In Commissione Trasporti, il sindaco parla di Metromare, ferrovie, aeroporto, porti di Tremestieri e di Giammoro e di diritti per migliorare la mobilità nell’area dello Stretto. Sugli stessi argomenti, anche l’assessore Cacciola e il commissario della Provincia, Romano. Il presidente dell'Autorità Portuale, De Simone, parla dell'unione dei porti della Sicilia Orientale. Il deputato Garofalo chiede un accordo di programma per un piano di investimenti
Un’audizione in Commissione trasporti con i maggiori rappresentanti delle istituzioni messinesi e reggine. Il sindaco Accorinti, giacca sulla maglietta “Free Tibet”, ha riassunto nel corso del suo accorato intervento tutti gli elementi utili a migliorare la mobilità nell’area dello Stretto. “Vogliamo investimenti adeguati – ha detto -. In Sicilia le ferrovie sono le peggiori d’Europa e ci sono tempi di percorrenza inaccettabili. Non vogliamo favori, ma diritti, il diritto alla continuità territoriale, presupposto per la città metropolitana dello Stretto. C'è una cultura comune che viene da lontano e adesso abbiamo riunito tutte le istituzioni locali. Ora tocca al Governo fare i passi per garantire i nostri diritti. Ogni sei mesi dobbiamo elemosinare il collegamento veloce tra le due sponde, vogliamo invece che diventi una cosa normale. Si devono utilizzare i nostri soldi, non quelli di altri. I treni tra Roma e Milano ci sono sempre, possono cambiare gli orari, ma non bisogna mica pensare di ripristinarli in continuazione. L’aeroporto dello Stretto è in realtà solo di Reggio Calabria perché mancano collegamenti adeguati. Noi stessi, per venire oggi a Roma, abbiamo volato da Catania. Continuiamo ad avere i tir in città perché le autostrade del mare operano ancora in centro. Abbiamo in progettazione un porto collegato direttamente all’autostrada, per il quale chiediamo che l’inizio dei lavori sia più veloce possibile. Il porto commerciale di Giammoro è un’altra struttura che potrebbe migliorare la qualità di vita della nostra area perché può fungere da supporto a quello di Gioia Tauro, che sta scoppiando”.
Sugli stessi temi, anche l’assessore alla mobilità, Gaetano Cacciola: “E’ necessario evitare l’interferenza dei mezzi pesanti, che comportano congestionamento, inquinamento, incidenti e vittime. La continuità territoriale è un’esigenza che bisogna portare avanti con collegamenti frequenti, regolari e sicuri, in modo tale da muoversi quasi come all’interno della stessa città, a livello di trasporto pubblico locale. Bisogna poi ammodernare il passaggio treno-mare-treno con le tecnologie di oggi perché siamo fermi ai tempi di 60 anni fa. L’obiettivo è quindi quello di trovare insieme, istituzioni locali e nazionali, un piano a breve termine ed un altro a medio-lungo termine. Quello a breve termine, in particolare, è un’esigenza fondamentale perché ci troviamo in una situazione, da precari del trasporto, che ha bisogno di una svolta".
In Commissione è intervenuto anche il commissario della Provincia, Filippo Romano: “Ci sono dei progetti importanti, non ancora finanziati, come la nuova via del Mare di Messina, in area di sedime ferroviario, e la nuova tangenziale di Reggio. E’ poi importante varare una nuova politica tariffaria, che contempli delle agevolazioni simili a quelle fiscali. Di fondo c’è la richiesta di pagare meno, per i residenti delle due province, perché al momento il prezzo è obiettivamente molto elevato”.
Il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, si è soffermato sulle questioni di propria competenza. "In Sicilia da un anno abbiamo costituito il distretto dei porti della Sicilia orientale che riunisce un serie di porti così che ognuno si possa specializzare e tra poco andremo uniti a Miami alla Fiera della croceristica con il brand Sicilia e non più come singoli porti". Oltre a questi primi passi verso le sinergie portuali De Simone ha indicato come priorità per il futuro dell'area "lo sviluppo di collegamenti intermodali che colleghino l'area alle reti nazionali in modo da intercettare il traffico dei diversi vettori, anche quello aeroportuale, ma tutto dipende da scelte politiche".
