Il sindaco ospite della trasmissione condotta da Paola Mascioli. Dalla guerra ai tir al bisogno di infrastrutture, dalla messa in sicurezza del territorio fino ai migranti e al risanamento. Accorinti tocca tutta una serie di questioni che riguardano, direttamente o meno, la città di Messina
Jeans e maglietta “Free Tibet”, come al solito, il sindaco Renato Accorinti si fa notare anche su La 7, invitato alla trasmissione mattutina “Coffee break”. Interviene su tanti argomenti ad ampio raggio ed entra nello specifico dei problemi della città di Messina e della volontà della sua giunta di affrontarli senza scoraggiarsi. “E’ necessario che arrivino i soldi per le infrastrutture – afferma – e poi si controlli che vengano spesi bene. Porti, autostrade, aeroporti e ferrovie. Siamo allo zero assoluto. E’ inconcepibile che da Messina ad Erice o ad Agrigento si possa andare solo in macchina, perché in treno si impiegherebbero otto ore”.
A proposito di infrastrutture, una delle più importanti per la città è il porto di Tremestieri, che a giorni verrà riaperto totalmente, ma che manca ancora del parere ambientale, da parte del Ministero, per essere ampliato. L’obiettivo è quello di eliminare del tutto i tir in città, oltre a realizzare un grande nuovo porto commerciale. “E’ un’infrastruttura utile per tutta la nazione – spiega Accorinti – perché da noi passa tutto il traffico che dalla Sicilia va verso il nord e viceversa. Immaginate un po’ cosa significhi questo passaggio in città. Abbiamo chiesto agli armatori di non fare sbarcare più tir in centro. I mezzi pesanti hanno procurato la morte delle persone e un inquinamento acustico e atmosferico enorme. E’ la prima volta che c’è un secco no agli armatori, non contro di loro, ma a difesa dei diritti, della dignità e dell’incolumità dei cittadini. Il nostro no è un sì a vivere in modo normale”.
Un accenno alla questione migranti – “non ci pesa accogliere ma non è giusto lo faccia solo la Sicilia. Non bisogna chiedere l’elemosina all’Europa, è un loro dovere risolvere il problema insieme, questa è comunità” -, prima di tornare alla situazione del Comune di Messina. “E’ imbarazzante – prosegue il sindaco – dover dare risposte a cittadini che pagano le tasse e poi non hanno servizi, pochi mezzi pubblici, difficoltà nella raccolta dei rifiuti e la minor raccolta differenziata in Italia. Questo è quello che abbiamo trovato. Stiamo lavorando sul piano decennale di rientro del debito con un programma partecipativo e senza dare incarichi agli amici degli amici. Per i rifiuti abbiamo preso Alessio Ciacci, il meglio che c’è in Italia. Per il trasporto pubblico collaboriamo con la Gtt di Torino, sono arrivati i primi mezzi in comodato e abbiamo inaugurato un rapporto di collaborazione che sta funzionando ed un sistema che potrebbe essere divulgato”.
La conduttrice, Paola Mascioli, gli chiede della maglietta “Free Tibet” e lui risponde che si tratta di un simbolo “per stare accanto ad un popolo che subisce un genocidio da 60 anni. Ho incontrato di recente sia il Dalai Lama sia il Papa e li ho invitati a venire a Messina. Il Dalai Lama lo ha già promesso e spero vengano entrambi per avviare un dialogo interreligioso”.
La certezza di voler andare avanti, dopo un anno in cui non sono mancate le difficoltà. “E’ stata bruciata una macchina ed è arrivato un avvertimento nei miei confronti – continua -. Abbiamo subito fatto una conferenza stampa in cui abbiamo rispedito l’avvertimento al mittente: non facciamo nessun passo indietro, anzi ne facciamo cento avanti”.
Ancora la necessità di ottenere finanziamenti, perché senza quelli si fa poco. “Vogliamo tutti i controlli, non abbiamo niente da temere, ma abbiamo bisogno di soldi per fare cose utili in modo da far decollare diritti ed economia. Questo dà fiducia alla popolazione perché vede un’amministrazione trasparente che la rappresenta degnamente con cose concrete, senza che le proprie tasse siano spese a vuoto. Nella nostra città tutti i cittadini di ogni estrazione sociale vengono a darci una mano, è una tendenza che non c’era mai stata. Anzi nel nostro Comune non si poteva entrare fisicamente. Bisognava lasciare un documento d’identità per poter superare uno sbarramento, neanche fosse il muro di Berlino. Ho tolto questo vetro il primo giorno, come simbolo, perché il Comune è la casa della gente. Il cambio culturale inizia a vedersi, con i ragazzi che curano il verde, a partire dalle scuole”.
La messa in sicurezza del territorio collegata al risanamento, infine. “E’ questa la grande opera utile – conclude il sindaco nel suo ultimo intervento -, questa la buona edilizia. Siamo in un territorio fragile, non dimentichiamo Giampilieri, e il terremoto è un’eventualità possibile”. Gli chiedono, ancora, delle baracche del dopo 1908. “Su questo tema ci sono state mille speculazioni. Ci sono ancora molte zone di povertà e stiamo facendo percorsi nuovi. Invece che costruire nuovi palazzi, realizzeremo verde e centri culturali. Le case le compriamo direttamente sul mercato, sono in svendita”.
