Rimodulazione del piano di riequilibrio, arriva la "bocciatura" di Lab Dem

Rimodulazione del piano di riequilibrio, arriva la “bocciatura” di Lab Dem

Rimodulazione del piano di riequilibrio, arriva la “bocciatura” di Lab Dem

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martedì 04 Ottobre 2016 - 09:25

Il coordinatore Giuseppe Fera evidenzia in un documento tutti i punti deboli della manovra finanziaria decennale approvata dal Consiglio comunale venerdì scorso

La rimodulazione del piano di riequilibrio propsta dalla giunta Accorinti e votata dal Consiglio Comunale non convince Lab Dem. “Lo strumento adottato – si legge in un documento a firma del coordinatore Giuseppe Fera – sembra formulare delle aspettative contabili non suffragate da certezze documentabili. Infatti, uno dei presupposti essenziali affinché tale azione produca un risultato è che il piano venga approvato del Ministero e sostanzialmente dalla Corte dei Conti. In verità mancando del tutto un riconoscimento formale della massa debitoria nel suo complesso (partecipate ecc.) e dei debiti fuori bilancio in particolare, non è possibile mettere un punto certo sulla massa delle passività da ripianare, massa passiva che ad ogni rimodulazione del piano continua solo a crescere”.

Al tempo stesso – si legge ancora – non si intravede un progetto di ristrutturazione e di efficientamento dei servizi legato alle risorse disponibili. Anche sul fronte delle entrate le stesse nell’ambito previsionale si presentano aleatorie quando si prendono in esame i contenuti dei ruoli o le ipotesi di recupero e non le risorse effettivamente incassate. Se quindi, come noi temiamo, i dati effettivi della spesa e delle entrate reali non corrispondono a quanto programmato nel piano di rientro, non soltanto si continuerà a pagare i creditori con il contagocce ed ad avere servizi scadenti ma non si riuscirà ad ottenere i benefici ed i finanziamenti che l’approvazione ministeriale del piano di riequilibrio porterebbe alla Città. Non è quindi cosa di poco conto in una Città economicamente agonizzante pensare ad un ulteriore rinvio per la messa in circolo degli oltre 530/milioni di crediti vantati da Imprese, professionisti e semplici cittadini”.

“ Qualora la Corte dei Conti rilevasse che i conti consuntivi del Comune del 2015 e del 2016 non fossero in linea con quanto programmato ed esprimesse un parere negativo al Ministero si bloccherebbe ancora una volta la possibilità di reperire quella finanza necessaria a ristabilire equilibrio e prospettive e le responsabilità graverebbero tutte sull’attuale Amministrazione. Naturalmente – conclude Fera – può sempre accadere che anche in futuro si riaprano i termini per nuove manovre correttive, ma in sostanza l’incapacità di affrontare e risolvere le questioni di fondo della Città resta palese e la crisi sempre più nera”

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