Abolizione Autorità Portuale, Pippo Previti: «Ennesimo “scippo” alla città»

Abolizione Autorità Portuale, Pippo Previti: «Ennesimo “scippo” alla città»

Abolizione Autorità Portuale, Pippo Previti: «Ennesimo “scippo” alla città»

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martedì 05 Agosto 2014 - 06:34

L’ex presidente del Consiglio comunale ha scritto una lettera aperta per manifestare il proprio disappunto in merito alla chiusura della sede messinese dell’Autorità portuale. Destinatari della missiva: il Presidente del Consiglio Renzi e il Ministro dei Trasporti Lupi. Ecco il testo

Sull'altare della “spending review”, del presunto risparmio ( salvo poi verificarne la ricaduta reale e l'effettiva efficienza ed efficacia ) si sta consumando l'ennesimo “scippo” – nonostante sforzi profusi e vane promesse – nei confronti del nostro territorio.

Il provvedimento cosiddetto “ Sblocca Italia” mette una ulteriore triste ipoteca sulle prospettive di sviluppo della città che vede nel rilancio del suo porto proprio uno dei fattori più significativi.

Dopo l'accordo con l'Ente Porto e la conseguente cessione delle aree all'Autorità Portuale, si consegna in un piatto d'argento alla nuova “ Authority” ( Autorità Portuale di Rilevanza Europea ), salvo auspicabili e opportuni cambi di rotta, la gestione di un'area immensa e vitale della città, con una dote di oltre 35 milioni di euro in attivo ( per citare solo il bilancio dell'Autorità Messinese ).

Sarà Augusta o Catania, per la nostra città non cambia nulla. Sono scelte improvvide ed imposte, non volute, illogiche e di “bassa cucina politica” che ci penalizzano ancor di più rispetto a quello che era – ed è – un progetto di conurbazione e condivisione di un'area che da sola rappresenta il primo porto in Italia per movimento passeggeri e per questo e non solo per la lunga e gloriosa storia passata, ma per quello che lo stretto ha rappresentato e rappresenta, era – ed è – più naturale ( ed economicamente più vantaggioso ) che, senza usare falsi, fallaci e altisonanti definizioni ( Autorità Portuale di Rilevanza Europea) rilanciare l'idea di un'autorità dello stretto comprendente, oltre a Messina e Milazzo, anche Reggio e Villa. Utilizziamo e sfruttiamo – contrariamente a quanto avviene oggi – fino all'ultimo centesimo le risorse che già da tempo la Comunità Europea ci assegna senza che sia necessario – con l'alibi dell'Europa- creare o modificare l'esistente. L'istituzione, poi verificatesi fallimentare degli ATO idrici e degli ATO rifiuti, nati con lo stesso principio, ovvero quello di attrarre nuove e maggiori risorse europee, la dice lunga su questi “esperimenti” platealmente scollati dalle vere esigenze del territorio.

Ci chiediamo chi gestirà le risorse che in atto ha l'Autorità cittadina. Da decenni aspettiamo la riqualificazione dell'area fieristica ( di proprietà dell'Autorità Portuale di Messina ) Quanti secoli ancora dovremo aspettare?? Abbiamo subito, spesso con la connivenza di politici corrotti, insipienti, ignavi e ascari, “scippi” irreversibili, relegando la politica di sviluppo del meridione all'ultimo posto dell'agenda politica, e il saggio appena uscito del Prof. Soriero “Vent'anni di solitudine” la dice lunga su questo versante. Adesso, dopo la Fiat di Termini Imerese , l'ENI di Gela, l'abbuono dei debiti che lo Stato “aveva” verso la Sicilia ( tralasciamo Messina, perché l'elenco sarebbe troppo lungo, citiamo, solo come esempio il Ponte sullo Stretto), solo per riferire degli ultimi casi in ordine temporale, ci fanno fare la classica guerra fra poveri. Noi diciamo NO!! Speriamo e crediamo ancora, contro ogni ragionevole speranza, che questo possa e debba cambiare. Non possiamo essere, ancora una volta, condannati anche dal Suo Governo, ad un'ulteriore agonia.

Giuseppe Previti ( Vice Presidente Prov.le Messina Movimento Cristiano Lavoratori)

14 commenti

  1. puzza di bruciato 5 Agosto 2014 07:44

    Una delle poche cose che condivido dell’articolo di aver chiamato EX un politico che ha contribuito, volente o dolente, alla cancellazione della città…. Non hanno speso una parola a tutelarci, non hanno fatto un’azione eclatante, una protesta.. niente nessuno di loro per far valere le ragioni della città si è mai incatenato, uno sciopero della fame… niente di niente.
    Quanto meno Renato sta facendo accendere le telecamere sulla città…

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  2. puzza di bruciato 5 Agosto 2014 07:44

    Una delle poche cose che condivido dell’articolo di aver chiamato EX un politico che ha contribuito, volente o dolente, alla cancellazione della città…. Non hanno speso una parola a tutelarci, non hanno fatto un’azione eclatante, una protesta.. niente nessuno di loro per far valere le ragioni della città si è mai incatenato, uno sciopero della fame… niente di niente.
    Quanto meno Renato sta facendo accendere le telecamere sulla città…

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  3. Come può un’autorità con presidente che ha tutti gli interessi che la stessa chiuda, perchè ha già barattato la sua poltrona con una vicino casa, SALVARSI……………

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  4. Come può un’autorità con presidente che ha tutti gli interessi che la stessa chiuda, perchè ha già barattato la sua poltrona con una vicino casa, SALVARSI……………

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  5. bernardo santilli 5 Agosto 2014 09:15

    SI FA RIDERE TUTTA ITALIA.