(Marco Ipsale)
Casualmente ho visto la trasmissione, al termine la mia domanda è: ma in quale città vive renato? Si vanta che tutti i cittadini sono con lui, fino ad ieri mattina ho sentito cittadini , qualcuno che lo ha pure votato, pentirsi per averlo votato e lamentarsi per quello che NON sta facendo per le promesse NON mantenute.
Signor sindaco, ma dove vive Lei tutti i giorni?
Casualmente ho visto la trasmissione, al termine la mia domanda è: ma in quale città vive renato? Si vanta che tutti i cittadini sono con lui, fino ad ieri mattina ho sentito cittadini , qualcuno che lo ha pure votato, pentirsi per averlo votato e lamentarsi per quello che NON sta facendo per le promesse NON mantenute.
Signor sindaco, ma dove vive Lei tutti i giorni?
Ecco l’esempio di un amministratore in stato confusionale.. Possibile che nessuno gli dica la verità. Renato ma quali passi avanti. Non era più realistico dire che di passi avanti non ne abbiamo fatto perchè ai piedi abbiamo una grossa palla che ci impedisce di cadenzare il passo. La grossa palla sono i poteri forti della città che appena accennato il primo scontro gli amministratori hanno capito di essere piccolissimi; ne consegue che tutti hanno fatto la scelta, scelta fatta da tutte le amministrazioni dal 1908 ad oggi, di essere degli Yes-Man…
Ecco l’esempio di un amministratore in stato confusionale.. Possibile che nessuno gli dica la verità. Renato ma quali passi avanti. Non era più realistico dire che di passi avanti non ne abbiamo fatto perchè ai piedi abbiamo una grossa palla che ci impedisce di cadenzare il passo. La grossa palla sono i poteri forti della città che appena accennato il primo scontro gli amministratori hanno capito di essere piccolissimi; ne consegue che tutti hanno fatto la scelta, scelta fatta da tutte le amministrazioni dal 1908 ad oggi, di essere degli Yes-Man…
Fumo negli occhi di chi, per restare a galla, è costretto a farsi aiutare dalla psuedo-opposizione, di cui è strumento ed ostaggio.
George.
Fumo negli occhi di chi, per restare a galla, è costretto a farsi aiutare dalla psuedo-opposizione, di cui è strumento ed ostaggio.
George.
Direi che entro l anno o dintra o fora! O fatti o chiacchiere
Direi che entro l anno o dintra o fora! O fatti o chiacchiere
Caro RENATO sindaco mi tocca, come al solito e in solitudine, informare i messinesi dell’anacronistica e ottocentesca organizzazione del lavoro di Palazzo Zanca, causa principale della consistente spesa per giudizi pendenti, quasi sempre si trasformano in pignoramenti e infine in debiti fuori bilancio da riconoscere in quantità industriale. Non sono educato a dare aggettivi qualificativi al livello professionale delle persone, in questo caso i nostri dirigenti e responsabili di servizio, allevati a lavorare senza rendere conto a nessuno, faccio parlare i numeri e in questo caso i documenti. Il link è un esempio emblematico di come entrate sicure per infrazioni al codice della strada, in questo caso l’importo della sanzione era di € 161, si trasformano per incanto in una spesa di € 931,57, sottratta ai servizi resi ai messinesi. Siccome la matematica non è un’opinione sommiamo le due cifre, otteniamo € 1.092,57 perduti. Ci hanno guadagnato tutti, il creditore pignorante, lo Stato con le spese di giudizio, l’avvocato di parte, il Comune non si è costituito in giudizio. Nel 2011 consigliai il generale Calogero Ferlisi ad una conferenza dei servizi con l’ufficio del Giudice di Pace, come fanno in moltissimi Comuni, per evitare castronerie come nel caso proposto, sono rimasto inascoltato. Ti chiedo RENATO sindaco, sarà fatta salvo l’obbligo dell’Amministrazione di avviare l’azione di responsabilità per la rivalsa nei confronti dei funzionari e dell’assessore al ramo della giunta Buzzanca che hanno causato il danno patrimoniale al Comune? http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2014/Docs18815/15C.pdf.
