Promessa mantenuta, il provvedimento è stato approvato durante la seduta di Giunta. Da oggi fino al 30 aprile tutti i precari comunali avranno l'estensione oraria a 35 ore come l'amministrazione aveva garantito. Soddisfatti i sindacati che però adesso puntano alla stabilizzazione.
Il provvedimento è stato approvato in Giunta poche ore fa, l’integrazione oraria per i 296 precari di Palazzo Zanca è però scattata già da oggi. L’amministrazione Accorinti ha rispettato gli impegni presi oltre due settimane fa con due delibere di indirizzo che garantivano estensione oraria per i contrattisti e l’avvio delle procedure che porteranno alla stabilizzazione oraria nel giro dei prossimi tre anni (vedi articolo correlato). Dunque, promesse mantenute. Ci tiene a sottolinearlo l’assessore Nino Mantineo che oggi tira un sospiro di sollievo per essere riusciti a chiudere la partita centrando il risultato sperato. Consapevoli che è il primo passo, per l’amministrazione l’integrazione per i prossimi 30 giorni deve rappresentare solo il punto di partenza verso un percorso molto più ampio di stabilizzazione. Intanto problema risolto per un mese, impossibile poter fare di più perché serve il bilancio di previsione 2014. Questo ulteriore mese dovrà servire, si spera, per evitare di arrivare alla prossima scadenza con il fiatone e con 296 lavoratori sul filo del rasoio.
Soddisfatti naturalmente i sindacati che durante tutto lo scorso mese hanno dato battaglia all’amministrazione Accorinti.
“L’Amministrazione ha colto il grido d’allarme lanciato dalla Funzione pubblica, che ben conosce le difficoltà vissute quotidianamente dai lavoratori. I tavoli tecnici, gli incontri, l’occupazione pacifica dell’aula consiliare hanno evidentemente contribuito a far comprendere la necessità di superare i limiti ragionieristico – contabili imposti dai revisori dei Conti” ha dichiarato la segretaria Clara Crocè. Il sindacato però guarda già oltre: “L’estensione oraria riguarda solo il mese corrente – ha continuato la Crocé – l’obiettivo, invece, deve essere a lunga scadenza, bisogna garantire le 35 ore per l’intero anno. Per far questo è necessario che anche il consiglio comunale faccia la propria parte, prevedendo nel bilancio previsionale 2014 le relative risorse. La Cgil guarda naturalmente anche alla stabilizzazione dei precari: “Questo deve essere il prossimo passaggio, ci faremo carico di seguire passo dopo passo la procedura a Palermo. L’Amministrazione Accorinti deve cogliere quest’occasione; ciò consentirà sia di rendere finalmente efficiente il controllo della macchia comunale, sia di poter finalmente far uscire i lavoratori da quel limbo del precariato che dura da oltre vent’anni”.
Un po’ di rammarico invece da parte del segretario della Cisl Fp Calogero Emanuele per il tempo sprecato in attesa della soluzione individuate oggi, soluzione che era già stata indicata dai sindacati. Il rischio è che adesso si riproponga lo stesso sistema. “Purtroppo se non si procederà a passo spedito con l’approvazione del bilancio di previsione 2014 le prospettive per i mesi successivi potrebbero essere compromesse. Bisogna onorare anche la delibera di indirizzo per l’attivazione delle procedure di stabilizzazione per le quali è stato istituito un gruppo di lavoro di dirigenti tecnici che dovrebbero procedere alla predisposizione del Piano triennale del fabbisogno del personale e alla relativa quantificazione della spesa” spiega Emanuele.
Dalla sindacati anche un’altra buona notizia. “L’ Amministrazione comunale ha assunto un ulteriore impegno – continua Clara Crocè insieme al Segretario aziendale Giuseppe Previti: gli istituti contrattuali del salario accessorio anno 2013 (rischio, turno festivo notturno, reperibilità – disagio e maneggio valori , indennità di responsabilità e la produttività ) saranno erogati in busta nel mese di maggio.
Rilancia la Cisl che spiega che per i dipendenti è stato chiuso l’accordo integrativo 2013 che consentirà di riconoscere ai lavoratori le indennità per attività prestate legate all’organizzazione del lavoro e quindi ai servizi aggiuntivi resi in favore della collettività. Indennità che i dipendenti percepiranno nel prossimo mese di maggio.
Sempre la Cisl dedica poi un capitolo a parte alla Municipale, considerando la questione portante e strategica. “ll direttore generale del Comune ha assunto l’impegno di programmare incontri periodici per affrontare le carenze denunciate che la Cisl ha più volte denunciato. “È chiaro – afferma Calogero Emanuele – che i primi punti da affrontare sono quelli relativi all’organizzazione del lavoro, alla carenza di personale e alla necessaria ristrutturazione e manutenzione delle caserme e dei locali della Polizia Municipale. Sull’organizzazione del lavoro è necessario che le decisioni assunte dal comandante siano equiparate al rispetto della legge e dei contratti vigenti per i dipendenti pubblici”.
Francesca Stornante
Qualcuno ha AVVISATO che bisogna GUADAGNARSI queste provvidenze!!!!!
