Il segretario Antonio Le Donne e l'assessore Nino Mantineo si riuniranno martedì anche con i dirigenti preposti al ramo per decidere cosa fare con l'integrazione per 15 giorni ai precari comunali.
La decisione non è ancora stata presa, si proverà a fare il possibile per trovare la soluzione meno dolorosa per tutti, certo è che le difficoltà sono tante e adesso superare tutti gli scogli sta diventando complicato. Perché come se non bastasse la durissima relazione con cui la Corte dei Conti ha bacchettato Palazzo Zanca per il conto consuntivo 2012, adesso ad attendere ancora una volta di sapere cosa ne sarà di loro sono i precari comunali. Per i contrattisti sembra non esserci pace. Pochi giorni fa si era sbloccata la questione integrazione oraria con una soluzione tampone che avrebbe consentito ai 300 precari comunali di portare da 18 o 24 a 35 le loro ore lavorative, anche se per soli 15 giorni. Il paragrafo della relazione della Corte dei Conti dedicato alle spese del personale sembra però lasciare poco spazio ai dubbi. Lo ha dichiarato anche il segretario e direttore generale Antonio Le Donne, quasi amareggiato dal fatto che gli sforzi profusi in questi mesi non siano stati colti a fondo. “Davanti alla Corte dei conti avevamo esposto un preciso ragionamento che tra l’altro passava dalla delibera di marzo con cui avevamo dato il via all’integrazione oraria. Nonostante però le esigenze conclamate di carenze di personale che abbiamo fatto presente in audizione, e che gli stessi hanno ripreso in qualche passaggio del capitolo dedicato alle spese per il personale, evidentemente non siamo riusciti a convincere l’organo della bontà del nostro lavoro e impegno”.
Nella deliberan.58 della sezione di controllo della magistratura contabile si legge testualmente che “pur tenendo conto delle esigenze organizzative e produttive, le stesse devono essere soddisfatte nel rispetto di una corretta programmazione del personale che non può prescindere dalla coerenza con i vincoli normativi osti a salvaguardia delle finanze pubbliche e di quelli direttamente discendenti dalle regole costituzionali sull’accesso di pubblico impiego”. Dunque adesso cosa accadrà? Per saperlo bisognerà attendere ancora qualche giorno. Le Donne tiene a sottolineare che il giudizio si riferisce all’anno 2012 e che oggi molte difficoltà sono state superate, come il cosiddetto disavanzo che oggi pare si sia trasformato in avanzo. Ma in questo momento bisogna solo capire il da farsi. “Nel momento in cui la Corte dei conti esprime un certo parere per noi i margini di movimento si riducono drasticamente. Mi spiace molto, abbiamo fatto tutto il possibile ma la nostra impostazione evidentemente non è piaciuta” , ha poi spiegato Le Donne, che ha aggiunto che adesso la soluzione per bypassare il problema integrazione potrebbe essere quello di dare il via al processo di stabilizzazione che tra l’altro l’amministrazione comunale ha in cantiere: “Stiamo chiedendo notizie in merito alle modalità di stabilizzazione che possiamo attuare, per capire se dobbiamo muoverci nel raggio delle 18 o 24 ore o possismo andare oltre. Ma come ripetiamo dall’inizio questo è un percorso più lungo”.
La decisione sul da farsi dovrà essere quanto più condivisa, proprio per questo è già stata fissata per martedì una riunione tra il segretario Le Donne, i dirigenti comunali preposti al ramo, l’assessore Nino Mantineo. Proprio quest’ultimo è sembrato meno convinto del segretario Le Donne sulla bontà del parere espresso dalla Corte dei Conti. “Gli indirizzi della Corte dei conti sono ondivaghi, accanto a questa altre decisioni vanno in altre direzioni e dunque aspetto di incontrare il segretario e i dirigenti per discutere con loro. Fermo restando che stavolta c’è il serio rischio di non poter “accontentare” tutti”.