Caro RENATO sindaco mi tocca, come al solito e in solitudine, informare i messinesi dell’anacronistica e ottocentesca organizzazione del lavoro di Palazzo Zanca, causa principale della consistente spesa per giudizi pendenti, quasi sempre si trasformano in pignoramenti e infine in debiti fuori bilancio da riconoscere in quantità industriale. Non sono educato a dare aggettivi qualificativi al livello professionale delle persone, in questo caso i nostri dirigenti e responsabili di servizio, allevati a lavorare senza rendere conto a nessuno, faccio parlare i numeri e in questo caso i documenti. Il link è un esempio emblematico di come entrate sicure per infrazioni al codice della strada, in questo caso l’importo della sanzione era di € 161, si trasformano per incanto in una spesa di € 931,57, sottratta ai servizi resi ai messinesi. Siccome la matematica non è un’opinione sommiamo le due cifre, otteniamo € 1.092,57 perduti. Ci hanno guadagnato tutti, il creditore pignorante, lo Stato con le spese di giudizio, l’avvocato di parte, il Comune non si è costituito in giudizio. Nel 2011 consigliai il generale Calogero Ferlisi ad una conferenza dei servizi con l’ufficio del Giudice di Pace, come fanno in moltissimi Comuni, per evitare castronerie come nel caso proposto, sono rimasto inascoltato. Ti chiedo RENATO sindaco, sarà fatta salvo l’obbligo dell’Amministrazione di avviare l’azione di responsabilità per la rivalsa nei confronti dei funzionari e dell’assessore al ramo della giunta Buzzanca che hanno causato il danno patrimoniale al Comune? http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2014/Docs18815/15C.pdf.
ma questo dove vive? col corpo sarà a messina ma con la testa in tibet..
tutto sto consenso che dice di avere io non lo vedo, esclusi gli asceti messinesi che vorrebbero una città stile paese delle meraviglie dove tutti passeggiano in spazi verdi, nessuno lavora, il canto degli uccelli allieta le giornate e tutti discutono di quanto si è fortunati ad avere il sole il mare e neanche una fabbrica che minacci i giovani disoccupati con reali posti di lavoro…
ma questo dove vive? col corpo sarà a messina ma con la testa in tibet..
tutto sto consenso che dice di avere io non lo vedo, esclusi gli asceti messinesi che vorrebbero una città stile paese delle meraviglie dove tutti passeggiano in spazi verdi, nessuno lavora, il canto degli uccelli allieta le giornate e tutti discutono di quanto si è fortunati ad avere il sole il mare e neanche una fabbrica che minacci i giovani disoccupati con reali posti di lavoro…
le solite chiacchiere, ma lui pensa che messina confina tra piazza cairoli e via garibaldi fino al municipio, vada nei…… paesi vicini cosi si rende conto come si vive
le solite chiacchiere, ma lui pensa che messina confina tra piazza cairoli e via garibaldi fino al municipio, vada nei…… paesi vicini cosi si rende conto come si vive
Obiettivamente a parte l’isola pedonale (da migliorare) e il centro accoglienza non si può dire che Accorinti in poco più di un anno abbia fatto altro. Si nota piuttosto come una nuova generazioni di amministratori , con a capo il Presidente del Consiglio, siano più bravi a fare chiacchiere che fatti . Ciò è sconcertante e preoccupante nello stesso tempo. La capacità di dare in pasto all’opinione pubblica ciò che si vuole sentire finisce per produrre un alto consenso elettorale con il rischio concreto di assistere a vere e propri atteggiamenti autoritari di cui il Paese non ha proprio bisogno. Accorinti ha imparato questo. Bene è in fretta. Mente sapendo di mentire (spudoratamente in merito agli incarichi fiduciari) e parla di questioni (religiose) che con l’amministrazione nulla hanno a che vedere. Concordo con coloro che si pongono la domanda: ma in che città vive il Sindaco? ( basta sentire il video di tempo stretto che raccoglie l’opinione di molti messinesi su un anno di questa amministrazione) . Questa mancanza di consapevolezza dello stato d’animo dei messinesi che lo hanno votato e’ ancora più grave. Penso che il rodaggio sia finito. Adesso è’ tempo di iniziative concrete e serie. Cominci dalle piccole cose come quelle di rendere più pulita questa città .
Obiettivamente a parte l’isola pedonale (da migliorare) e il centro accoglienza non si può dire che Accorinti in poco più di un anno abbia fatto altro. Si nota piuttosto come una nuova generazioni di amministratori , con a capo il Presidente del Consiglio, siano più bravi a fare chiacchiere che fatti . Ciò è sconcertante e preoccupante nello stesso tempo. La capacità di dare in pasto all’opinione pubblica ciò che si vuole sentire finisce per produrre un alto consenso elettorale con il rischio concreto di assistere a vere e propri atteggiamenti autoritari di cui il Paese non ha proprio bisogno. Accorinti ha imparato questo. Bene è in fretta. Mente sapendo di mentire (spudoratamente in merito agli incarichi fiduciari) e parla di questioni (religiose) che con l’amministrazione nulla hanno a che vedere. Concordo con coloro che si pongono la domanda: ma in che città vive il Sindaco? ( basta sentire il video di tempo stretto che raccoglie l’opinione di molti messinesi su un anno di questa amministrazione) . Questa mancanza di consapevolezza dello stato d’animo dei messinesi che lo hanno votato e’ ancora più grave. Penso che il rodaggio sia finito. Adesso è’ tempo di iniziative concrete e serie. Cominci dalle piccole cose come quelle di rendere più pulita questa città .
mi fai vedere quali sono questi 100 passi avanti??
mi fai vedere quali sono questi 100 passi avanti??
Io capisco la rabbia e la frustrazione perchè non credo che chi ha votato Accorinti come me sia del tutto soddisfatto.
Forse si poteva fare di più, ma non di certo tutto quanto viene preteso da molti e di sicuro non in un anno.