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  6. bernardo santilli 5 Agosto 2014 09:15

    SI FA RIDERE TUTTA ITALIA.

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  7. lo scippo a questa città è stato perpretrato dalla classe politica alla quale appartieni.Inutile evidenziare il livello

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  8. lo scippo a questa città è stato perpretrato dalla classe politica alla quale appartieni.Inutile evidenziare il livello

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  9. Nicolò D'Agostino 5 Agosto 2014 11:32

    Più che disappunto, ci vogliono le barricate. Ma quelli che scendono in strada sono sempre i soliti noti, gli altri vanno al mare.
    Forse, dico, forse, la sana, piccola e media, borghesia ha capito che la botte è stata raschiata fino in fondo e non c’è più alcunché, per tollerare oltre.
    Non sarà la ricca borghesia, non saranno i Masaniello dei quartieri che guideranno il popolo alla riscossa ma coloro che sono i punti di riferimento del popolo: la cultura vera.
    Non quella traffichina e corrotta ma quella vera.

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  10. Nicolò D'Agostino 5 Agosto 2014 11:32

    Più che disappunto, ci vogliono le barricate. Ma quelli che scendono in strada sono sempre i soliti noti, gli altri vanno al mare.
    Forse, dico, forse, la sana, piccola e media, borghesia ha capito che la botte è stata raschiata fino in fondo e non c’è più alcunché, per tollerare oltre.
    Non sarà la ricca borghesia, non saranno i Masaniello dei quartieri che guideranno il popolo alla riscossa ma coloro che sono i punti di riferimento del popolo: la cultura vera.
    Non quella traffichina e corrotta ma quella vera.

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  11. Ma qui 600 persone non scendono a protestare a piazza capitoli e via dei mille?? In pratica la nostra autorità portuale che è ricca di fondi pronti ad essere spesi per messina, verrà fusa con Catania ed augusta che non hanno ha lira…. E 60 milioni di euro( e non 35) se lì muccherà Catania che ha un certo signor bianco che fa politica…..

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  12. Ma qui 600 persone non scendono a protestare a piazza capitoli e via dei mille?? In pratica la nostra autorità portuale che è ricca di fondi pronti ad essere spesi per messina, verrà fusa con Catania ed augusta che non hanno ha lira…. E 60 milioni di euro( e non 35) se lì muccherà Catania che ha un certo signor bianco che fa politica…..

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  13. Non conosco personalmente Previti, ne’ mi interessa a quale partito o movimento appartenga. Ma poiché ho deciso per il bene della mia città di dimettermi da TIFOSO politico e civile ( solo tifoso del Messina) e sintonizzarmi solamente con la mia coscienza ed onesta intellettuale, non posso esimermi di sottoscrivere punto per punto quanto egli sostiene.

    Ma purtroppo la tifoseria , la partigianeria dei partiti e delle parrocchie ideologiche, la superficialità di analisi e valutazione dei Buddaci nonché le convenienze egoistiche e personali non mi fanno ben sperare che Previti troverà molti consensi e condivisioni. La città ahimè continuerà a…naufragare ..in questo…stretto maledetto senza una vera comunione fisica e spirituale che era rappresentata dal ponte che avrebbe risolto ” magicamente” tutto. Ma il tabù ha avuto la meglio e semmai si può rimproverare allo stesso Previti di non aver insistito sino all’estreme conseguenze, per contribuire ad abbattere le forze che hanno ” imposto” il tabù PONTE DI MESSINA. Chi paga ?

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  14. Non conosco personalmente Previti, ne’ mi interessa a quale partito o movimento appartenga. Ma poiché ho deciso per il bene della mia città di dimettermi da TIFOSO politico e civile ( solo tifoso del Messina) e sintonizzarmi solamente con la mia coscienza ed onesta intellettuale, non posso esimermi di sottoscrivere punto per punto quanto egli sostiene.

    Ma purtroppo la tifoseria , la partigianeria dei partiti e delle parrocchie ideologiche, la superficialità di analisi e valutazione dei Buddaci nonché le convenienze egoistiche e personali non mi fanno ben sperare che Previti troverà molti consensi e condivisioni. La città ahimè continuerà a…naufragare ..in questo…stretto maledetto senza una vera comunione fisica e spirituale che era rappresentata dal ponte che avrebbe risolto ” magicamente” tutto. Ma il tabù ha avuto la meglio e semmai si può rimproverare allo stesso Previti di non aver insistito sino all’estreme conseguenze, per contribuire ad abbattere le forze che hanno ” imposto” il tabù PONTE DI MESSINA. Chi paga ?

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