Il consulente informatico del sindaco Cateno De Luca viola la privacy?

Il consulente informatico del sindaco Cateno De Luca viola la privacy?

Giusy Briguglio

Il consulente informatico del sindaco Cateno De Luca viola la privacy?

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martedì 14 Gennaio 2014 - 11:01

La minoranza ha presentato un'interrogazione per fare chiarezza sulla presunta violazione della privacy che Roberto Cicala, a cui il comune ha affidato l'incarico di assistenza del Sit, avrebbe commesso per aiutare gli uffici del comune a contrastare l'evasione fiscale. De Luca: "Non consentirò a nessuno di continuare questa intimidazione"

Nominato con l’incarico di installare, configurare e assistere il Sistema Informatico Territoriale avrebbe finito invece per fare il front office, violando la privacy degli utenti. E’ quanto lamentato dal gruppo di minoranza di Santa Teresa di Riva “Città Libera” nei confronti di Roberto Cicala, alla cui ditta, la SwiftPc, nel mese di agosto il Direttore dell’Area finanziaria del comune jonico aveva affidato l’incarico di cui sopra. L’opposizione si fa portavoce delle lamentele di alcuni contribuenti e ha presentato un’interrogazione al consiglio comunale per fare chiarezza sulla questione.

Questione che al numero uno del Palazzo, Cateno De Luca, non giunge nuova. Era stato infatti proprio il primo cittadino sulla sua pagina facebook ad anticipare la notizia dell’interrogazione da parte del gruppo Città Libera: “Da più parti mi dicono che la minoranza consiliare starebbe per presentare una interrogazione per violazione della privacy da parte del nostro consulente informatico Roberto Cicala – scrive Cateno De Luca il 10 gennaio -, reo di aver aiutato gli uffici a ricevere il pubblico per quanto riguarda l'azione di contrasto all'evasione che sta fruttando al comune, solo per le aree edificabili, oltre 2 milioni di euro”.

De Luca non conferma e non smentisce e, se violazione della privacy c’è stata, sembra di capire, è accaduto per un giusto motivo. Il fine giustifica i mezzi? Non tocca a noi stabilirlo, ma il primo cittadino non sembra affatto intimorito da “certi baroni che a Santa Teresa si sentono disturbati perché devono pagare le tasse”.

“Sono altrettanto convinto che pagheremo la rabbia di alcune consorterie politiche santateresine che hanno sempre comandato e che ora si ritrovano a subire l’azione di buon governo dello straniero – rincara la dose De Luca – mi dicono che ci sarebbero filmati, foto, testimonianze che proverebbero la commissione di questo reato. Una cosa però è certa – prosegue -, non consentirò a nessuno di continuare questa azione di intimidazione”.

L’ultima parola spetta adesso al consiglio comunale, ma per Cateno De Luca la questione è una sola come ha immediatamente sottolineato in risposta all’interrogazione della minoranza: “Roberto Cicala non si tocca, andiamo avanti senza se e senza ma”.

Giusy Briguglio

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