Lo stallo nasce dalla mancanza di fondi e dalla impossibilità di porre rimedio a certe situazioni semplicemente perchè non ci sono risorse.
Tutto già sprecato, tutto già cannibalizzato.
E siamo noi ad avere permesso che Messina venisse ridotta in questo stato non Accorinti.
Ora cerchiamo il capro espiatorio che sani i peccati di tutti con un bel sacrificio sull’altare dell’efficienza.
Come se fossimo capaci di riconscerla poi questa benedetta efficienza.
Renato e’ secondo me il primo sindaco onesto degli ultimo 40 anni forse.
Trovatene uno con altrettante qualità e migliori capacità e lo voterò anche domani mattina.
Però dovete proporre una alternativa non potete criticare e basta o dire in modo irrazionale chiunque sarebbem eglio di lui, perchè il passato dice tutto il contrario.
Prima o poi salterà fuori che anche il terremoto del 1908 è stato colpa sua.
Io capisco la rabbia e la frustrazione perchè non credo che chi ha votato Accorinti come me sia del tutto soddisfatto.
Forse si poteva fare di più, ma non di certo tutto quanto viene preteso da molti e di sicuro non in un anno.
Lo stallo nasce dalla mancanza di fondi e dalla impossibilità di porre rimedio a certe situazioni semplicemente perchè non ci sono risorse.
Tutto già sprecato, tutto già cannibalizzato.
E siamo noi ad avere permesso che Messina venisse ridotta in questo stato non Accorinti.
Ora cerchiamo il capro espiatorio che sani i peccati di tutti con un bel sacrificio sull’altare dell’efficienza.
Come se fossimo capaci di riconscerla poi questa benedetta efficienza.
Renato e’ secondo me il primo sindaco onesto degli ultimo 40 anni forse.
Trovatene uno con altrettante qualità e migliori capacità e lo voterò anche domani mattina.
Però dovete proporre una alternativa non potete criticare e basta o dire in modo irrazionale chiunque sarebbem eglio di lui, perchè il passato dice tutto il contrario.
Prima o poi salterà fuori che anche il terremoto del 1908 è stato colpa sua.
io sono uno di quello che lo votato e mi sono pentito dell’xxxxxxxxx,no dell’onesta’ ma dell’xxxxxxxxxdel’uomo
io sono uno di quello che lo votato e mi sono pentito dell’xxxxxxxxx,no dell’onesta’ ma dell’xxxxxxxxxdel’uomo
ma se ama il tibet perchè ha chiesto il mio voto? ed io come un cretino glielo pure dato!!!! vada a governare un paese tibetano e lasci in pace i buddaci
ma se ama il tibet perchè ha chiesto il mio voto? ed io come un cretino glielo pure dato!!!! vada a governare un paese tibetano e lasci in pace i buddaci
Come tutti o quasi, voglio bene a Renato e ne ammiro la coerenza e l’onestà. Mi preoccupa molto, però, la sua teoria dello sviluppo economico di una città come Messina, largamente incapace di trovare in se stessa energie sufficienti a trarsi fuori dal declino nel quale si trova. O la città si inserisce organicamente in un sistema economico che comprende, quantomeno, l’intero Mezzogiorno, oppure ogni tentativo si rivelerà velleitario. Un esempio è dato dalla litania, tipicamente messinese, secondo la quale “se ci fossero gli alberghi, saremmo pieni di turisti che arriverebbero a frotte a vedere il posto più bello del mondo”. La verità è opposta: gli alberghi chiudono (è un dato di fatto) perché non ci sono turisti (altro dato inoppugnabile). Se arrivassero i turisti – e, per farli venire, è necessario essere inseriti in circuiti internazionali -, gli alberghi verrebbero su come i funghi. Questa città si è dimostrata incapace persino di sfruttare la risorsa crocieristi quando ha rifiutato di trasformare la cittadella fieristica in un terminal. E pensare che c’era chi era pronto a metterci i soldi! Invece di buttarsi a capofitto in questa avventura, Comune, Provincia e compagnia cantante hanno preferito ostacolare il progetto, adducendo scuse barbine. Ricordo l’opposizione del sindaco dell’epoca che sosteneva che le grandi navi avrebbero impedito a chi passeggiava lungo i viali della cittadella di vedere lo Stretto. Quando l’Autorità portuale di Messina sarà trasferita a Catania o ad Augusta, Renato (forse) inizierà a capire che non basta la passione civile per vincere le battaglie e che l’unica speranza è inserirsi in un sistema trasportistico euromediterraneo, senza il quale, altro che “infrastruttura utile per tutta la nazione”. Come non basta la passione civile per fare funzionare il trasporto pubblico, ma è necessario collaborare con Torino, così non è piatendo finanziamenti che i disoccupati messinesi possono trovare lavoro, ma creando le condizioni per gli insediamenti di nuove imprese.