Sulla stessa scia dell’assessore Mantineo, anche la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che già nei mesi scorsi, di fronte ai dubbi che erano stati espressi dai revisori dei conti di Palazzo Zanca, aveva risposto con una sentenza della corte dei conti unita in sezioni riunite. “Sembra che i vari organismi non si parlino tra loro e di conseguenza anche i pareri che esprimono si contraddicono a seconda dei casi di riferimento. Cercheremo di approfondire meglio alcuni passaggi e torniamo a chiedere l’apertura di una tavolo permanente dedicato solo all’integrazione oraria.” La sindacalista ribadisce che un’altra soluzione sarebbe quella di dare il via libera alla stabilizzazione, il Comune però ha bisogno oggi più che mai di certezze. Nel frattempo i precari finiscono di nuovo in stand-by fino a nuovo ordine.
Francesca Stornante
Insomma la corte dei conti non si è fatta riempire di chiacchiere ? Bene ora pensiamo a pagare i debiti comunali e ad assumere con concorsi pubblici. Visto che “vogliamo cambiare”.
Insomma la corte dei conti non si è fatta riempire di chiacchiere ? Bene ora pensiamo a pagare i debiti comunali e ad assumere con concorsi pubblici. Visto che “vogliamo cambiare”.
i magistrati della Corte dei Conti esulteranno quando sapranno di non essere stati definiti “scarsi” e che la loro modestissima opinione viene presa in considerazione
i magistrati della Corte dei Conti esulteranno quando sapranno di non essere stati definiti “scarsi” e che la loro modestissima opinione viene presa in considerazione
MARIEDIT è stato il vostro Consigliere Comunale,non quel Felice CALABRO’ dormiente a Palazzo Zanca.PUBBLICO ANCORA UNA VOLTA le considerazioni,o meglio gli allarmi inascoltati lanciati ad ogni Referto di Gestione dalla dott.ssa Rossana MENNE,dirigente dello staff Controllo di Gestione e dalla dott.ssa Irene SCUDERI,direttore di sezione di ragioneria.Le considerazioni delle due dott.sse si ripetono per anni ad ogni Referto di Gestione,ne prendo uno a caso,il 2010.LEGGETE LEGGETE. “….Si rileva che il Comune di Messina non applica un sistema di contabilità economico-analitico,pertanto i dati riportati nel presente referto considerano i valori finanziari desunti dal rendiconto finanziario e quindi gli indicatori finalizzati a misurare l’economicità della gestione si riferiscono ai dati di spesa e non ai dati desunti dal conto economico.COME OGNI ANNO,NON AVENDO ACCESSO DIRETTO ALLA CONTABILITA’ FINANZIARIA,per i dati di natura finanziario–contabile lo staff si è servito di stampe richieste e fornite dal servizio finanziario… in grado di far emergere gli scostamenti con quanto pianificato,consentendo in tal modo tempestive azioni correttive.Proprio in quest’ottica il sistema di controllo di gestione dovrebbe essere correlato con il sistema di valutazione del personale e,quindi,con il sistema incentivante.
Si ribadisce la necessità che il sistema di controllo di gestione sia strettamente connesso al sistema di programmazione e correlato con il sistema di contabilità analitica che permetterebbe di ripartire i costi tra i singoli centri di responsabilità e i singoli obiettivi,nonché con un sistema
informativo che permetterebbe di raccogliere,archiviare e trattare i dati relativi a costi e indicatori e distribuire le relative informazioni ai soggetti utilizzatori…. Come si evince dai dati,il numero totale di Centri di Responsabilità (CDR) del Comune di Messina nell’anno 2010 è pari a 47.Le verifiche pervenute a questo Staff sono 36 (circa il 76.6 % del totale) mentre la percentuale media di realizzazione del totale degli obiettivi di gestione è pari al 71%.CRITICITA’ RILEVATE.Mancato rispetto dei parametri obiettivo previsti dal c.d. “Patto di Stabilità” (legge 448/98);Rilevante importo dei debiti fuori bilancio;Carenza di collegamento tra gli strumenti di programmazione strategica dell’Ente e obiettivi strategici e operativi;Mancanza del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance dell’Ente;Consistente ricorso ad acquisti di beni e servizi effettuati in modo autonomo per una spesa complessiva pari a € 6.293.984,79 su una spesa complessiva di € 8.680.754,25 e decremento degli acquisti effettuati tramite MEPA e/o in adesione a convenzioni CONSIP;Approvazione degli strumenti di programmazione e assegnazione degli obiettivi di gestione(PEG/PDO) alla fine dell’esercizio finanziario.CONCLUSIONI. I dati analitici ed economici contenuti nel presente referto sono stati elaborati a consuntivo esclusivamente sulla base delle informazioni cartacee contenute nei documenti contabili di rendicontazione della gestione approvati dall’Ente nel 2012, stante l’assoluta mancanza presso lo Staff di un sistema informativo contabile di interconnessione con la programmazione strategica dell’Ente,con gli strumenti di programmazione economico finanziaria,con le strutture organizzative dell’Ente,nonché di una dotazione organica e di una organizzazione strumentale adeguata a svolgere il sistema di controlli prescritto dal TUEL e teso a verificare l’efficacia, l’efficienza ed economicità dell’azione amministrativa “ al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione,il rapporto tra costi e risultati “(art.147 TUEL).” Gli allarmi lanciati sono stati ascoltati SOLO dalla CORTE DEI CONTI e da MARIEDIT.
