"Le vetrine di via Garibaldi". Commercianti per il rilancio della zona

“Le vetrine di via Garibaldi”. Commercianti per il rilancio della zona

Antonio Caroe

“Le vetrine di via Garibaldi”. Commercianti per il rilancio della zona

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mercoledì 06 Dicembre 2017 - 15:02

La neoata associazione nata da un'idea di Lillo Valvieri, in occasione delle festività natalizie, organizza una serie di eventi a tema tipicamente natalizio per riportare alla ribalta una delle zone cittadine più importanti ma da tempo dimenticata

Ancora una volta tocca ai privati riscattare l'immagine abbandonata di Messina. Con le festività natalizie ormai alle porte, una delle novità di questo dicembre sarà l'isola pedonale nella zona adiacente alla Chiesa di San Giuliano. A partire dall'8 dicembre e fino al 6 gennaio infatti, sarà possibile passeggiare in una zona storica della nostra città circondati da un clima di festa ed aggregazione fortemente voluto dall'impegno dei 28 commercianti de "Le vetrine di Via Garibaldi", l'associazione costituita da Lillo Valvieri, che sin dai primi passi ha trovato l'appoggio dei tanti imprenditori della zona.

Stamane, nella suggestiva cornice del Marina di Nettuno Yachting Club, la conferenza stampa di presentazione del progetto ha svelato alcune delle attrattive previste in calendario: dalla Casa di Babbo Natale agli spettacoli di musica e danza, i messinesi avranno tante occasioni per ritrovare lo spirito natalizio, con un'attenzione particolare ai più piccoli, veri protagonisti del progetto.

E' lo stesso Valvieri a fare gli onori di casa, lasciandosi andare ad un momento di commozione, prova del grande sforzo profuso in questi mesi: "Ringrazio tutti i nostri sponsor e i colleghi che hanno voluto aderire a questa iniziativa. Dedico questo successo alla mia famiglia. Mia moglie e mio figlio sono stati fondamentali per affrontare gli ostacoli in questo periodo".

Presente anche il vicepresidente dell'associazione, Sebastiano Di Mauro: "Il decoro stradale di via Garibaldi è ai minimi storici. In una giornata di forte pioggia è rischioso anche solo passeggiare sui marciapiedi, per non parlare della presenza di barriere architettoniche. E' una zona cruciale di Messina, cuore pulsante dell'economia cittadina, vogliamo ridarle luce".

Tra i sostenitori principali dell'iniziativa il consigliere della IV circoscrizione Giovanni Caruso: "Un paio di mesi fa ho ricevuto una telefonata dell'amico Lillo Valvieri ed entusiasta dell'idea ho provato a dare il mio contributo. Come spesso accade in questi casi la burocrazia e il rimbalzo delle competenze sono i veri nemici dei cittadini. Siamo riusciti a superarli".

L'importanza dell'evento, che non ha alcun scopo di lucro, ha fatto ricadere la scelta di responsabile delle comunicazioni su Tina Berenato, presente alla conferenza odierna: "Ho accettato il ruolo perchè credo fermamente nel riscatto di Via Garibaldi e dei suoi commercianti. L'auspicio è che possa diventare una tradizione negli anni".

In chiusura, Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina, ha sottolineato: "In un momento così difficile per l'economia i cittadini continuano ad essere i protagonisti del riscatto sociale di Messina. Le istituzioni non concedono risorse per l'attuazione di eventi del genere, tocca quindi rimboccarsi le maniche e fare da sé".

Il conto alla rovescia è già iniziato: "Le vetrine di Via Garibaldi" sarà la nuova attrattiva delle festività messinesi, per ridare decoro e riportare alla ribalta parte di quel centro storico che da anni vive, lavora e produce nell'ombra.

2 commenti

  1. nulla contro alle isole pedonali,ma un po di rispetto per i cittadini da parte delle autorità sindaco in testa, mi pare sia il minimo che si possa pretendere in una città allo sbando.Con la chiusura da ieri della via dei mille a piazza cairoli cè il caos totale delle auto e nessuna divisa è ancora comparsa.Il sindaco visto che i vigili scarseggiano, perchè non indossa la fascia tricolore e va a dirigere il traffico come fece con i tir sul cavalcavia.E’ veramente uno schifo.

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  2. Potete fare tutte le iniziative che volete. I problemi aumenteranno, non si risolveranno. La ripresa che tanto osannano in TV Renzusconi & C. non c’è. La crisi non è una crisi da offerta, ma una crisi da domanda. La mancanza di risorse, la disoccupazione sia giovanile che non, la restrizione monetaria, la bassa inflazione (come da statuto della BCE) non sono casuali. Sono precise scelte politiche “liberiste”, scritte nero su bianco sui Trattati Europei, in aperto conflitto con le nostre norme costituzionali. Le cosiddette “riforme” imposte dalla U.E. sono precise riforme liberiste che impongono tutte queste conseguenze.

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