Come tutti o quasi, voglio bene a Renato e ne ammiro la coerenza e l’onestà. Mi preoccupa molto, però, la sua teoria dello sviluppo economico di una città come Messina, largamente incapace di trovare in se stessa energie sufficienti a trarsi fuori dal declino nel quale si trova. O la città si inserisce organicamente in un sistema economico che comprende, quantomeno, l’intero Mezzogiorno, oppure ogni tentativo si rivelerà velleitario. Un esempio è dato dalla litania, tipicamente messinese, secondo la quale “se ci fossero gli alberghi, saremmo pieni di turisti che arriverebbero a frotte a vedere il posto più bello del mondo”. La verità è opposta: gli alberghi chiudono (è un dato di fatto) perché non ci sono turisti (altro dato inoppugnabile). Se arrivassero i turisti – e, per farli venire, è necessario essere inseriti in circuiti internazionali -, gli alberghi verrebbero su come i funghi. Questa città si è dimostrata incapace persino di sfruttare la risorsa crocieristi quando ha rifiutato di trasformare la cittadella fieristica in un terminal. E pensare che c’era chi era pronto a metterci i soldi! Invece di buttarsi a capofitto in questa avventura, Comune, Provincia e compagnia cantante hanno preferito ostacolare il progetto, adducendo scuse barbine. Ricordo l’opposizione del sindaco dell’epoca che sosteneva che le grandi navi avrebbero impedito a chi passeggiava lungo i viali della cittadella di vedere lo Stretto. Quando l’Autorità portuale di Messina sarà trasferita a Catania o ad Augusta, Renato (forse) inizierà a capire che non basta la passione civile per vincere le battaglie e che l’unica speranza è inserirsi in un sistema trasportistico euromediterraneo, senza il quale, altro che “infrastruttura utile per tutta la nazione”. Come non basta la passione civile per fare funzionare il trasporto pubblico, ma è necessario collaborare con Torino, così non è piatendo finanziamenti che i disoccupati messinesi possono trovare lavoro, ma creando le condizioni per gli insediamenti di nuove imprese.
va be’…tra tre anni….sentiremo…
abbiamo ereditato i danni fatti da altri..
mica avevamo la bacchetta magica…
cosa potevamo fare in quattro anni….?
e poi altro giro..altra corsa….altre elezioni..altre minch…
io vi manderei tutti a f……..
di ogni colore politico..
siete xxxxxxxxx, ma sopratutto xxxxxxxxxxx xxxxxxxx…
ancora peggio se siete xxxxxxx…..
bla….bla…bla…bla..bla..bla..bla…bla..bla..bla..bla…
p.s. e molti buddacci…vi vanno dietro..
va be’…tra tre anni….sentiremo…
abbiamo ereditato i danni fatti da altri..
mica avevamo la bacchetta magica…
cosa potevamo fare in quattro anni….?
e poi altro giro..altra corsa….altre elezioni..altre minch…
io vi manderei tutti a f……..
di ogni colore politico..
siete xxxxxxxxx, ma sopratutto xxxxxxxxxxx xxxxxxxx…
ancora peggio se siete xxxxxxx…..
bla….bla…bla…bla..bla..bla..bla…bla..bla..bla..bla…
p.s. e molti buddacci…vi vanno dietro..
dimenticavo…a proposito di monnezza….
fatevi un giro sul viale giostra ( dico giostra, perché’ abito in quelle zone..)..
da quarto mondo…..
altro che Citta’ a vocazione turistica…
vocazione….a primi posti…per lordia e monnezza…
a si..dimenticavo…abbiamo ereditato i disastri degli altri….
dimenticavo…a proposito di monnezza….
fatevi un giro sul viale giostra ( dico giostra, perché’ abito in quelle zone..)..
da quarto mondo…..
altro che Citta’ a vocazione turistica…
vocazione….a primi posti…per lordia e monnezza…
a si..dimenticavo…abbiamo ereditato i disastri degli altri….
Perché i messinesi devono fare sempre certe figure?
Solo Mariedit, da compare di avventure, può fare finta di apprezzare simili figuracce…
Perché i messinesi devono fare sempre certe figure?
Solo Mariedit, da compare di avventure, può fare finta di apprezzare simili figuracce…
scusa ma cosa ti aspetti da un anarco comunista?? Idee concrete e realizzabili di sviluppo? cose ne sa questo simpatico amico??
scusa ma cosa ti aspetti da un anarco comunista?? Idee concrete e realizzabili di sviluppo? cose ne sa questo simpatico amico??
vada al vascone che lo hanno votato in massa ,lo aspettano una mitragliata di pomodoro fraciti
vada al vascone che lo hanno votato in massa ,lo aspettano una mitragliata di pomodoro fraciti
Le condizioni del parco automezzi di messinambiente sono state erededitate in effetti, così come l’inefficienza del personale, così come i debiti che sono stati fatti per appaltare a società private i disservizi dovuti alle prime due carenze.
Il tutto condito da un bilancio di non so neanche più quanti centinaia di milioni di euro di debiti.
Adesso mettiamo chi pare a voi al posto di Accorinti, mi sta bene.
Però bisogna che questo porti fondi per le spese urgenti, camion per messinambiente e via discorrendo perchè il comune non li ha.
Si sono stranamente volatilizzati negli scosi decenni.
Lei sa dove reperire queste risorse?
