattimento delle barriere architettoniche proposti in programma ma molta anche la voglia di cambiamento per avere una città non più indolente ma che punti a un livello di vivibilità equo per tutti i suoi cittadini.
CHIAMATE STRISCIA LA NOTIZIA POI IL GABIBBO, MA E’ TRAGICO CHE UN PUPAZZO, E’ PUR SEMPRE UN PUPAZZO, RISOLVE PROBLEMI GRAVI, MA DI OBBLIGO RISOLVERSI, IN POCHI GIORNI.
CHIAMATE STRISCIA LA NOTIZIA POI IL GABIBBO, MA E’ TRAGICO CHE UN PUPAZZO, E’ PUR SEMPRE UN PUPAZZO, RISOLVE PROBLEMI GRAVI, MA DI OBBLIGO RISOLVERSI, IN POCHI GIORNI.