Dall'impianto di depurazione fuoriescono dei liquami maleodoranti e il manufatto in questione non sarebbe conforme alle normative vigenti. La denuncia del consigliere comunale Antonio Restuccia
Arriva dal consigliere comunale Antonio Restuccia la richiesta, inoltrata al commissario straordinario Luigi Croce, al dipartimento urbanizzazione e all’Amam di procedere alla risoluzione del rischio ambientale che insiste sulla via Monaci del villaggio di Mili Marina e alla rimozione del chiosco a ridosso della chiesa del Santuario di S. Antonio perché rappresenta un pericolo per i passanti.
“La via Monaci – scrive Restuccia – è una piccola arteria che collega la via Vecchia Nazionale e la S.S. 114 e costituisce l’unica strada di accesso per i residenti che vogliono raggiungere la fermata atm, periodicamente la strada si trasforma in un vero e proprio fiume di acque nere maleodoranti, residui del vicino depuratore di Mili”. Il problema insiste dal 2006, quando l’Amam dopo la denuncia di un residente faceva sapere che “la fuoriuscita di liquami periodica si verifica nella zona indicata, solo in occasione di piogge a carattere temporalesco, ed è imputabile alla insufficiente capacità ricettiva della tubazione fognaria comunale, posta lungo la banchina della S.S. 114”. Sembra però che i liquami vadano ben oltre la zona indicata.
Per quanto riguarda il chiosco, Restuccia denuncia che “il manufatto non è conforme alle vigenti normative che impongono la distanza dal ciglio del marciapiede di 2 metri” e per questo chiede al sindaco, all’Assessore alla Viabilità e all’Assessore al Patrimonio, “quali provvedimenti vogliono assumere per la rimozione del manufatto o se intendono far mantenere sul suolo pubblico un chiosco di nessuna utilità e che non rispetta l’aspetto paesaggistico in cui è ubicato”.