Riceviamo e pubblichiamo la riflessione della Rete civica per le infrastrutture del Mezzogiorno a firma di Fernando Rizzo, Franco Providenti, Giovanni Mollica, Ettore Gentile e Angelo Papalia
Ci avevano spiegato che il Ponte sullo Stretto fosse inutile e che erano sufficienti otto treni e due gloriose ed attempate navi traghetto, ignorando che questo sistema inefficiente comportava costi per circa 250 milioni di euro annui.
Dovevamo accontentarci delle due ore necessarie ad un treno per arrivare a Messina, essere smontato, caricato su nave, traghettato, scaricato e rimontato per poi ripartire da Villa San Giovanni, tempo di poco inferiore a quello che, dal mese di aprile, impiegherà il nuovo Frecciarossa 1000 per coprire i quasi 600 km che separano Roma da Milano.
Ci avevano spiegato che la Metropolitana ferroviaria Messina – Reggio Calabria – Aeroporto dello Stretto non sarebbe servita a nulla, malgrado collegasse il centro di Messina all’aeroporto in venti minuti. Ci avevano spiegato che non sarebbero serviti gli 8,5 miliardi di euro (poi dirottati per la realizzazione delle linee ad Alta Velocità Genova-Milano e Napoli-Bari), di cui almeno 5 solo per Messina e che non sarebbero serviti nemmeno i 40 mila posti di lavoro spalmati in 7 anni, oltre allo straordinario indotto che l’opera avrebbe generato.
Scopriamo, sorpresi, che si erano sbagliati e che il ponte serviva. Oggi i NoPonte, trasformatisi in “#ilferribottenonsitocca”, chiedono “trasporti europei, treni e traghetti moderni, la lunga percorrenza, il trasferimento delle merci su rotaia per liberare le città dai tir, la metropolitana del mare con mezzi veloci per i pendolari dello Stretto, la metroferrovia locale e il potenziamento delle infrastrutture". Non dicono come per mantenere questo servizio lo Stato dovrà impegnare circa 300 milioni di euro annui senza profitto e qualità, senza vantaggio per i porti siciliani, senza alta velocità, mentre i vagoni ad AV non sono scomponibili e non possono essere imbarcati sulle navi traghetto.
Quindi, dimentichi delle responsabilità assunte con quel No suicida, i “No Ponte – #ilferribottenonsitocca” – tentano di riaccendere gli animi al grido di “vogliamo tutto”, convinti che basti qualche assemblea di quartiere per cambiare il bilancio delle Ferrovie dello Stato o che, per imboccare la strada di uno sviluppo socioeconomico sostenibile sia sufficiente copiare da Tedeschi e Danesi.
Non dicono che i passeggeri che viaggiano tra Amburgo e Copenaghen sono costretti a scendere dai vagoni durante la traversata e che, di notte, i treni passano nel tunnel che, dal 1997, unisce le due sponde del Grande Belt e che entro il 2020 sarà completato il tunnel stradale e ferroviario di 19 km, nel mare tra Amburgo e Copenaghen.
Il movimento messinese pretende che le Fs spendano ancora di più per mantenere qualche decina di posti di lavoro, e far risparmiare una decina di minuti, in spregio alle norme di sicurezza europee.
Quando sfilavano per opporsi alla pioggia di denaro che era in procinto di cadere sull’Area dello Stretto non si rendevano conto che contribuivano a isolare la Sicilia e la Calabria dall’Europa? Ora scoprono che “l’Italia ferroviaria si ferma a Salerno” e che “è indispensabile portare l’AV a Sud”. Naturalmente senza collegamento stabile, il che è semplicemente illogico prima che pretestuoso.
Pura ideologia e propaganda a buon mercato. Col risultato di lasciare la Sicilia separata dall’Europa e sempre più isolata. Però ora sappiamo che il ponte serve anche per i No Ponte.
Non era difficile da capire, neanche per le loro limitate risorse intellettuali.
Evidentemente i motivi per cui si battevano i NO PONTE erano altri, non certo l’amore per Messina.
Non era difficile da capire, neanche per le loro limitate risorse intellettuali.
Evidentemente i motivi per cui si battevano i NO PONTE erano altri, non certo l’amore per Messina.
