E' quanto emerge dai dati presentati oggi a Palazzo Zanca sull'inquinamento acustico registrato nell'ultimo anno. Dati allarmanti, così li ha definiti il commissario Croce. Troppo sottoutilizzato il Porto di Tremestieri, tir sempre in mezzo al centro urbano, servono la via del Mare, servono gli svincoli di Giostra e bisogna rivedere le ordinanze di interdizione al traffico in alcune arterie della città.
Messina è una città che paga pesantemente lo scotto del passaggio dei mezzi pesanti in tutte le arterie principali, compreso il centro urbano sotto scacco dei bisonti della strada. Fin qui niente di nuovo, ciò che succede nelle strade messinesi quotidianamente è sotto gli occhi di tutti. Ma i dati venuti fuori dal report presentato oggi a Palazzo Zanca sull'inquinamento acustico causato dal traffico veicolare sono allarmanti. Lo ha detto il commissario Luigi Croce che oggi ha presieduto la conferenza stampa di presentazione dello studio curato dagli ingegneri Fabio Bonfiglio, Fabio Musso e Fabio Piromalli e presentato dal Dirigente al Dipartimento Mobilità Mario Pizzino.
Pizzino è partito da un'amara considerazione: poco o nulla è migliorato da quando è in funzione il Porto di Tremestieri che avrebbe dovuto alleggerire il carico di mezzi pesanti in città e ancora meno si è fatto con i poteri speciali dell'emergenza viabilità. Il Porto di Tremestieri, che funziona ancora con un'unica invasatura, viene sottoutilizzato, è ancora troppo forte l'abitudine di utilizzare sempre il porto storico. E i controlli? Cosiderato che ad esempio sul Viale Boccetta sarebbe vietato il transito ai tir viene da chiedersi perchè invece a tutte le ore del giorno è possibile vedere transito regolare di camion anche dove non dovrebbe esserci Il commissario Croce però dice senza mezzi termini che anche su questo fronte bisogna stringere la cinghia. Finora però non è stato fatto e i risultati sono i numeri del report.
Per il commissario e il dirigente Pizzino le soluzioni sono soprattutto due: completare la realizzazione della Via del Mare, a Palazzo Zanca si sta lavorando per risolvere alcuni problemi che ancora sussistono con le Ferrovie. Poi bisognerà rivedere le ordinanze che hanno inibito al traffico alcune arterie perchè se davvero fossero rispettate farebbero concentrare tutto il traffico nella già fin troppo martoriata via La Farina. E poi naturalmente l'apertura degli svincoli di Giostra-Annunziata, il commissario Croce ha sottolineato i risultati positivi ottenuti dopo l'incontro di due giorni fa con i vertici dell'Anas che dovrebbero portare al taglio del nastro entro la fine di maggio. Insomma le soluzioni ci sarebbero, si dovrebbe iniziare a metterle in atto.
Il rapporto spiegato poi nei dettagli consegna una puntuale analisi dei rilevanti effetti ambientali originati dal traffico veicolare, che diviene un utile strumento di governo del territorio, monitora il percorso per affrancarsi dall’emergenza derivante dalla circolazione dei mezzi pesanti in transito da e per la Sicilia, e per rendere più sostenibile la mobilità urbana, con il fondamentale contributo di un efficiente Trasporto Pubblico, rinnovato con mezzi a basse o nulle emissioni. Tutti i livelli acustici misurati dal Servizio di Monitoraggio del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità nelle principali strade cittadine (viale Boccetta, via La Farina, viale della Libertà, viale Europa, via Taormina, via Celi, via Garibaldi, viale P. Umberto, via C. delle Vettovaglie, viale S. Martino e via C. Pompea) superano sensibilmente, con una particolare rilevanza nel periodo notturno, i limiti fissati dalla normativa vigente. La città di Messina si misura, come si evince dal Rapporto, con problemi ancora non risolti di tipo emergenziale, quali il traffico di transito nel centro urbano dei mezzi pesanti da e per la Sicilia.
Nel 2012 è cessato lo stato di emergenza ambientale determinatosi nel settore del traffico e della mobilità nella città di Messina, così come dichiarato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 23350/2006 e s.m.i., ma le criticità alla base del provvedimento non sono state definitivamente superate. Nei grafici riepilogativi dei livelli diurni, notturni e degli Lden delle postazioni monitorate nel 2012, si evidenzia che la via Consolare Pompea ed il Viale Principe Umberto, sono le uniche due strade ricadenti in ZONA III (limite diurno 60 dB(A) – limite notturno 50 dB(A)) del Piano di Zonizzazione Acustica adottato nel 2001. Le restanti strade monitorate ricadono tutte in ZONA IV (limite diurno 65 dB(A) – limite notturno 55 dB(A)).
Per quanto riguarda la Via La Farina, è necessario osservare che nella fascia oraria 22-23, in concomitanza con gli sbarchi/imbarchi dal molo Norimberga, il livello misurato non è mai inferiore a 70,5 dB(A), con una punta di 72 dB(A). Per il Viale Boccetta l’apertura dell’approdo di Tremestieri, nell’anno 2006, ha prodotto una sensibile riduzione dei livelli diurni e notturni. Il sensibile impatto in termini di inquinamento acustico, causato dall’attraversamento dei mezzi pesanti, risulta evidente dalle misure del rumore effettuate nelle vie Boccetta e La Farina durante i giorni della protesta degli autotrasportatori, nel gennaio 2012, che ha determinato il blocco della circolazione della quasi totalità dei mezzi pesanti, facendo registrare concrete diminuzioni dei livelli acustici diurni e più marcatamente notturni, rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno. Dalla comparazione dei grafici si evidenzia il decremento dei livelli orari durante la protesta.
Nel periodo diurno, 6 – 22, la diminuzione si attesta mediamente intorno a – 1,5 dB(A) con punta massima di – 3 dB(A) tra le 10 e le 11. Nel periodo notturno, 22 – 6, il blocco dei mezzi pesanti comporta una più evidente ed accentuata diminuzione dei valori con un decremento medio di – 4 dB(A) ed un massimo di ben -5,5 dB(A) tra le 23 e le 24. Le diminuzioni più significative registrate di sabato e di domenica, durante il blocco, avvengono nel periodo notturno. Si evidenzia che generalmente nei giorni festivi, soprattutto dalle 6 alle 22, non circolano i mezzi pesanti, infatti la differenza nei valori diurni è poco apprezzabile. Anche sul viale Boccetta le più significative diminuzioni si registrano nel periodo notturno, quando cioè l’influenza del traffico di origine urbano è meno evidente rispetto a quello di transito dei mezzi pesanti. Le più marcate differenze si registrano durante il periodo diurno nella fascia oraria 6 – 7 (- 3,5 dBA), e la notte tra le 2 e le 6. Nell’intervallo 5 – 6 il decremento è addirittura di 6 dB(A); 3 decibel in più equivalgono ad un raddoppio dell’energia sonora. (Francesca Stornante)
grande scoperta
commissario Croce ma lei “C’E'” vero??? no perché sembra che ci faccia a voler prendere per stupidi… invece c’è, c’è di sana pianta…