«Contro i tagli di Fs una protesta di tutto il territorio siciliano»

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martedì 28 Giugno 2011 - 07:27

L’amara disamina del segretario generale della Cgil Messina Lillo Oceano

Sorprende il fatto che la completa cancellazione del trasporto ferroviario in Sicilia faccia ancora notizia. Già due anni fa la Cgil di Messina ha denunciato le intenzioni di cancellare la lunga percorrenza ed il servizio notte. In molti, allora, accusarono la Cgil di fare propaganda o speculazione politica: il ministro Matteoli e l’amministratore delegato di Fs Moretti annunciarono querele mai presentate. Il sindaco Buzzanca e i parlamentari messinesi di centrodestra garantirono che il Governo nazionale non avrebbe consentito questi tagli. Appare anche piuttosto puerile il tentativo di distinguere tra Fs e Governo: l’azienda è proprietà pubblica al 100 per cento, sugli investimenti e sull’offerta ferroviaria il Governo ha piena voce in capitolo anche sulla base del piano trasporti nazionale. Analogo discorso può essere fatto sul numero di treni e vetture circolanti. Il punto vero è che l’attuale maggioranza è dominata dalla Lega nord che difende gli interessi del nord e gli uomini politici del nostro territorio sono soltanto degli ascari che scambiano la rappresentanza e gli interessi dei propri concittadini con un posto in parlamento o qualsiasi altro posto dove si gestisce potere». Noi lo abbiamo denunciato ripetutamente e per tempo abbiamo chiesto una protesta generale della nostra provincia e della nostra città, abbiamo lottato da soli senza che altri accettassero di condividere la protesta, in splendida solitudine, mentre alcuni rassicuravano, mentendo, i cittadini e altri ancora sostenevano, mentendo in egual misura, che non era con le proteste e con gli scioperi che si ottenevano i risultati, che la Cgil strumentalizzava. Si sono proposti e organizzati tavoli con amministratori locali, con commissioni consiliari, persino con il ministro, si proponevano scambi irreali tra tagli alla lunga percorrenza e trasporto regionale. Gli altri non hanno voluto partecipare alle nostre proteste, noi, anche se scettici, abbiamo partecipato ai tavoli. Ma dai tavoli non è venuto nulla, non poteva venire nulla: sindaco, presidente della Provincia, parlamentari di maggioranza difendevano e difendono il loro scranno, non gli interessi dei messinesi. Le telefonate del sindaco Buzzanca al ministro Matteoli, le compite interrogazioni dell’on. Garofalo, i proclami dell’on. Germanà non hanno prodotto nulla, le LORO prese in giro sul Ponte che avrebbe portato sviluppo e lavoro vengono, ogni giorno di più, smentite dall’evidenza della realtà, hanno tagliato quasi tutto e non ci saranno compensazioni di sorta per questo territorio. I risparmi realizzati sulla nostra pelle saranno reinvestiti nell’alta velocità del nord. Anche se la speranza s’è ridotta al lumicino, noi pensiamo si possa ancora fare un tentativo per difendere un sistema di trasporto degno di un paese civile: una protesta di tutto il territorio, uno sciopero generale organizzato da Cgil, Cisl e Uil, sindacati autonomi, organizzazioni degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani, degli agricoltori, rappresentanti del mondo della cooperazione, organi di informazione, organizzazioni degli utenti e mondo del volontariato, parlamentari, sindaci, consigli comunali e Giunte municipali, Istituzioni pubbliche e private, partiti politici. Una grande protesta con un manifesto chiaro e condiviso su trasporti e sviluppo, per rivendicare il diritto di un territorio a infrastrutture capaci di supportare le imprese, i servizi e il vivere civile. Per chiedere il diritto ad una terra nella quale i nostri figli possano pensare di costruire il proprio futuro. Noi ci crediamo. Crediamo sia possibile ottenere questo risultato, siamo consapevoli del fatto che per raggiungerlo dobbiamo lottare e far sentire la nostra voce. Siamo convinti che se noi saremo capaci di offrire unitariamente una occasione di protesta e di rivendicazione, i messinesi parteciperanno numerosi. Lillo Oceano Segretario generale Cgil Messina

Un commento

  1. Caro Lillo Oceano, condivido la battaglia in difesa del lavoro a Messina, ma secondo me, prima di predicare bene, la Cgil dovrebbe fare un esame di coscienza interno ed evitare di razzolare male…

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