L'associazione critica il nuovo piano dei trasporti
"Siamo assolutamente contrari alla limitazione e alla dismissione della tranvia di Messina". L'associazione Ferrovie Siciliane ha atteso i primi provvedimenti ufficiali, dopo i proclami da campagna elettorale. Il nuovo piano dei trasporti "prevede una presunta ottimizzazione del sistema fondata esclusivamente su economicità, efficienza ed efficacia, cosi come richiesto dal sindaco. Un Piano che prevede la soppressione di diverse linee bus perché considerate “rami secchi”, nonché la momentanea sospensione del servizio tranviario nelle giornate domenicali e festive (al momento in via sperimentale), sostituito da autobus. Un provvedimento, quest’ultimo, propedeutico alla totale dismissione del sistema su ferro entro dicembre 2019, in contrasto con i più elementari criteri di sostenibilità dei trasporti".
L'associazione condivide una razionalizzazione delle risorse ma "il trasporto deve essere potenziato mettendo a sistema i diversi vettori fra loro (tram, autobus, treno, nave, aliscafo, taxi), realizzando finalmente una piena intermodalità che valorizzi il trasporto pubblico a scapito di quello privato. In tal modo, non si otterrebbero soltanto importanti risultati in termini di bilancio economico ed efficienza, ma anche e soprattutto in termini di ecosostenibilità: una risorsa del tutto ignorata nel Piano di razionalizzazione approvato dall’Amministrazione Comunale e dell’Atm".
"Abbiamo scritto al sindaco, al presidente di Atm e anche al presidente della Regione – dice il presidente dell'associazione, Giovanni Russo – perché è giusto che i fatti siano chiariti da chi finanzia il trasporto pubblico, che è un servizio sociale, non a mercato, e per questo riceve finanziamenti".