Il presidente della neonata associazione, Domenico Cutugno, commenta la riorganizzazione viaria operata dall’amministrazione comunale e avanza nuove proposte, chiedendo di poterle valutare insieme. Le maggiori perplessità riguardano l’uscita sul Tirreno del parcheggio Torri Morandi. LA FOTOGALLERY di SERENA CAPPARELLI

“La riorganizzazione dei parcheggi a Capo Peloro è fondamentale. Non si tratta di una rivoluzione ma di una semplice evoluzione, una cosa che apprezziamo tantissimo, anche se avremmo preferito non si fosse presentata come azione di soccorso per lo stato di urgenza in cui ci si è trovati, considerando che siamo già in piena estate”. E’ positivo il giudizio di Nello Cutugno, presidente della Pro Loco Capo Peloro, sul nuovo piano avviato dall’amministrazione comunale. L’associazione è stata istituita con atto notarile un mese fa ma le idee viaggiano a partire dallo scorso settembre, quando circa 80 volontari dell’area di Capo Peloro hanno deciso di unirsi per provare a dare sviluppo al territorio dal punto di vista turistico, ambientale e culturale e soprattutto per cercare di dare un contributo nell’invertire la marcia involutiva in cui ci si trova al momento.

Dall’approvazione in linea generale si passa poi alle domande e alle proposte: “Vorremmo capire – afferma Cutugno – se oltre al piano di viabilità ci sia anche un piano economico e su quali basi sia stato preparato. Ci chiediamo ad esempio perché si sia scelto di far pagare 2 euro e non un prezzo diverso. E poi vorremmo conoscere l’analisi dei costi e dei ricavi, eventualmente da reinvestire sul nostro territorio e sapere quale continuità si voglia dare al progetto, ad esempio con l’installazione di griglie per biciclette ed altro ancora”.

Le maggiori perplessità riguardano la funzionalità del parcheggio Torri Morandi: “Può diventare davvero importante – prosegue il presidente della Pro Loco Capo Peloro – solo se si prevede l’uscita anche sul lato tirrenico, come progettato in origine. In questo modo si potrebbe rendere pedonale, o quantomeno zona a traffico limitato, il cuore di Torre Faro, quello interessato dal nuovo piano. Ed invece, di recente, è stato lottizzato il terreno sul quale doveva passare la strada di congiungimento col Tirreno e ora lì c’è una piscina di pertinenza di un complesso. Vorremmo conoscere i motivi di queste autorizzazioni e chi le ha date, perché si tratta di un atto lesivo del territorio: viene ridotta l’utilità del parcheggio di circa il 70% e di conseguenza si impoveriscono tantissimo le altre risorse. Non si può assolutamente rinunciare all’uscita sul Tirreno e abbiamo anche individuato come realizzarla, probabilmente con una strada che dovrà passare accanto o in mezzo al complesso. Presenteremo il progetto e vorremmo parlarne con l’amministrazione comunale”.

Le preoccupazioni restano soprattutto in ottica futura. “Nei primi giorni il servizio parcheggio più navetta sta funzionando – continua Cutugno -. Ma quale sarà l’impatto ad agosto e soprattutto nei week end? Il nostro obiettivo non è quello di criticare ma vogliamo anzi avanzare proposte e partecipare al miglioramento del piano. Stiamo preparando alcune alternative alla viabilità, da realizzare senza particolari lavori, e vorremmo condividerle. Negli anni scorsi sono state fatte scelte che hanno prodotto più danni che altro: è stata ad esempio realizzata una biglietteria per aliscafi senza che ci siano mai stati aliscafi e la ztl prevista dopo il rifacimento della pavimentazione non è mai stata attuata. Il nostro unico interesse è quello di tirare fuori dal degrado questo prezioso borgo e l’area della riserva, che meritano molto di più”.

Infine, non certo per ordine di importanza, il recupero dell’area ex Sea Flight: “Siamo in contatto continuo con l’assessore Perna per sbloccare la situazione – conclude Cutugno –. Purtroppo il contenzioso con un privato è ancora in corso e non sappiamo come finirà ma, a prescindere da questo, le istituzioni devono collaborare tra loro. Abbiamo preparato un progetto chiaro su un serio utilizzo dell’area. La necessità è quella di sfruttarla, altrimenti chiuderla per tenerla in quello stato non ha senso. Vorremmo capire anche il destino della piazzetta all’incrocio con via Biasini, nella quale prima che facessero i lavori di riqualificazione, tra l’altro lasciati incompleti, c’erano due rari cannoni del periodo garibaldino, andati a finire chissà dove. Al momento è ancora un parcheggio privilegiato per gli stabilimenti balneari (ma ci è stato detto che anche lì verrà impedito il passaggio alle macchine, ndr)”.

Ancora un chiarimento per diversi nostri lettori che ci hanno scritto. I pass gratuiti sono disponibili solo per i residenti delle vie Lanterna, Biasini, Fortino e del tratto tirrenico iniziale, praticamente dove sono state segnate le strisce blu. La logica è quella di evitare che tutti quei parcheggi siano occupati dai bagnanti. Un discorso che non può essere valido per i residenti delle vie più lontane, visto che in quel caso i vacanzieri si dirigono al Torri Morandi. Ma le polemiche non mancano neanche in questo caso: “Perché – ci scrivono – i residenti del centro città devono pagare un abbonamento per avere i pass parcheggio sulle strisce blu sotto casa mentre in questo caso i pass sono gratuiti?”.

(Marco Ipsale)