Mettiamo in prima fila il sindaco come responsabile della morte di Messina
Mettiamo in prima fila il sindaco come responsabile della morte di Messina
Provvidenti come ti sei ridotto…
Provvidenti come ti sei ridotto…
Trovo strumentale e scorretto schierarsi a favore di chi nega il sacrosanto diritto alla mobilità che uno stato dovrebbe garantire,solo per cercare di portare acqua al proprio mulino.
Essere ancora radicato ad un progetto quello del ponte imbuto ormai superato dai tempi e che a parte lo sventramento di Messina non risolverebbe la mobilità di persone e merci in Sicilia ,consentendo cmq una mobilità limitata in un contesto di desertificazione infrastrutturale. La Sicilia è un isola , ed il centro del Mediterraneo. La Sicilia ha bisogno di porti ed interportinnne la colleghino a tutti i paesi affacciati su questo mare,un aeroporto intercontinentale che ci colleghi al mondo e linee ferroviarie e stradali che velocizzino i collegamenti interni
Trovo strumentale e scorretto schierarsi a favore di chi nega il sacrosanto diritto alla mobilità che uno stato dovrebbe garantire,solo per cercare di portare acqua al proprio mulino.
Essere ancora radicato ad un progetto quello del ponte imbuto ormai superato dai tempi e che a parte lo sventramento di Messina non risolverebbe la mobilità di persone e merci in Sicilia ,consentendo cmq una mobilità limitata in un contesto di desertificazione infrastrutturale. La Sicilia è un isola , ed il centro del Mediterraneo. La Sicilia ha bisogno di porti ed interportinnne la colleghino a tutti i paesi affacciati su questo mare,un aeroporto intercontinentale che ci colleghi al mondo e linee ferroviarie e stradali che velocizzino i collegamenti interni
..per merci e persone.
Il collegamento con l’Italia è solo una delle vie di comunicazione per la Sicilia non l’unica ne la principale.
Usando una metafora , oggi parlare di ponte e come voler mettere la cravatta ad un uomo nudo, prima ci si veste e per ultimo si mette la cravatta…
..per merci e persone.
Il collegamento con l’Italia è solo una delle vie di comunicazione per la Sicilia non l’unica ne la principale.
Usando una metafora , oggi parlare di ponte e come voler mettere la cravatta ad un uomo nudo, prima ci si veste e per ultimo si mette la cravatta…
Capitolo a parte i danni ambientali, paesaggistici ed alla salute dei cittadini
Capitolo a parte i danni ambientali, paesaggistici ed alla salute dei cittadini
Il ponte è un imbuto? Lei non sa cosa sia un imbuto, oppure non sa cosa sia un ponte!
Superato dai tempi? Sa che, ovunque nel mondo, continuano a costruire ponti? Ma a Messina, si sa, siamo più avanti!
Senza ponte, non avremo mai linee ferroviarie più evolute rispetto a quelle attuali! Ancora con questo benaltrismo! Avete visto dove ci ha portato, il benaltrismo? Siamo rimasti fermi a cinquant’anni fa. E il ponte non si è fatto.
Il ponte è un imbuto? Lei non sa cosa sia un imbuto, oppure non sa cosa sia un ponte!
Superato dai tempi? Sa che, ovunque nel mondo, continuano a costruire ponti? Ma a Messina, si sa, siamo più avanti!
Senza ponte, non avremo mai linee ferroviarie più evolute rispetto a quelle attuali! Ancora con questo benaltrismo! Avete visto dove ci ha portato, il benaltrismo? Siamo rimasti fermi a cinquant’anni fa. E il ponte non si è fatto.
Meno male che siamo così attenti altrimenti facevamo la fine dei Giapponesi, degli Australiani, degli Americani intesi come continente, del resto d’Europa e mettiamoci anche emirati arabi e Cina. Poverini tutti non hanno capito niente, mentre noi abbiamo un’intelligenza che supera la normalità del globo. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questo successo; abbiamo una città che è l’invidia di tutti.
Meno male che siamo così attenti altrimenti facevamo la fine dei Giapponesi, degli Australiani, degli Americani intesi come continente, del resto d’Europa e mettiamoci anche emirati arabi e Cina. Poverini tutti non hanno capito niente, mentre noi abbiamo un’intelligenza che supera la normalità del globo. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questo successo; abbiamo una città che è l’invidia di tutti.
