Breve interrogatorio di garanzia per il neo deputato Ars. "Abbiamo una linea d'attacco, non di difesa", commenta l'avvocato Carlo Taormina, che apostrofa i giornalisti :"Poi vi lamentate se vi danno le testate".
E' durato circa un'ora e mezza il faccia a faccia tra Cateno De Luca e il Giudice per le indagini preliminari Monia De Francesco. Il neo deputato all'Ars, dopo l'assoluzione di ieri al processo che lo vedeva alla sbarra per il contratto di quartiere a Fiumedinisi, oggi è tornato a palazzo di Giustizia per l'interrogatorio di garanzia dopo l'arresto di 3 giorni fa per illeciti finanziari nella gestione del Fenapi, il patronato e caf costruito nei decenni scorsi dal politico della jonica. De Luca si è difeso con la consueta veemenza, ha risposto a tutte le domande postegli dal giudice e al termine del confronto i suoi legali hanno depositato istanza di revoca degli arresti domiciliari.
Nel provvedimento eseguito tre giorni fa, il Giudice basa le esigenze cautelari sulla pericolosità sociale di De Luca, dimostrata anche nel corso delle indagini, iniziate nel 2013 con la verifica fiscale della Finanza sui Caf Fenapi. Malgrado sapesse di essere sotto la lente degli investigatori, scrive in sostanza il giudice, ha continuato a operare illecitamente, come dimostrerebbero anche le intercettazioni telefoniche effettuate dalle stesse Fiamme Gialle. In più, scrive il GIP, al momento dell'arresto De Luca era sotto processo per diversi reati, riferendosi al procedimento chiuso ieri con l'assoluzione.
Adesso la De Francesco ha un paio di giorni per decidere se accogliere l'istanza di revoca o confermaere i domiciliari.
Alla fine dell'interrogatorio, lasciando Palazzo Piacentini, De Luca ha taciuto ed è stato l'avvocato Carlo Taormina, che lo difende insieme a Tommaso Micalizzi, a parlare con i giornalisti. Ribadendo la tesi delle accuse montate ad arte dalla Procura, Taormina ha sottolineato che esisteva una precedente indagine, relativa ad anni pregressi, sulle attivit del Fenapi, che era stata archiviata. Accuse "ritirate fuori adesso", secondo il legale, che si dice pronto a continuare a dare battaglia: "Su De Luca non abbiamo una linea di difesa ma d'attacco".
Prima di allontanarsi, Taormina si è lasciato andare ad un commento poco felice nei confronti dei cronisti. Commentando l'operato della Procura ha infatti detto: "Giudicate voi se è normale. Poi vi lamentate se vi danno le testate. Cercate di operare nell'interesse dei cittadini ogni tanto".
Taormina a cukkiti di pedi
Sicuramente Taormina non si riferiva ai giornalisti di questo nobile giornale.
Qui c’è libertà e serietà.Ovvio poteva evitare quella frase poco felice.