G R A N D I S S I M O, E C C E Z I O N A L E RENATO sindaco, un provvedimento amministrativo rasserenante per TRECENTO messinesi di Palazzo Zanca con contratto a tempo determinato, solleva molte famiglie dalla preoccupazione di un futuro incerto, adesso spetterà ad Antonio LE DONNE farli rendere al massimo, premiare il merito e la produttività, essere inflessibile con i fannulloni. Questo provvedimento è un vero miracolo di finanza locale di Guido SIGNORINO, il professore fa impallidire Orazio Miloro e Mario Centorrino, assessori al bilancio di Buzzanca e Genovese. Ai TRECENTO dico di meritarseli i soldi dei messinesi, perchè le entrate triburarie, cioè i nostri picciuli, sono in valore assoluto e in percentuale le entrate più consistenti. COMUNQUE SONO CONTENTO PER VOI. L’altro miracolo dovrà essere un concorso pubblico per i nostri giovani, non ce ne sono a Palazzo Zanca, dobbiamo fare di tutto per farli lavorare nella nostra casa COMUNE.
C’è uno stretto legame tra le risorse finanziarie trovate per i TRECENTO CONTRATTISTI e la notizia sulla probabile proroga al 31 luglio delle delibere comunali su TASI/IMU 2014,invece del 30 aprile.Come chi l’ha preceduto,Matteo Renzi continua a fare dei tempi previsti dal Testo Unico Enti Locali CARTA STRACCIA;della confusione legislativa,di questo continuo legiferare a ridosso delle leggi di stabilità,votate sempre a ridosso della scadenza,una PRASSI,il risultato: proroghe e incertezze dei Bilanci di Previsione dei Comuni,proprio dello strumento economico finanziario di governo dei Sindaci e dei Consiglieri Comunali,quindi incertezza sulle entrate,quelle triburarie in particolare,come sapete,vista la riduzione drastica e i tempi incerti dei trasferimenti di Stato e Regione,sono rimaste le uniche risorse certe con cui pagare stipendi,servizi sociali,trasporto pubblico,servizio rifiuti, debiti,insomma la vita di un Comune.A questo punto non vorrei essere nei panni di Guido Signorino o degli altri assessori al bilancio,i quali stanno predisponendo in questi giorni i previsionali,per la TASI avranno un solo punto certo l’aliquota standard dello 0,1% e la data del primo acconto il 16 giugno(comma 688 legge di stabilità),quindi risorse INCERTE,ma l’ANCI non ha nulla da dire a Matteo RENZI?
Datti una calmata, ZIA MARIA ZIA MARIA, e posa il bottiglione.
Il regalino è solo per un mese.
Per il prosieguo non c’è un centesimo.
Anzi, per fartelo capire meglio: NON CI SU SODDI.
George.
P.S. Intanto, sono altri i pensieri di renatino.
ma si è accorto che si tratta di un’integrazione provvisoria per pochi giorni?
per giunta siamo in presenza di un genere di provvedimento “SBAGLIATO”…
un minimo di onestà intellettuale… per favore…
PER LA MISERIA DISCUTIAMONE.Sia la Giunta che il Consiglio Comunale,non informano le genti di Messina dei NUOVI TRIBUTI, pronti a gravare sulle tasche dei messinesi,subito dopo la rata TARES del 30 APRILE,e quella del 30 GIUGNO,sovrapposta all’acconto TASI e IMU del 16 GIUGNO.I Comuni,come pure quello di Messina,non possono ancora deliberare le date della TARI 2014,ma la legge è chiarissima,entro l’esercizio finanziario,cioè il 31 DICEMBRE,mese destinato anche al saldo della TASI e IMU.Perchè non si parla di questo vero e proprio allarme sociale,di questo federalismo tributario imposto spudoratamente da BERLUSCONI MONTI LETTA RENZI,da partiti e partitini,tranne il MOVIMENTO 5 STELLE.Capisco chi ha convenienza politica a strumentalizzarle contro RENATO sindaco ma non posso credere,che non ci sia uno straccio di Consigliere o di Assessore,che voglia parlarne con i cittadini prima e non dopo i provvedimenti.PER RIASSUMERE.I proprietari di prime case non pagheranno l’IMU ma la TASI in base a un’aliquota fissata dai Comuni,che potrà andare da zero allo 0,33%.Gli immobili diversi pagheranno una somma di TASI+IMU che non potrà superare l’1,14%.E’ previsto per tutti un primo versamento per l’acconto con termine 16 GIUGNO.Fino a quando non escono le delibere comunali,nessuno è in grado di sapere esattamente quanto dovrà pagare.La maggiorazione fra 0,01% e 0,08%,applicabile alle aliquote,decisa con l’ultimo decreto RENZI,servirà a garantire le detrazioni sulla prima casa.Con la vecchia IMU erano pari a 200 euro,più 50 per ogni figlio.Con la nuova TASI cambieranno in ogni Comune,come a Messina,ci state ragionando? Esiste quindi il rischio che alcune prime case,nel 2012 esenti dall’IMU (perché la tassa era sotto i 200 euro, quindi si azzerava con la detrazione),siano quest’anno chiamate a pagare la TASI,la cui base imponibile è la stessa dell’IMU,ma è in arrivo la RIFORMA del CATASTO,quindi una maggiore imponibile,e se le detrazioni saranno più basse la platea dei messinesi prima esenti potrebbe diminuire.PER LA MISERIA NON E’ IL CASO DI PARLARNE FIN D’ORA.