…. e mi ricordo anche l’illusione che i fondi destinati alla costruzione del ponte sarebbero stati utilizzati per la riqualificazione dell’area dello stretto e per migliorare le infrastrutture siciliane !! Rimane solo da capire se chi sbandierava queste fantasie fosse solo ingenuo fino a rasentare la stupidità oppure l’abbia fatto in mala fede, per affossare il progetto del ponte o per altri fini.
…. e mi ricordo anche l’illusione che i fondi destinati alla costruzione del ponte sarebbero stati utilizzati per la riqualificazione dell’area dello stretto e per migliorare le infrastrutture siciliane !! Rimane solo da capire se chi sbandierava queste fantasie fosse solo ingenuo fino a rasentare la stupidità oppure l’abbia fatto in mala fede, per affossare il progetto del ponte o per altri fini.
Meno male che siamo attenti, altrimenti avremmo fatto la fine dei Giapponesi, degli Australiani, degli Americani, dei Cinesi, del resto degli europei e anche dei poveri sceicchi degli Emirati. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito che tutto quello che poteva succedere non è successo. Non hanno capito niente nel resto del globo, noi abbiamo delle intelligenze che tutti ci invidiano e per questo abbiamo anche la città che è l’invidia di tutti…grandiiii continuiamo così che molto presto ci ritroveremo nella M…da più totale.
Meno male che siamo attenti, altrimenti avremmo fatto la fine dei Giapponesi, degli Australiani, degli Americani, dei Cinesi, del resto degli europei e anche dei poveri sceicchi degli Emirati. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito che tutto quello che poteva succedere non è successo. Non hanno capito niente nel resto del globo, noi abbiamo delle intelligenze che tutti ci invidiano e per questo abbiamo anche la città che è l’invidia di tutti…grandiiii continuiamo così che molto presto ci ritroveremo nella M…da più totale.
Ho affrontato ed analizzato le “ragioni” No ponte sotto infiniti punti di vista, arrivando alla conclusione soggettiva che a parte i FORTI POTENTATI finanziari interessati allo status quo…la maggioranza dei Messinesi, in buona fede… cominciando dal ” nostro” Sindaco, è stata vittima della più straordinaria manipolazione del pensiero attraverso la diffusione di notizie false, di leggende metropolitane, ” fobie”e pregiudizi ideologici ed emotivi, ” indotti” con scientifica determinazione. Vista l’importanza FONDAMENTALE della vicenda..si fa appello ai giornalisti di TS ed ai cittadini “laici” e democratici di promuovere un DIBATTITO PUBBLICO al più alto livello al fine di confrontare le rispettive posizioni per amore della VERITÀ .
Ho affrontato ed analizzato le “ragioni” No ponte sotto infiniti punti di vista, arrivando alla conclusione soggettiva che a parte i FORTI POTENTATI finanziari interessati allo status quo…la maggioranza dei Messinesi, in buona fede… cominciando dal ” nostro” Sindaco, è stata vittima della più straordinaria manipolazione del pensiero attraverso la diffusione di notizie false, di leggende metropolitane, ” fobie”e pregiudizi ideologici ed emotivi, ” indotti” con scientifica determinazione. Vista l’importanza FONDAMENTALE della vicenda..si fa appello ai giornalisti di TS ed ai cittadini “laici” e democratici di promuovere un DIBATTITO PUBBLICO al più alto livello al fine di confrontare le rispettive posizioni per amore della VERITÀ .
No oggi voler parlare di benaltrismo per la Sicilia è come passare la crema idratante per nutrire un arto al quale, a monte , è stato stretto un elastico che impedisce l’afflusso di sangue e stupirsi di come l’arto si indebolisca fino a morire.
No oggi voler parlare di benaltrismo per la Sicilia è come passare la crema idratante per nutrire un arto al quale, a monte , è stato stretto un elastico che impedisce l’afflusso di sangue e stupirsi di come l’arto si indebolisca fino a morire.
Ti riferisci sicuramente all’immenso danno causato dai finti approdi di Tremestieri e all’inquinamento delle navi traghetto che utilizzano, ricordo, il più inquinante carburante al mondo. Alla rada di San Francesco deturpata dai traghetti privati dove una volta c’erano dei bellissimi lidi balneari.E infine alle villette dei soliti noti messinesi che continuano a sorgere nelle colline di Ganzirri e Torre Faro oramai una colato initerrotta di cemento.
