L'obiettivo di creare strette interrelazioni tra ricerca e impresa, innovazione e amministrazione pubblica per captare l'interesse dei sistemi imprenditoriali e finanziari
MESSINA – Un pilastro per lo sviluppo delle imprese 4.0. Alta tecnologia e soluzioni intelligenti per la gestione dei servizi urbani e delle imprese del territorio, favorendo l’interrelazione fra pubblica amministrazione, impresa, ricerca scientifica e universitaria, formazione dei giovani.
Nasce l’I-Hub dello Stretto, finanziato con oltre 20 milioni di euro dall’Agenzia per la Coesione territoriale nell’ambito del Programma Operativo Complementare 2014-2020.
Comune e Università di Messina hanno stretto un accordo per costruire un modello per rafforzare la rete dell’innovazione digitale con l’obiettivo di creare strette interrelazioni tra ricerca e impresa, innovazione e amministrazione pubblica per captare l’interesse dei sistemi imprenditoriali e finanziari (venture capital) che intendano attraverso un partenariato pubblico privato scommettere nell’ambito dell’I-Hub dello Stretto.
L’interesse delle multinazionali sul progetto è già alto grazie alla presentazione dell’iniziativa nei convegni internazionali sul tema dell’innovazione digitale da parte dell’assessore alle Smart City, Carlotta Previti, e del prof. Massimo Villari, della Facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Messina. Il team del prof. Villari è composto da: Maria Fazio, ricercatrice Università di Messina Dipartimento Mift, Christian Sicari, Valeria Lukaj e Armando Ruggeri, borsisti dell’Università di Messina.
Ieri una riunione anche con l’Autorità Portuale, con l’obiettivo di creare e localizzare un parco scientifico. Si è discusso dell’accordo fra amministrazioni pubbliche per accelerare la progettazione degli interventi di riqualificazione dell’area e allestimento tecnologico dei padiglioni destinato alla ricerca applicata ai sistemi imprenditoriali e finanziari ad alto valore aggiunto.
Ma quando mai c’è stretta interazione fra ricerca pubblica amministrazione e impresa, ma ancora si crede che con questi paroloni si può giustificare la spesa di 20 milioni di euro ????? come incubatore di imprese sono anni che vedo i cartelli ma di incubatori non ne ho visti ………….. e poi di quale imprese stiamo parlando …..