La richiesta inoltrata ai governi nazionale e regionale prevede lo stanziamento di una somma complessiva di quasi 11milioni di euro. La recente giornata di maltempo, in diverse zone della città, ha ulteriormente aggravato una situazione già ai limiti della sicurezza. Allerta meteo per domani

Il nubifragio che lo scorso nove novembre ha colpito Messina, sembrava non aver creato troppo “scompiglio” o almeno non più di altre occasioni (vedi 1.marzo). Nei fatti, però, l’amministrazione comunale, l’ha pensata diversamente. Lo dimostra la richiesta di stato di calamità naturale che la giunta municipale ha inoltrato ai governi nazionale e regionale “per i danni causati dalle diffuse e intense precipitazioni atmosferiche abbattutesi sul territorio messinese”.
Questo è quanto spiegato nel documento approvato in occasione dell’ultima seduta, dove si evidenzia, inoltre che “le avversità atmosferiche di quel giorno hanno infatti determinato ingenti danni al territorio e al tessuto sociale nonché situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità. In particolare – si legge ancora – sono stati indicati numerosi interventi di ripristino della viabilità e risagomatura dell’alveo dei torrenti facendo ricorso alle risorse finanziarie dell’Ente Comune”. Nel comunicato diffuso dall’Ufficio stampa di Palazzo Zanca vengono dunque elencati “a pioggia” tutti gli interventi in questione, per un ammontare complessivo di quasi 11 milioni di euro: intervento per la sistemazione idraulica in vari tratti del torrente San Filippo (3.250.000 euro); nella strada San Giovannello San Filippo Superiore (380.000 euro); nella strada in prossimità dell’abitato di San Filippo Superiore (950.000 euro); sezione idrauliche nel torrente San Filippo (1.400.000 euro); torrente Bordonaro (3.470.000 euro); tratto a monte del centro abitato di Camaro (650.000 euro); via Fiumarella a San Filippo Superiore (405.000 mila ); e vari interventi di ripristino della funzionalità stradale a San Giovannello, Camaro, Cumia San Filippo Superiore e
Un nubifragio che ha dunque ulteriormente aggravato una situazione già di per sé precaria che ha spinto Palazzo Zanca a richiedere lo stato di calamità, di cui adesso gli uffici preposti saranno chiamati a valutare l’opportunità. La fragilità del territorio messinese, come ampiamente dibattuto anche nel corso del consiglio straordinario congiunto Comune/Provincia di questa mattina, è nota a tutti e la “boccata d’ossigeno” che si spera di ottenere sarebbe cosa gradita, soprattutto per esaudire le tante richieste di messa in sicurezza che, dall’ottobre del 2009 in poi, sono rimaste inascioltate. E dopo tutto, arrivati a questo punto, tentar non nuoce. Per domani intanto, in vista delle avverse condizioni atmosferiche, il primo cittadino ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado della città.

(E.DE PASQUALE)