Per il vicepresidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, il deputato messinese Vincenzo Garofalo, il nuovo piano fa acqua da tutte le parti
"Disagi per i lavoratori, costretti a ritmi di lavoro eccessivi, ma soprattutto per gli utenti. Il piano di riorganizzazione predisposto da Poste Italiane va rimodulato perché così com'è non funziona". Così il vicepresidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Vincenzo Garofalo, che ha presentato una interrogazione in Commissione. "Il nuovo piano fa acqua da tutte le parti. Emblematico il caso di Messina dove è stato organizzato per venerdì un sit in di protesta. Le raccomandate non arrivano in tempo utile e spesso restano inevase, i punti di giacenza sono sovraccarichi con utenti costretti a file interminabili, i giorni di apertura degli uffici sono diminuiti. A fare le spese di questa riorganizzazione sia utenti semplici, di frequente costretti a pagare more per ritardi nei pagamenti di bollette consegnate dopo la scadenza del termine, sia professionisti che restano per giorni in attesa di documenti fondamentali per l'esercizio della loro attività che arrivano poi fuori tempo utile. È dovere delle Poste intervenire per correggere gli errori commessi e restituire in tempi brevi efficienza al servizio che così come ristrutturato non funziona".