MARIEDIT è stato il vostro Consigliere Comunale,non quel Felice CALABRO’ dormiente a Palazzo Zanca.PUBBLICO ANCORA UNA VOLTA le considerazioni,o meglio gli allarmi inascoltati lanciati ad ogni Referto di Gestione dalla dott.ssa Rossana MENNE,dirigente dello staff Controllo di Gestione e dalla dott.ssa Irene SCUDERI,direttore di sezione di ragioneria.Le considerazioni delle due dott.sse si ripetono per anni ad ogni Referto di Gestione,ne prendo uno a caso,il 2010.LEGGETE LEGGETE. “….Si rileva che il Comune di Messina non applica un sistema di contabilità economico-analitico,pertanto i dati riportati nel presente referto considerano i valori finanziari desunti dal rendiconto finanziario e quindi gli indicatori finalizzati a misurare l’economicità della gestione si riferiscono ai dati di spesa e non ai dati desunti dal conto economico.COME OGNI ANNO,NON AVENDO ACCESSO DIRETTO ALLA CONTABILITA’ FINANZIARIA,per i dati di natura finanziario–contabile lo staff si è servito di stampe richieste e fornite dal servizio finanziario… in grado di far emergere gli scostamenti con quanto pianificato,consentendo in tal modo tempestive azioni correttive.Proprio in quest’ottica il sistema di controllo di gestione dovrebbe essere correlato con il sistema di valutazione del personale e,quindi,con il sistema incentivante.
Si ribadisce la necessità che il sistema di controllo di gestione sia strettamente connesso al sistema di programmazione e correlato con il sistema di contabilità analitica che permetterebbe di ripartire i costi tra i singoli centri di responsabilità e i singoli obiettivi,nonché con un sistema
informativo che permetterebbe di raccogliere,archiviare e trattare i dati relativi a costi e indicatori e distribuire le relative informazioni ai soggetti utilizzatori…. Come si evince dai dati,il numero totale di Centri di Responsabilità (CDR) del Comune di Messina nell’anno 2010 è pari a 47.Le verifiche pervenute a questo Staff sono 36 (circa il 76.6 % del totale) mentre la percentuale media di realizzazione del totale degli obiettivi di gestione è pari al 71%.CRITICITA’ RILEVATE.Mancato rispetto dei parametri obiettivo previsti dal c.d. “Patto di Stabilità” (legge 448/98);Rilevante importo dei debiti fuori bilancio;Carenza di collegamento tra gli strumenti di programmazione strategica dell’Ente e obiettivi strategici e operativi;Mancanza del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance dell’Ente;Consistente ricorso ad acquisti di beni e servizi effettuati in modo autonomo per una spesa complessiva pari a € 6.293.984,79 su una spesa complessiva di € 8.680.754,25 e decremento degli acquisti effettuati tramite MEPA e/o in adesione a convenzioni CONSIP;Approvazione degli strumenti di programmazione e assegnazione degli obiettivi di gestione(PEG/PDO) alla fine dell’esercizio finanziario.CONCLUSIONI. I dati analitici ed economici contenuti nel presente referto sono stati elaborati a consuntivo esclusivamente sulla base delle informazioni cartacee contenute nei documenti contabili di rendicontazione della gestione approvati dall’Ente nel 2012, stante l’assoluta mancanza presso lo Staff di un sistema informativo contabile di interconnessione con la programmazione strategica dell’Ente,con gli strumenti di programmazione economico finanziaria,con le strutture organizzative dell’Ente,nonché di una dotazione organica e di una organizzazione strumentale adeguata a svolgere il sistema di controlli prescritto dal TUEL e teso a verificare l’efficacia, l’efficienza ed economicità dell’azione amministrativa “ al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione,il rapporto tra costi e risultati “(art.147 TUEL).” Gli allarmi lanciati sono stati ascoltati SOLO dalla CORTE DEI CONTI e da MARIEDIT.