Una preghiera in fine, lei che non è di sicuro “buddace” come tutto il resto di Messina ha una alternativa seria e una soluzione da proporre?
Grazie
Salvatore
Le condizioni del parco automezzi di messinambiente sono state erededitate in effetti, così come l’inefficienza del personale, così come i debiti che sono stati fatti per appaltare a società private i disservizi dovuti alle prime due carenze.
Il tutto condito da un bilancio di non so neanche più quanti centinaia di milioni di euro di debiti.
Adesso mettiamo chi pare a voi al posto di Accorinti, mi sta bene.
Però bisogna che questo porti fondi per le spese urgenti, camion per messinambiente e via discorrendo perchè il comune non li ha.
Si sono stranamente volatilizzati negli scosi decenni.
Lei sa dove reperire queste risorse?
Una preghiera in fine, lei che non è di sicuro “buddace” come tutto il resto di Messina ha una alternativa seria e una soluzione da proporre?
Grazie
Salvatore
La zona SUD di Messina è ormai diventata il terminal di un nuovo angiporto. Non è concepibile che in un lembo di territorio così ristretto insistano due grosse strutture come il porto di Tremestieri e il Depuratore di Mili,entrambi oltretutto non sono in possesso dei requisiti di legge. Il primo occupa una larga fascia orografica costiera di cui non se ne sa ne l’inizio ne la fine, non sono state rimesse a dimora i coltivi naturali di pino marino estirpati per far posto alla struttura portuale ne si valorizzata la zona ammortizzandone l’impatto ambientale con la rimessa a verde come prevedono le normative.La seconda opera anch’essa priva delle necessarie autorizzazioni ammorba l’aria e conferisce in mare le acque reflue depurate di cui non sono note ai cittadini i parametri fisico chimici e batteriologici.Insomma “dulcis in fundo” si vuole ancora ampliare l’area portuale in una zona dalle caratteristiche di tempestosità uniche nello Ionio.Quando si poteva utilizzare con una spesa limitata il nostro porto che è già un riparo naturale.
Mi sarei aspettato dal nostro Sindaco e Compagnia Bella una maggiore sensibilità verso la sostenibilità ambientale,la stessa che Renato ha voluto dimostrare contro il Ponte.
Se no sai che ti dico caro Renatuccio: “SI un buddaceddu come tutti gli altri” che ti hanno preceduto.
Buona Amministrazione.
La zona SUD di Messina è ormai diventata il terminal di un nuovo angiporto. Non è concepibile che in un lembo di territorio così ristretto insistano due grosse strutture come il porto di Tremestieri e il Depuratore di Mili,entrambi oltretutto non sono in possesso dei requisiti di legge. Il primo occupa una larga fascia orografica costiera di cui non se ne sa ne l’inizio ne la fine, non sono state rimesse a dimora i coltivi naturali di pino marino estirpati per far posto alla struttura portuale ne si valorizzata la zona ammortizzandone l’impatto ambientale con la rimessa a verde come prevedono le normative.La seconda opera anch’essa priva delle necessarie autorizzazioni ammorba l’aria e conferisce in mare le acque reflue depurate di cui non sono note ai cittadini i parametri fisico chimici e batteriologici.Insomma “dulcis in fundo” si vuole ancora ampliare l’area portuale in una zona dalle caratteristiche di tempestosità uniche nello Ionio.Quando si poteva utilizzare con una spesa limitata il nostro porto che è già un riparo naturale.
Mi sarei aspettato dal nostro Sindaco e Compagnia Bella una maggiore sensibilità verso la sostenibilità ambientale,la stessa che Renato ha voluto dimostrare contro il Ponte.
Se no sai che ti dico caro Renatuccio: “SI un buddaceddu come tutti gli altri” che ti hanno preceduto.
Buona Amministrazione.
mi perdoni. io continuo ad avere come riferimento il programma per cui ho votato che in premessa parla di “condizione di inaudita criticità economica, sociale e culturale, dovuta alla malagestione delle amministrazioni che si sono succedute alla sua guida”. segue libro dei sogni…
libro dei sogni che però parte dalla premessa, a meno di non volere assegnare alle parole significati diversi da quelli che hanno (tutto è possibile, ad una riunione recente degli accorintidei sentivo che la spiaggia di faro è pulita e siamo noi criticoni che non lo vediamo…).
