L'arcivescovo Accolla guida di una Chiesa "Pronta a servire chi sta nelle periferie" LE FOTO

L’arcivescovo Accolla guida di una Chiesa “Pronta a servire chi sta nelle periferie” LE FOTO

Carmelo Caspanello

L’arcivescovo Accolla guida di una Chiesa “Pronta a servire chi sta nelle periferie” LE FOTO

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sabato 07 Gennaio 2017 - 17:41

Solenne cerimonia d'insediamento del nuovo Pastore: “Sento urgente la sfida di una cultura della dignità della persona”. Il freddo ha imposto qualche variazione al programma ed ha impedito a molti fedeli di raggiungere Messina FOTOGALLERY DI ISOLINO

“Sento urgente la sfida di una cultura della dignità della persona”. La centralità dell’uomo è al centro del mandato del nuovo arcivescovo di Messina. Mons. Giovanni Accolla dalle 17,25 di oggi pomeriggio è la nuova guida dell’arcidiocesi peloritana. Il passaggio del pastorale, donato dalla sua nuova Diocesi e consegnato dall’amministratore apostolico che lo ha preceduto, mons. Benigno Luigi Papa, ha fatto seguito alla lettura della bolla di nomina davanti all’altare principale del Duomo. Un lungo applauso ha accompagnato il momento solenne. Monsignor Accolla raggiunge la Cattedra. Messina ha il suo nuovo pastore, dopo il lungo vuoto determinato dalle dimissioni di mons. Calogero La Piana. Era il settembre del 2015. Il maltempo ha stravolto il programma dell’insediamento ed ha impedito a molti fedeli di raggiungere Messina. Assente, tra gli altri, anche il cardinale Paolo Romeo, che avrebbe dovuto concelebrare insieme al nuovo arcivescovo. Mons. Accolla giunge in piazza Duomo alle 16,35. Ad accoglierlo c’è il coro della pastorale giovanile. E’ lì, davanti la porta centrale della cattedrale, che il sindaco, Renato Accorinti, a nome della città intera dà il benvenuto al presule (l’appuntamento era previsto alle 16 in piazza Unione europea, davanti al Municipio ma è saltato per la neve). Nel suo discorso, a braccio, il primo cittadino dà il tu all’arcivescovo: “Ti aspettavamo” esordisce, auspicando “una rivoluzione dell’amore che cambia il mondo stando dalla parte degli ultimi. Le istituzioni devono stare insieme nel percorso spirituale facendo squadra. Abbiamo bisogno di stabilità”.

Il primo pensiero del nuovo arcivescovo va a Papa Francesco (“un pensiero filiale e riconoscente”) ed ai suoi predecessori, gli amministratori apostolici Antonio Raspanti e Benigno Luigi Papa ed agli arcivescovi Marra e La Piana, che ha ringraziato. “Vengo a voi come il pastore giunto per accudire le sue pecorelle ed accompagnarle al pascolo”. Ed ha aggiunto: “Porto con me tre bisacce da Siracusa” (la città in cui è stato parroco fino alla nomina di arcivescovo e nella quale lo scorso 7 dicembre è stato ordinato vescovo). Il riferimento è a tre segni, che caratterizzano anche lo stemma del suo episcopato: la Croce, la barca e Maria, la Madonna. “Sembra paradossale – spiega – la Croce di Cristo: uno strumento di morte che dà vita. Chi muore con Gesù con lui risorge”. La barca “è simbolo di una Chiesa che prende il largo senza paura. Solo Gesù può dire al mare in tempesta di fermarsi. La barca può incontrare dei marosi, ma c’è Lui”. Mons. Accolla ha auspicato che sulla barca a Messina si prenda il largo “nella stima vicendevole”. Il terzo segno è Maria: “Oggi mi sento nuovamente avvolto da una madre alla quale qui a Messina mi posso rivolgere con il titolo di Madonna della Lettera. Vorrei che voi stessi foste la mia lettera scritta su tavole di cuori umani”. Inizia la Messa. Le navate si riempiono del suono del maestoso organo a canne (alla consolle il maestro Giovanni Lombardo). Accanto al nuovo arcivescovo c’è il clero. C’è la comunità intera.

Nel corso dell’omelia arrivano le parole più forti, quelle che vanno dritte al cuore di un mandato appena iniziato. “Il rinvigorimento della Chiesa di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela – chiosa l’arcivescovo – passa attraverso una severa ed umile revisione di vita nella mitezza e nella docilità alla chiamata del Signore”. Si richiama ad “una Chiesa meno formale e pronta a sbracciarsi per servire coloro che stanno nelle periferie: geografiche: fisiche, spirituali ed esistenziali. Una Chiesa con sentimenti di umiltà, disinteressati e soprattutto testimoniante la gioia della comunione con Dio”. Una Chiesa basata sulla comunione, l’evangelizzazione e la testimonianza della carità. La celebrazione si è chiusa con una preghiera ad un clochard morto nella città dello Stretto ed accudito dalla Caritas. Monsignor Accolla dopo la benedizione ripercorre la navata centrale. Saluta e bacia il sindaco Accorinti. Fa lo stesso con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Ma soprattutto sorride al suo nuovo popolo. Si sofferma con tanta gente. Ringrazia quanti sono venuti dalla “sua” Siracusa. E’ un bagno di folla.

2 commenti

  1. Il Sindaco gli da del “tu” accogliendo il nuovo Arcivescovo Metropolitano ed accoglie un clochard nel Palazzo Comunale : i casi sono due o cerca di andare in Paradiso o cerca di riaprire il Palanebiolo.

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  2. Il Sindaco gli da del “tu” accogliendo il nuovo Arcivescovo Metropolitano ed accoglie un clochard nel Palazzo Comunale : i casi sono due o cerca di andare in Paradiso o cerca di riaprire il Palanebiolo.

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