L’allarme è del consigliere comunale Libero Gioveni che in un’interrogazione ha evidenziato la disastrosa situazione delle scuole di Bordonaro.
Il quartiere, dopo la chiusura dell’istituto “Ettore Castronovo”, si trova defraudato di ben tre plessi, considerando le chiusure delle scuole “Capitano Traina” e del plesso di via Scaminaci.
Gioveni sollecita un veloce recupero della scuola “Ettore Castronovo”, dati i recenti finanziamenti per la messa a norma della struttura, anche perché i disagi per le famiglie, costrette a portare i loro figli all’istituto “Albino Luciani” di Fondo Fucile oppure al plesso di via Primo Molino non sono più sopportabili.
Il plesso di via Primo Molino inoltre registra criticità dal punto di vista viario e logistico.
Il plesso di via Scaminaci, anche se oggetto, in passato, di opere di adeguamento e varie migliorie, prosegue Gioveni, risulta ancora inutilizzato per finalità differenti a quelle scolastiche. Nel 2012 ospitò alcune famiglie Rom dopo lo sgombero del campo nomadi di San Raineri, ma successivamente al trasferimento di queste famiglie, la scuola non venne utilizzata nemmeno per le consultazioni elettorali. Per un breve periodo, ricorda Gioveni, si considerò l’eventualità di sistemare nell’istituto, come alloggio di fortuna, le famiglie in graduatoria per l’emergenza abitativa, eventualità che poi naufragò.
“Appare evidente come i plessi di via Scaminaci e “Ettore Castronovo” non possano essere lasciati ad un destino caratterizzato da potenziali atti vandalici o come mete di ricovero per tossicodipendenti”.
Gioveni, quindi, chiede delucidazioni riguardo le scuole di Bordonaro e, in particolare, le intenzioni dell’Amministrazione riguardo il “Capitano Traina” e un suo possibile utilizzo futuro, nonché la tempistica prevista per le gare d’appalto e i relativi lavori per la messa a norma dell’istituto “Ettore Castronovo”.
Laura Calcagno