io mi occupo di organizzazione e alcune cosine al posto loro le avrei accennate sin dal momento dell’insediamento:
– aprire subito discarica di pace a “tempo determinato” (8/10 mesi) dopo avere fatto sulla stessa investimenti minimi. praticamente quello che stanno cercando di fare adesso
– decongestionare in questo modo la città e risparmiare nel periodo di 8/10 mesi sui costi di conferimento per re-investirli immediatamente dopo su un piano di raccolta porta a porta orientato nel primo anno alle zone balneari nel periodo estivo e al centro in quello invernale (nel momento del “volemose bene” e “collaboriamo tutti dal basso” avevo inviato “aggratis” cronoprogramma, ma la mail non è stata neppure letta). N.B. in quella fase i “geni” sono riusciti addirittura a conferire a Motta con costi maggiori…
– rivedere “insieme al consiglio comunale” il contratto di servizio di messinambiente, perché quello che sfugge ai più è che i cittadini “pagano” e “pagano enormemente” per un servizio inesistente
– battermi come un disperato per avere la presidenza della srr (ridicolo che la stessa sia andata a Barcellona)
– usare gli introiti tares e i risparmi per aggiornare “a poco a poco” il parco mezzi. quella che non ci sono soldi è una barzelletta derivata dal fatto che questi signori credono che siano tutti ignoranti come bestie. i soldi ci sono, sono pochi e vanno re-indirizzati. la prova è nel fatto che quando gli servono per quello che interessa loro li trovano sempre
– non avrei trascurato la distribuzione presso privati del sistema di riciclo con macchinette fornite gratuitamente da azienda e presentato dalla stessa amministrazione in gloriosa (quanto scioccamente inutile) conferenza stampa
– non avrei rimandato la raccolta porta a porta in attesa dei soldi di crocetta, ma avrei provato a partire in zone piccole della città almeno a mò di studio (si chiama strategia e una amministrazione seria la deve avere)
– fermo quanto sopra, avrei in modo silente studiato la liquidazione di messinambiente perché qualsiasi imbecille sa che il problema vero della partecipata è il suo “parco dipenddenti” e, da amministratore attento al bene generale e non particolare”, avrei studiato una nuova società più snella giovane e meno legata a politiche clientelari e lacci sindacali
immagino che quanto sopra come infarinatura possa bastare.
faccio presente che quello che finora sembra avere fatto ciacci lo si poteva ottenere cercando su google…
mi perdoni. io continuo ad avere come riferimento il programma per cui ho votato che in premessa parla di “condizione di inaudita criticità economica, sociale e culturale, dovuta alla malagestione delle amministrazioni che si sono succedute alla sua guida”. segue libro dei sogni…
libro dei sogni che però parte dalla premessa, a meno di non volere assegnare alle parole significati diversi da quelli che hanno (tutto è possibile, ad una riunione recente degli accorintidei sentivo che la spiaggia di faro è pulita e siamo noi criticoni che non lo vediamo…).
io mi occupo di organizzazione e alcune cosine al posto loro le avrei accennate sin dal momento dell’insediamento:
– aprire subito discarica di pace a “tempo determinato” (8/10 mesi) dopo avere fatto sulla stessa investimenti minimi. praticamente quello che stanno cercando di fare adesso
– decongestionare in questo modo la città e risparmiare nel periodo di 8/10 mesi sui costi di conferimento per re-investirli immediatamente dopo su un piano di raccolta porta a porta orientato nel primo anno alle zone balneari nel periodo estivo e al centro in quello invernale (nel momento del “volemose bene” e “collaboriamo tutti dal basso” avevo inviato “aggratis” cronoprogramma, ma la mail non è stata neppure letta). N.B. in quella fase i “geni” sono riusciti addirittura a conferire a Motta con costi maggiori…
– rivedere “insieme al consiglio comunale” il contratto di servizio di messinambiente, perché quello che sfugge ai più è che i cittadini “pagano” e “pagano enormemente” per un servizio inesistente
– battermi come un disperato per avere la presidenza della srr (ridicolo che la stessa sia andata a Barcellona)
– usare gli introiti tares e i risparmi per aggiornare “a poco a poco” il parco mezzi. quella che non ci sono soldi è una barzelletta derivata dal fatto che questi signori credono che siano tutti ignoranti come bestie. i soldi ci sono, sono pochi e vanno re-indirizzati. la prova è nel fatto che quando gli servono per quello che interessa loro li trovano sempre
– non avrei trascurato la distribuzione presso privati del sistema di riciclo con macchinette fornite gratuitamente da azienda e presentato dalla stessa amministrazione in gloriosa (quanto scioccamente inutile) conferenza stampa
– non avrei rimandato la raccolta porta a porta in attesa dei soldi di crocetta, ma avrei provato a partire in zone piccole della città almeno a mò di studio (si chiama strategia e una amministrazione seria la deve avere)
– fermo quanto sopra, avrei in modo silente studiato la liquidazione di messinambiente perché qualsiasi imbecille sa che il problema vero della partecipata è il suo “parco dipenddenti” e, da amministratore attento al bene generale e non particolare”, avrei studiato una nuova società più snella giovane e meno legata a politiche clientelari e lacci sindacali
immagino che quanto sopra come infarinatura possa bastare.
faccio presente che quello che finora sembra avere fatto ciacci lo si poteva ottenere cercando su google…
Le figuracce Messina le fa solo grazie a certi personaggi, deputati nazionali, il cui obiettivo è quello di xxxxxxxxxxx. Per caso lei sa di chi e di cosa parlo!?
Le figuracce Messina le fa solo grazie a certi personaggi, deputati nazionali, il cui obiettivo è quello di xxxxxxxxxxx. Per caso lei sa di chi e di cosa parlo!?
Le sue affermazioni risultano assai incisive vista la difficoltà attuale del comune.
