Porto di Tremestieri. Capitale Messina: “Per ridurre i danni basta una pala meccanica”

Porto di Tremestieri. Capitale Messina: “Per ridurre i danni basta una pala meccanica”

Porto di Tremestieri. Capitale Messina: “Per ridurre i danni basta una pala meccanica”

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sabato 28 Marzo 2015 - 08:16

Secondo l’associazione, in occasione di previsioni meteo avverse, si dovrebbe intervenire sulla spiaggia esistente immediatamente a sud del porto, spostando il materiale ridossato lungo il molo meridionale e abbancandolo subito a monte

“Il problema dell’insabbiamento è comune alla maggior parte delle aree portuali, che però sono governate da amministrazioni capaci di gestire preventivamente il problema”. L’associazione politica CapitaleMessina interviene sul caso del porto di Tremestieri.

Riportando la polemica in corso a semplici dati di fatto, CapitaleMessina ricorda che “il porto emergenziale di Tremestieri è indubbiamente nato male, ma là l’abbiamo voluto senza voler considerare alcun’altra soluzione alternativa meno esposta. Una volta usciti dalla Zona Falcata, farlo più a Sud o più a Nord poco importava, in ogni caso non avrebbe goduto della protezione dello Stretto e sarebbe stato esposto allo scirocco. Il porto probabilmente non fu progettato benissimo, soprattutto a causa della prescrizione della commissione VIA che pretese che non interrompesse il flusso dei sedimenti lungo costa (di fatto lasciando l’imboccatura in pieno trasporto solido litoraneo). Successivamente, alle carenze della struttura ha messo una pezza la Prefettura, allungando il braccio meridionale del porto e migliorandone, in modo consistente, la sicurezza d’utilizzo. E’ evidente comunque che questo intervento non poteva arrestare il problema dell’insabbiamento”.

Come da modus operandi annunciato, CapitaleMessina mette a disposizione della cittadinanza le competenze che sono confluite nell’associazione. E sulla questione dell’insabbiamento, spiega: “Per attenuare il problema, prevenendolo, basterebbe che il Comune intervenisse con i propri mezzi – anche soltanto con una pala meccanica – sulla spiaggia esistente immediatamente a Sud del porto, spostando il materiale ridossato lungo il molo meridionale e lo abbancasse subito a monte. Effettuando questa manutenzione, implementandola in occasione di previsioni meteo avverse (lo scirocco è prevedibile con 5-6 giorni di anticipo), certo non eliminerebbe il problema, ma ne rallenterebbe l’effetto negativo sullo specchio del porto, non alterando soprattutto lo stato dei luoghi che, se non manutenuti, riacquisterebbero rapidamente il profilo precedente”.

Una soluzione questa che – secondo CapitaleMessina – è l’unica possibile affinché gli interventi non confliggano con la realizzazione del costruendo “porto grande di Tremestieri”. Altre soluzioni – comprese quelle che potrà dare la nota ditta danese Dhi, impegnata dall’Autorità Portuale a trovare soluzioni tecniche all’insabbiamento – rischierebbero di alterare le condizioni di gara per la realizzazione del “porto grande di Tremestieri” e risulterebbero “quindi irrealizzabili, se prima non sarà certa la tempistica relativa alla costruzione del porto (3 – 5 – 10 anni?)”. E’ dunque fuori luogo “indicare soluzioni tecniche irrealizzabili o addirittura fantasiose o fare esposti in Procura”.

“L’Amministrazione comunale – conclude l’associazione – avrebbe dovuto prevedere la soluzione indicata nell’ambito del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, facendolo approvare con la relativa Valutazione Ambientale Strategica (altre amministrazioni stanno puntando proprio alla gestione dei litorali, con autorizzazioni poliennali come avviene in altre regioni Italiane), con la certezza che non appena il sistema di gestione verrà arrestato, il mare redistribuirà i sedimenti nella medesima area, rendendo i luoghi compatibili con il bando del porto grande”.

2 commenti

  1. Leggo con sgomento: “Il porto probabilmente non fu progettato benissimo, soprattutto a causa della prescrizione della commissione VIA che pretese che non interrompesse il flusso dei sedimenti lungo costa (di fatto lasciando l’imboccatura in pieno trasporto solido litoraneo)” Francamente leggere queste cose, e se confermate, fanno capire da cosa nasce principalmente “l’errore di progetto”. Non rimane che scherzarci sopra: Il PICO c’è, manca la pala e il gioco è fatto. Certo che con questa prescrizione VIA francamente è na tragedia; in sintesi pretendevano che la costruzione di un porto non dovesse cambiare nulla nella “natura” della costa. Follia.

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  2. Leggo con sgomento: “Il porto probabilmente non fu progettato benissimo, soprattutto a causa della prescrizione della commissione VIA che pretese che non interrompesse il flusso dei sedimenti lungo costa (di fatto lasciando l’imboccatura in pieno trasporto solido litoraneo)” Francamente leggere queste cose, e se confermate, fanno capire da cosa nasce principalmente “l’errore di progetto”. Non rimane che scherzarci sopra: Il PICO c’è, manca la pala e il gioco è fatto. Certo che con questa prescrizione VIA francamente è na tragedia; in sintesi pretendevano che la costruzione di un porto non dovesse cambiare nulla nella “natura” della costa. Follia.

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