Ti riferisci sicuramente all’immenso danno causato dai finti approdi di Tremestieri e all’inquinamento delle navi traghetto che utilizzano, ricordo, il più inquinante carburante al mondo. Alla rada di San Francesco deturpata dai traghetti privati dove una volta c’erano dei bellissimi lidi balneari.E infine alle villette dei soliti noti messinesi che continuano a sorgere nelle colline di Ganzirri e Torre Faro oramai una colato initerrotta di cemento.
Non per nulla il primo ad essere contrario al Ponte è stato genovese…..
Non per nulla il primo ad essere contrario al Ponte è stato genovese…..
Concordo su tutto, soprattutto spero che, almeno a Messina, non si faccia della realizzazione del Ponte nuovamente una questione politica. Il ponte è per il bene dei Mesinesi e dei meridionali in genere non di destra o sinistra.
Concordo su tutto, soprattutto spero che, almeno a Messina, non si faccia della realizzazione del Ponte nuovamente una questione politica. Il ponte è per il bene dei Mesinesi e dei meridionali in genere non di destra o sinistra.
Un progetto talmente superato da essere stato copiato per la realizzazione del 3° (non uno….tre)ponte sul bosforo.
Proprio senza vergogna. Che poi volere il ponte non significa negare l’esigenza ANCHE di collegamenti interni adeguati.
Un progetto talmente superato da essere stato copiato per la realizzazione del 3° (non uno….tre)ponte sul bosforo.
Proprio senza vergogna. Che poi volere il ponte non significa negare l’esigenza ANCHE di collegamenti interni adeguati.
Le navi inquinano, hanno costi elevati, hanno dei limiti fisici evidenti di capacità, dei tempi elevati di attraversamento, possono trasportare solo i vecchi vagoni ferroviari, costituiscono un limite allo sviluppo delle rete ferroviaria del sud…..ect. ect.
Il ponte, opera indispensabile alla crescita del sud e dell’Italia intera, non è stato realizzato, non certo per colpa dei “NOPONTE”. Chissà chi??? ha semplicemente deviato altrove le risorse in opere meno rumorose e prive di attenzione…..Il ponte sarebbe stato ipercontrollato in ogni cent.Basta aprire un giornale o vedere un tg. nazionale per capire…Ovvio solo una minima parte della frode viene a galla…
Le navi inquinano, hanno costi elevati, hanno dei limiti fisici evidenti di capacità, dei tempi elevati di attraversamento, possono trasportare solo i vecchi vagoni ferroviari, costituiscono un limite allo sviluppo delle rete ferroviaria del sud…..ect. ect.
Il ponte, opera indispensabile alla crescita del sud e dell’Italia intera, non è stato realizzato, non certo per colpa dei “NOPONTE”. Chissà chi??? ha semplicemente deviato altrove le risorse in opere meno rumorose e prive di attenzione…..Il ponte sarebbe stato ipercontrollato in ogni cent.Basta aprire un giornale o vedere un tg. nazionale per capire…Ovvio solo una minima parte della frode viene a galla…
Di sindaci ne potremmo mettere parecchi in fila, una fila bella lunga. Se poi ci mettiamo i consiglieri e gli affaristi a via Catania, 1 facciamo il pieno.
Di sindaci ne potremmo mettere parecchi in fila, una fila bella lunga. Se poi ci mettiamo i consiglieri e gli affaristi a via Catania, 1 facciamo il pieno.
Parlare di Ponte significa fare di Messina una città in fortissima ripresa economica – imprenditoriale – occupazionale, di esplosione del settore turistico messinese e siciliano, di ripresa fortissima dell’edilizia (privata ed alberghiera), di riduzione dei tempi e dei costi dell’attraversamento dello Stretto (merci e passeggeri), di salvataggio di Messina dal traffico dei TIR.
.
Ma posso capire che per molti significhi anche riduzione dei profitti, i cui interessi sono prevalenti rispetto a quelli di noi volgari Cittadini.
Parlare di Ponte significa fare di Messina una città in fortissima ripresa economica – imprenditoriale – occupazionale, di esplosione del settore turistico messinese e siciliano, di ripresa fortissima dell’edilizia (privata ed alberghiera), di riduzione dei tempi e dei costi dell’attraversamento dello Stretto (merci e passeggeri), di salvataggio di Messina dal traffico dei TIR.
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Ma posso capire che per molti significhi anche riduzione dei profitti, i cui interessi sono prevalenti rispetto a quelli di noi volgari Cittadini.