Purtroppo però Luigi non sapremo mai se la sua strageia sarebbe stata migliore di questa, perchè ciò che lei dice non sarà
mai sottoposto al giudizio dei fatti.
La differenza tra quelo che Lei espone e quanto invece già scritto nel programma che lei legge sta proprio in questo.
L’impatto con la fase realizzativa di programmi ed analisi di fattibilità a volte è costellato di mille problemi che non è sempre possibile valutare per tempo.
Mi auguro che si renda ben conto della difficoltà di programmazione e anche di valutazione di cambiamenti tanto complessi ed impattanti.
Sa per altro ugualmente bene che non tutto dipende dalla giunta o dal sindaco.
Per cui pur condividendo alcuni suoi spunti non condivido un giudizio tanto netto espresso in un così breve lasso di tempo.
Non condivido neanche le critiche mosse a Ciacci.
E’ capitato anche a me di cercare su google soluioni a problemi già risolti da altri nel mio lavoro (BI).
Ogni volta che le trovo mi stupisco della loro semplicità, così come mi stupisco delle mie difficoltà nel risolvere alcuni problemi quando
questi sono di nuova natura.
Una volta risolti magari a distanza di tempo trovo la soluzione per caso in rete, ed ancora una volta mi stupisco del mio eccessivo precedente sforzo.
In buona sostanza Luigi quello che voglio dirLe è che troverà su google la risposta a qualunque domanda, ma ciò non vuol dire che tutti siano in grado di
di fare quello che serve.
Il ruolo della consulenza non può essere sminuito in questo modo, perchè senza l’eperienza e la professionalità non si va da nessuna parte, neanche
con google.
Non le dirò però che sono entusiasta di questa amministrazione, perchè non sarebbe vero, ma non me la sento di sparare a zero come fanno moltissimi nei loro commenti.
Le dico una ultima cosa su come la penso io riguardo alla percezione che si ha in questo momento a Messina.
La nostra città è come un malato terminale, insofferente però a cure e dolori.
Insofferente persino al medico in quanto tale, quindi non ad Accorinti in particolare.
I Messinesi sarebbero contenti di scaricare l’ennesimo sindaco perchè in cuor loro si illudono in una soluzione indolore da delegare al prossimo messia.
In molti commenti non c’è neanche l’ombra dei ragionamenti che spiccano nei suoi post, ma solo insofferenza.
Io penso invece che ci aspetti almeno un decennio di vero sangue e sudore se vogliamo venirne fuori.
L’alternativa è la fine di Messina, e intendo in senso letterale.
Cordialmente
Salvatore
Le sue affermazioni risultano assai incisive vista la difficoltà attuale del comune.
Purtroppo però Luigi non sapremo mai se la sua strageia sarebbe stata migliore di questa, perchè ciò che lei dice non sarà
mai sottoposto al giudizio dei fatti.
La differenza tra quelo che Lei espone e quanto invece già scritto nel programma che lei legge sta proprio in questo.
L’impatto con la fase realizzativa di programmi ed analisi di fattibilità a volte è costellato di mille problemi che non è sempre possibile valutare per tempo.
Mi auguro che si renda ben conto della difficoltà di programmazione e anche di valutazione di cambiamenti tanto complessi ed impattanti.
Sa per altro ugualmente bene che non tutto dipende dalla giunta o dal sindaco.
Per cui pur condividendo alcuni suoi spunti non condivido un giudizio tanto netto espresso in un così breve lasso di tempo.
Non condivido neanche le critiche mosse a Ciacci.
E’ capitato anche a me di cercare su google soluioni a problemi già risolti da altri nel mio lavoro (BI).
Ogni volta che le trovo mi stupisco della loro semplicità, così come mi stupisco delle mie difficoltà nel risolvere alcuni problemi quando
questi sono di nuova natura.
Una volta risolti magari a distanza di tempo trovo la soluzione per caso in rete, ed ancora una volta mi stupisco del mio eccessivo precedente sforzo.
In buona sostanza Luigi quello che voglio dirLe è che troverà su google la risposta a qualunque domanda, ma ciò non vuol dire che tutti siano in grado di
di fare quello che serve.
Il ruolo della consulenza non può essere sminuito in questo modo, perchè senza l’eperienza e la professionalità non si va da nessuna parte, neanche
con google.
Non le dirò però che sono entusiasta di questa amministrazione, perchè non sarebbe vero, ma non me la sento di sparare a zero come fanno moltissimi nei loro commenti.
Le dico una ultima cosa su come la penso io riguardo alla percezione che si ha in questo momento a Messina.
La nostra città è come un malato terminale, insofferente però a cure e dolori.
Insofferente persino al medico in quanto tale, quindi non ad Accorinti in particolare.
I Messinesi sarebbero contenti di scaricare l’ennesimo sindaco perchè in cuor loro si illudono in una soluzione indolore da delegare al prossimo messia.
In molti commenti non c’è neanche l’ombra dei ragionamenti che spiccano nei suoi post, ma solo insofferenza.
Io penso invece che ci aspetti almeno un decennio di vero sangue e sudore se vogliamo venirne fuori.
L’alternativa è la fine di Messina, e intendo in senso letterale.
Cordialmente
Salvatore