La Corte dei Conti da ragione a chi ha manifestato perplessità sul precedente Segretario Generale, ecco spiegate la strenua difesa da parte di Felice CALABRO’ e di altri Consiglieri Comunali per mantenerlo in servizio e l’ostracismo verso uno dei segretari più preparati d’Italia, Antonio LE DONNE.
La Corte dei Conti da ragione a chi ha manifestato perplessità sul precedente Segretario Generale, ecco spiegate la strenua difesa da parte di Felice CALABRO’ e di altri Consiglieri Comunali per mantenerlo in servizio e l’ostracismo verso uno dei segretari più preparati d’Italia, Antonio LE DONNE.
COMMENTO APERTO AI PRECARI del Comune di Messina. La questione della STABILIZZAZIONE si risolve a livello nazionale ed europeo, non regionale o comunale, non fatevi ingannare dai politici e dal sindacato. Appare evidente che sotto la normativa vigente la stabilizzazione del personale possa essere attuata attraverso una delle due procedure alternativamente previste dai commi 10 e 11, articolo 35 del decreto legislativo 165/2001,ossia tramite concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato:a) aperto alla partecipazione dei candidati esterni in possesso dei requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, mediante la previsione di una riserva non superiore al 40 o al 50 per cento dei posti messi a concorso; b) per titoli ed esami, finalizzati a valorizzare con apposito punteggio l’esperienza professionale maturata dal personale precario. Non è prevista alcuna possibilità di concorso interno interamente riservato che,erroneamente,il Comune di Caltanissetta ha ritenuto di potere avviare in forza di un’operazione applicativa estensiva non concessa delle disposizioni di legge appena richiamate,di rango costituzionale. Anche i passaggi del personale già in servizio da una categoria di inquadramento a quella superiore (progressione verticale), devono avvenire necessariamente tramite un unica procedura concorsuale pubblica e identiche prove,con riserva di una quota percentuale dei posti da coprire a favore degli interni,per i quali sono richiesti i medesimi requisiti anche culturali necessari per l’accesso dall’esterno(v. art. 52 del D.lgs.N.165 del 2001, così come modificato dagli artt. 24 e 62 del D.Lgs.n.150 del 2009 (cd. Riforma Brunetta). L’unica possibilità è sommergere di ricorsi al TAR i Comuni, il rischio della bancarotta per gli enti locali sveglierà Matteo Renzi.
COMMENTO APERTO AI PRECARI del Comune di Messina. La questione della STABILIZZAZIONE si risolve a livello nazionale ed europeo, non regionale o comunale, non fatevi ingannare dai politici e dal sindacato. Appare evidente che sotto la normativa vigente la stabilizzazione del personale possa essere attuata attraverso una delle due procedure alternativamente previste dai commi 10 e 11, articolo 35 del decreto legislativo 165/2001,ossia tramite concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato:a) aperto alla partecipazione dei candidati esterni in possesso dei requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, mediante la previsione di una riserva non superiore al 40 o al 50 per cento dei posti messi a concorso; b) per titoli ed esami, finalizzati a valorizzare con apposito punteggio l’esperienza professionale maturata dal personale precario. Non è prevista alcuna possibilità di concorso interno interamente riservato che,erroneamente,il Comune di Caltanissetta ha ritenuto di potere avviare in forza di un’operazione applicativa estensiva non concessa delle disposizioni di legge appena richiamate,di rango costituzionale. Anche i passaggi del personale già in servizio da una categoria di inquadramento a quella superiore (progressione verticale), devono avvenire necessariamente tramite un unica procedura concorsuale pubblica e identiche prove,con riserva di una quota percentuale dei posti da coprire a favore degli interni,per i quali sono richiesti i medesimi requisiti anche culturali necessari per l’accesso dall’esterno(v. art. 52 del D.lgs.N.165 del 2001, così come modificato dagli artt. 24 e 62 del D.Lgs.n.150 del 2009 (cd. Riforma Brunetta). L’unica possibilità è sommergere di ricorsi al TAR i Comuni, il rischio della bancarotta per gli enti locali sveglierà Matteo Renzi.