Il promotore dell'audizione era Vincenzo Garofalo, che ha presentato una risoluzione a favore della mobilità nell’area dello Stretto: “Il Governo ha l’occasione di fare un tavolo per affrontare, meglio se con un accordo di programma, tutto un piano di investimenti intermodali che servano a creare nuove economie ed a consentire di conquistare una nuova prospettiva per l’intera area, senza dover chiedere ogni sei mesi un collegamento che spetta anche nel sud del Paese”. Al termine della giornata, il deputato messinese ha ringraziato i rappresentanti dei territori dell'Area dello Stretto intervenuti in Commissione perché "hanno fatto ben comprendere ai miei colleghi come di fatto esista una parte del nostro Paese che da oltre mezzo secolo aspetta risposte concrete in termini di servizi e infrastrutture e che non è venuta a Roma a chiedere, con il cappello in mano, mance o regalie ma risposte concrete e la possibilità di esercitare i propri diritti. La nostra è l'unica area del Paese nella quale i tempi di percorrenza da una parte all'altra del territorio negli anni non sono diminuiti ma si sono dilatati. E' giunto il momento di intervenire e lo scopo del tavolo tecnico che ho fortemente voluto è proprio quello di affrontare la questione del trasporto nell'area dello Stretto in modo serio e concertato e con il coinvolgimento di tutti i soggetti protagonisti”. Garofalo, infine, ha fatto anche riferimento a come sia mancata anche da parte delle Regioni interessate, negli anni, la capacità di predisporre piani strategici di intervento nell'Area. Le audizioni in Commissione trasporti continueranno domani pomeriggio proprio con i rappresentanti delle Regioni Sicilia e Calabria “a loro-ha concluso Garofalo– chiederò maggiore attenzione per il territorio”.
(Ma. Ip.)
Un’intervento entusiasmante, dalle prime notizie pare che abbia scaldato i cuori dei componenti della commissione parlamentare, finalmente un splendido sindaco di cui andare fieri, UNO DI NOI. In questo momento le agenzie di stampa danno una notizia di OTTIMA amministrazione, a dimostrazione che siamo in presenza di un fuoriclasse come assessore al bilancio, che fa impallidire i suoi predecessori, Mario Centorrino e Orazio Miloro. La notizia: il Comune di Messina nel 2013 è riuscito a non sforare il patto di stabilità. Le due ultime amministrazioni, quella commissariale di Croce e quella di RENATO sindaco, sono riuscite a tener i conti in ordine. Non succedeva dal 2010 e Messina aveva pagato lo sforamento complessivo di 31 milioni con una maxi multa da 14 milioni. Il rispetto del patto stabilità apre nuove speranze anche nel campo dell’occupazione. Con Guido Signorino NI CAPITAU UN COPPU I FURTUNA.
E grazie anche al deputato Garofalo,promotore dell’audizione e da sempre attento al problema della mobilità
Lacrime del coccodrillo. Tutto quello che Accorinti ha chiesto ha un nome: si chiama PONTE SULLO STRETTO. Senza ponte non c’è Area Metropolitana, non ci sarà mai continuità territoriale, non ci saranno ferrovie ed alta velocità in Sicilia perché i treni di AV non sono scomponibili e lo Stato italiano oggi paga 60 milioni di euro (38,8 milioni ad RFI per treni nello Stretto e 21 milioni per la metromare)per un servizio in totale perdita che porta dall’altra parte 39 utenti di media a treno. Senza ponte non ci saranno treni merci e i nostri porti resteranno marginali e le merci costeranno il doppio rispetto a quelle prodotte a Reggio. Potevamo avere 25.000 occupati per 6 anni, la metropolitana che ci univa a Reggio ed all’aeroporto in 20 minuti e ci sono rimaste solo la fame e Mariedit. In compenso in cambio dei 2 miliardi che lo Stato doveva spendere in project financing ne spenderanno 25 miliardi per la TAV Torino Lione, 8 miliardi per la TAV Bari – Napoli, 3 miliardi per la metropolitana di Napoli, 10 miliardi per la ORTE – Mestre, 8 miliardi per il Terzo Valico dei Giovi Genova Milano. Però vuoi mettere le isole pedonali?
Fortunatamente ho seguito la diretta sulla web Tv della camera , non ho visto tutto questo eccitamento , certo ci vuole poco a mettere i conti in ordine , basta non elargire servizi alla collettività .
Se dobbiamo piangere è bene che lo facciamo tutti , caro Signorino riduci lo stipendio dei comunali , anche di poco e vedrai come cambierà il contenuto dei commenti in special modo quelli di Mariedit .
Aleggiava in commissione un fantasma, un convitato di pietra, un…..TABÙ .
Garofalo un grande alfiere di Messina e dei messinesi….uno che fa i fatti…..ricordiamolo. quando tanti fanno chiacchiere e tante chiacchiere…….Garofalo fa i fatti…..e’ un politico di valore…mentre tante melze calzette ci affossano…..
Fernando ma di che parli?!?!?!?! l’hai mai visto il progetto del ponte? quello collega le due sponde autostrada/autostrada non passando per la città! di che continuità territoriale parli? quella delle merci? qua si parla di cittadini, di reggini che possono venire a teatro a Messina o messinesi che possono andare a fare “quattro passi” sul bel lungomare di Reggio! ‘u ponte… mah
la continuità territoriale poteva concretizzarsi solo con la costruzione del ponte, contro il quale il vostro sindaco in magliettina si è battuto costruendosi la fama di portatore di sani principi…
A tutti voi fanatici della natura e dell’ozio, discepoli cocciuti di un santone barbuto, dico fate un passo indietro e rendetevi conto di non essere portatori di alcuna verità e che lottare contro l’evoluzione ed il progresso non porta ad altro che alla completa ed irreversibile distruzione, voi che poi ad ogni occasione utile partite per londra, berlino ed altri luoghi dove il progresso è ben visibile e dove di sicuro ad un individuo che lotta contro la modernizzazione avrebbero riso in faccia…
Metropolitana che ci univa a reggio?25.000 occupati?20 minuti per l’aeroporto?
