Il deputato del M5S, Francesco D’Uva, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, per sollecitare una “revisione” del Decreto Ministeriale 85/2014 al fine di superare la “superficialità” di quei punti che, secondo il deputato, rallentano o bloccano l’iter di scorrimento.
«É necessario rivedere il Decreto Ministeriale sulle procedure di scorrimento delle graduatorie per l’ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia. Con questo sistema si rischia il blocco totale». Così, il Portavoce del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, per sollecitare un intervento del Ministero di viale Trastevere che disinneschi il possibile ripetersi di una situazione di disagio.
«Per accedere ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia», spiega il deputato, «occorre superare l’apposita prova, unica e con contenuto identico su tutto il territorio italiano. I posti assegnati in totale sono 10.551 e vengono distribuiti in base alla graduatoria nazionale finale. Proprio in questo meccanismo esistono delle anomalie che comportano uno scorrimento a rilento, se non addirittura nullo, che rischia di bloccare il sistema di assegnazione dei posti per gli studenti».
«Tale distorsione deriva da una “superficialità” strutturale del D.M. 85/2014 e, nello specifico, di quei punti che si riferiscono alla possibilità o meno per un candidato di rinunciare e non immatricolarsi nella sede assegnatagli in graduatoria, attendendo che si liberi un posto in una sede più gradita».
L’eccessivo numero di preferenze esprimibili sta comportando un pericoloso rallentamento del sistema di assegnazione dei posti, con percentuali di soggetti assegnati sproporzionate rispetto al numero di quelli ancora prenotati.
«A peggiorare l’attuale situazione», continua D’Uva, «vi sono anche le cosiddette doppie immatricolazioni, determinate dalla compresenza sia nelle graduatorie ministeriali sia in quelle di altre università private di molti studenti, i quali, non essendo tenuti ad alcuna scelta immediata né ad esprimere alcuna rinuncia, bloccano il regolare scorrimento della graduatoria nazionale».
Ecco perché il deputato pentastellato ha chiesto al ministro Giannini «quali urgenti iniziative intenda assumere per garantire e assicurare il regolare scorrimento della graduatoria nazionale impedendo, inoltre, che il numero di posti totali da destinare alle immatricolazioni venga ridotto a causa delle possibili inefficienze procedurali».
La risposta all’interrogazione è prevista per giovedì mattina in Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione.
Gabriele Quattrocchi
Caro Francesco,
….e non soltanto questo!
Caro Francesco,
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