a casa tutti!!
a casa tutti!!
Traduzione: tutto il problema del Comune e del bilancio che non quadra e’ ridotto all’ansia di fare ESCLUSIVAMENTE politica con l’integrazione oraria!
Traduzione: tutto il problema del Comune e del bilancio che non quadra e’ ridotto all’ansia di fare ESCLUSIVAMENTE politica con l’integrazione oraria!
Mi sa che davvero si voglia non capire…
I passaggi fondamentali (e non da ora!) sono pochissimi…
1. I dipendenti pubblici vanno assunti con regolari concorsi, gli altri sono “precari” in ogni senso. Hanno il vantaggio di essere “chiamati senza selezione” e lo svantaggio di avere un posto a rischio
2. La stabilizzazione, ove resa possibile da leggi che ledono gli interessi di tutti coloro che aspettano regolari concorsi, e’ un processo molto lungo e soprattutto più’ essere fatta solo sulla base oraria “originaria” (18 o 24 ore al massimo)
3. Fino ad oggi si sono ignorati continui richiami, sarebbe il caso, nell’interesse generale, di smetterla.
Se si vuole cambiare l’impostazione gestionale di un comune, la prima cosa da fare e’ cambiare le persone.
Mi sa che davvero si voglia non capire…
I passaggi fondamentali (e non da ora!) sono pochissimi…
1. I dipendenti pubblici vanno assunti con regolari concorsi, gli altri sono “precari” in ogni senso. Hanno il vantaggio di essere “chiamati senza selezione” e lo svantaggio di avere un posto a rischio
2. La stabilizzazione, ove resa possibile da leggi che ledono gli interessi di tutti coloro che aspettano regolari concorsi, e’ un processo molto lungo e soprattutto più’ essere fatta solo sulla base oraria “originaria” (18 o 24 ore al massimo)
3. Fino ad oggi si sono ignorati continui richiami, sarebbe il caso, nell’interesse generale, di smetterla.
Se si vuole cambiare l’impostazione gestionale di un comune, la prima cosa da fare e’ cambiare le persone.
Mi chiedo che ci sto a fare su questa terra se Le Donne non vuole trovare un bypass anche per me per potermi assumere. E si che sono talmente incompetente in materia che xxxxxxxx risulta un Esperto Luminare al mio confronto.
Magari è proprio per questo, perché potrei superare xxxxx
Chissà se Mariedit capirà il senso di quello che scrivo….
Mi chiedo che ci sto a fare su questa terra se Le Donne non vuole trovare un bypass anche per me per potermi assumere. E si che sono talmente incompetente in materia che xxxxxxxx risulta un Esperto Luminare al mio confronto.
Magari è proprio per questo, perché potrei superare xxxxx
Chissà se Mariedit capirà il senso di quello che scrivo….
ZIA MARIA, ZIA MARIA, ma è mai possibile che dopo una vita a passare carte non hai imparato che la terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo DARE si scrive DA’, con l’accento?
E tu sei quella che vuoi dare lezioncine?
Ritorna alle elementari e studi.
Studia!
Studia!
Studia!
Studia!
George
ZIA MARIA, ZIA MARIA, ma è mai possibile che dopo una vita a passare carte non hai imparato che la terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo DARE si scrive DA’, con l’accento?
E tu sei quella che vuoi dare lezioncine?
Ritorna alle elementari e studi.
Studia!
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