Ma che ti sei fumato?Guarda che NON E’ roba buona…
Svegliati e torna tra noi…
Visto che il Comune di Milazzo ha istituito il registro delle coppie civili perchè non lo sposi?
Ma di cosa stai parlando? Non è lo stesso che ha presentato il bilancio di una partecipata con un errore di 12 milioni su un totale di 44, giustificandosi dicendo che l’errore era irrilevante, senza porgere le scuse alla città?
Se fosse stato dirigente di una società privata ed avesse commesso simile errore sarebbe rimasto al suo posto un giorno in più?
Se vivi in città hai notato la crescita esponenziale degli ambulanti a posto fisso che hanno invaso le vie cittadine di grande comunicazione? Stamattina in viale della libertà poco prima di quella che è intitolata non si sa a chi (manca qualsiasi indicazione), intesa come la piazzetta di fronte alla Chiesa del Ringo, ormai ridotta ad immondezzaio, sostava indisturbato in doppia fila un camioncino attrezzato con bancarelle in ferro ed ombrelloni posti parallelamente alla fiancata laterale in maniera da occupare la terza fila.
Sai che nel tratto lato mare che va da via Brasile alla piazzetta di cui sopra sostavano altri 4 camioncini con espositori per la frutta eda rivendita di pesci?
In quale altra città d’Italia pensi che possa succedere una cosa simile?
Come fanno questi incapaci a parlare di Area dello Stretto?
Saprebbero da dove cominciare?
Credo proprio di no.
Cominciassero con il vergognarsi per come stanno amministrando (?) la città.
Renatino il tibetano ed i suoi accoliti sono degli incapaci, infatti non stanno facendo assolutamente nulla, forse neanche ne approfittano.
Vorrei tanto capire quale soluzione ipotizzi, forse una barca a tua disposizione che possa portarti dall’altro lato dello stretto a costo zero?
Da quanto lei scrive intendo che la studio delle questioni è secondaria di fronte a posizioni ideologiche e mal articolate. Evoluzione, progresso e modernità sono concetti che necessitano una collocazione nella realtà per essere contestualizzati pena il fraintendimento di ciò che accade. Nel progredire della tecnica gli spostamenti delle merci si riducono come diretta conseguenza evolutiva della società dell’informazione. Questo fatto è ormai assodato e, ovviamente, non vuol dire la fine delle esportazioni ma una contrazione significativa di tale fenomeno. Quanto appena detto, ad esempio, ha portato i francesi in più occasioni a ridiscutere il TAV torino-lione vista il mancato raggiungimento di fantasiosi traffici in costante crescita. Ma il TAV si fa lo stesso e non perchè serva per le popolazioni ma per altri e più squallidi motivi: se avesse approfondito l’argomento saprebbe già che le cosiddette grandi opere sono state (e sono) dispositivi di trasferimento di risorse pubbliche a colossi privati la dove gli aiuti diretti da parte dello stato sarebbero illegali. Nel caso di MOSE a venezia e TAV a torino vi sono poi prove giudiziarie di forti condizionamenti del sistema mafioso. Nel nostro caso il ponte, oltre a giustificare 500/600 milioni di euro al consorzio EUROLINK (di cui 160 solo per le trivellazioni) è servito a Trenitalia come scusa per dismettere al sud trasferendo risorse al sistema ferroviario del nord. Io per lavoro e necessità viaggio ormai da 10 anni ed ho ben presente come superata Napoli si entra in “terronia”. Per concludere, come qualcuno ha già scritto, la favola ponte non aveva niente a che fare con la continuità territoriale, che riguarda le persone, ma con i corridoi merci.
Va bene guardare altrove ma questo a mio avviso non dovrebbe mai indurre l’assunzione di posizioni provinciali. Ognuno è centro di qualcosa se dismettesse la propria insicurezza e, di tanto in tanto, spegnesse la televisione in favore in un buon libro.
Cosa c’entrano i problemi di viabilità e l’ambulantato selvaggio con l’amministrazione di una città?
Bisogna sì vergognarsi!Ma dei messinesi come te!Che criticano, criticano, criticano, criticano…senza costruire mai nulla!!!
di continuo vedo solo tir
Sei sicuro che non c’entra? Il comandante dei Vigili Urbani dipende da? L’ordine dipende da chi? Se tu avessi costruito un decimo di quello che ho costruito io potresti aprire bocca.
Secondo te cosa vuol dire amministrare una città?
Limitati ad osservare che fai meglio, se non lo capisci non fa nulla.