Approdi di Tremestieri chiusi, traffico in tilt e marittimi pronti a proclamare lo stato di agitazione

Approdi di Tremestieri chiusi, traffico in tilt e marittimi pronti a proclamare lo stato di agitazione

Approdi di Tremestieri chiusi, traffico in tilt e marittimi pronti a proclamare lo stato di agitazione

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domenica 26 Febbraio 2012 - 10:03

Riunione operativa all’Autorità portuale convocata dall’Ing. Francesco Di Sarcina. Intanto, in città è caos viabilità

L’ennesima chiusura degli approdi di Tremestieri ha fatto ripiombare la città nell’emergenza traffico. I tir, costretti ad utilizzare gli svincoli di Messina centro e Messina Boccetta , stanno causando non pochi disagi alla viabilità cittadina, con lunghi incolonnamenti che si intensificano soprattutto nelle ore di punta e paralizzano, di fatto, la circolazione nelle vie centrali. Al malcontento dei cittadini, che si ritrovano – loro malgrado- a convivere con i bestioni della strada, si associa quello dei lavoratori marittimi. Attraverso un documento congiunto, le sigle sindacali CONF. S.A.L. Portuali Messina e UIL Trasporti Messina intervengono sull’interdizione degli approdi della zona sud e puntano il dito contro la ditta “ F.lli SCUTTARI” che sta eseguendo gli interventi.
«Tali lavori in atto – scrivono nel documento Di Mento, Calarco, Rodi, Nicolò della CONF. S.A.L. e Salpietro della Uil trasporti – non sono mai andati a regime, perché a nostro avviso, la ditta sopra citata non ha mezzi e uomini necessari a fronteggiare questo tipo di intervento. L’insabbiatura degli ultimi giorni è la prova assoluta, del fatto, che si sia sottovalutato il problema, poiché il materiale raccolto da novembre ad oggi nel bacino, non avendo nessun tipo di protezione, alla prima mareggiata si è riversato nuovamente nell’approdo, rendendo la struttura per l’ennesima volta non operativa». I marittimi sostengono che «dal 22 novembre 2011 la ditta è riuscita a eseguire solo una palificazione sul fondale per ripristinare il braccio della diga a fronte dei 66 previsti». Si rivolgono, quindi, all’Autorità Portuale di Messina affinché intervenga « urgentemente al controllo dei suddetti lavori», sottolineando che « come Ente Pubblico deve garantire la trasparenza economica, senza dimenticare l’occupazione dei dipendenti impiegati nella gestione logistica ed operativa del Terminal. Non bisogna dimenticare – continuano i rappresentanti sindacali – che il persistere di questa situazione, non fa altro che incidere, negativamente sull’occupazione del Personale della “Terminal Tremestieri srl” che si trova, frequentemente ormai, a rimanere in cassa integrazione, il che è doppiamente penalizzante a fronte di un contratto a Tempo determinato della durata di nove mesi».
Linedì 27 febbraio ,presso l’Autorità Portuale di Messina, si terrà la riunione convocata dall’Ing. Francesco Di Sarcina per fare il punto della situazione. Di Mento, Calarco, Rodi, Nicolò e Salpietro avvisano che vigileranno sugli sviluppi dell’incontro e se non arriveranno soluzioni atte a garantire la funzionalità della struttura Marittima e del personale impiegato, proclameranno lo stato di agitazione. (DLT)

3 commenti

  1. Il Porto di Tremestieri,realizzato con i poteri speciali Governativi, per sopperire alla totale “abulia” della classe POLITICA MESSINESE che, da decenni sta devastando la Città di Messina, è già andato in TILT. L’errore nasce a Monte.Per realizzare una opera pubblica “strategica” che, richiede competenze “specialistiche” gli addetti ai lavori ( i Tecnici progettisti) debbono essere in possesso di un curriculum professionale arricchito da esperienze maturate sul campo.Per la Progettazione del Porto di Tremestieri, a mio parere i progettisti ideali sono,gli Ingegneri Ufficiali della Marina Militare.
    Per questo motivo in previsione dell’ampiamento-visto l’ulteriore finanziamento e, alla luce di quello che sta avvenendo al porto (addirittura crollo di Manufatti-nonchè continuo insabbiamento del Porto stesso) è “IMPROCASTINABILE monitorare il Manufatto realizzato, iniziando a studiare la FONDATEZZA del Progetto della scelta del Sito, fino alla realizzazione dell’opera stessa.

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  2. questo lo sanno già tutti, lo sapeva anche l’ultimo dei pescatori. è stato detto e ridetto fino alla nausea… l’importante è dragare. dragheremo per sempre!!

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  3. mi fanno ridere: buttano la croce sulla ditta perchè non sarebbe in grado di fronteggiare la situazione…

    Certo, ovvio, tutti questi sapienti danno per scontato che:

    1) sia giusto fare un porto “nel sito peggiore del mediterraneo (fonte, ex comandante capitaneria di porto di ME)”

    2) sia giusto ignorare pareri e ricorsi ufficiali di cittadini fatti al tempo della delibera per Tremestieri che prevedevano in tempi non sospetti situazioni di questo genere

    3)che sia giusto calpestare ogni regolare prassi di studio approfondito in nome della urgenza e del conseguente commissariamento di procedure e di buonsenso

    è come dare da friggere al cuoco una frittata già bruciata e poi prendersela con lui perchè non ha evitato che si bruciasse

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