Scoglio contro la giunta Accorinti: “Molte parole, pochi fatti”

Scoglio contro la giunta Accorinti: “Molte parole, pochi fatti”

Scoglio contro la giunta Accorinti: “Molte parole, pochi fatti”

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martedì 11 Febbraio 2014 - 11:02

L’ex assessore dell’amministrazione Buzzanca commenta l’operato dell’attuale squadra di governo ed evidenzia alcuni aspetti che starebbero bloccando lo sviluppo, dal fronte mare fino al secondo palazzo di giustizia, ipotizzato nell’area del Tirone

“L’ economia siciliana affonda, quella messinese non ne parliamo”. Parte da questa premessa l’analisi dell’ex assessore Gianfranco Scoglio, che tocca subito il primo argomento che lo ha da sempre visto contrario. “Pensiamo che i commercianti del centro città licenziano il personale o, peggio, chiudono i propri esercizi commerciali per fare un dispetto a chi ritiene che bisogna pedonalizzare le vie del centro?”.

Ed anche sulla città metropolitana, secondo Scoglio, nulla di buono all’orizzonte. “Pensiamo ancora che basti un dibattito sulla Città Metropolitana per fregiarsi di un titolo ed annunciare ritrovate sinergie con una Regione che ha mortificato e continua a mortificare la propria autonomia statutaria?”.

L’accusa riguarda quei programmi e quei progetti portati avanti dalla scorsa amministrazione ed oggi dimenticati. “Non si parla più del recupero della Cittadella, di Maregrosso, delle ex zona Zir e Zis, del water front. Eppure da tre anni è stato sottoscritto il contratto con gli aggiudicatari del concorso europeo di progettazione, esistono progetti preliminari e definitivi per l’attivazione del partenariato pubblico-privato per la realizzazione di un porticciolo turistico ed un centro direzionale per lo sviluppo turistico, la via marina, la riqualificazione del litorale da Tremestieri a Capo Peloro e Tono, e finanziamenti per circa 17 miliardi per lo sviluppo sociale ed eco sostenibile, ma i cantieri sono desolatamente chiusi. Messina è l’unica città d’Italia dove un ente locale è socio di una società di trasformazione urbana e decide di non scegliere facendola galleggiare senza determinarne le linee di sviluppo. Persino quando si parla del secondo Palazzo di Giustizia non si prende nemmeno in considerazione la localizzazione del Tirone in ipotesi in cui non si utilizzi la Casa dello Studente, pensando a improbabili delocalizzazioni fuori dal centro città. Nessuna battaglia politica è stata posta in essere a difesa della città per l’inopinato scippo delle risorse del Ponte, della cui mancata realizzazione forse oggi iniziamo a comprendere effettivamente il danno sociale. Eppure dopo decenni oggi Messina è rappresentata a livello governativo”.

Scoglio ricorda che esiste un piano strategico approvato dal Consiglio Comunale che indica le linee dello sviluppo sostenibile ed i percorsi per la sua realizzazione. “Eppure l’ Amministrazione sembra dimenticarlo e ritiene invece di dover attendere un decennio per l’ approvazione del nuovo Prg. E’ tempo che il sindaco scelga se vuole assistere impassibile alla crisi economica o se viceversa voglia attivare tutti gli strumenti e le risorse a propria disposizione. Non è più tempo di proclami mediatici ma di azioni concrete che rimettano da subito in moto l’ economia cittadina”.

25 commenti

  1. Ancora parla questo? hanno la xxxxxxx, dove è stato negli ultimi anni?

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  2. il sig Scoglio faccia prima un’analisi del suo operato, quando lui era assessore……..

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  3. La giunta Accorinti ha fatto tantissime parole, forse oneste, ma nessun fatto ad eccezione della stupenda isola pedonale (che ridere…).

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  4. Sempre la solita solfa.
    Il fatto che Scoglio abbia la sua storia professionale e politica non giustifica affernazioni stupide, tipo “ma ancora parla questo”.
    Contestate i fatti e le opinioni, non le persone.
    Perfettamente d’accordo che l’operato politico di Scoglio è stato fallimentare, ma nascondersi dietro questo argomento denota mancanza di raziocinio e di argomentazioni politiche valide.
    Siete contenti del fallimento del vostro santone scalzo?
    Fino ad ora non ha fatto nulla, salvo gettare fumo negli occhi.
    Del suo operato dovreste parlare, ma mi rendo conto che, setaccio alla mano, non resta niene meritevole di approvazione.
    George

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  5. Ancora?
    Una volta al mese fate un articolo sulle xxxxxx che dice, ma basta per favore!

    BASTA!!!

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  6. MessineseAttento 11 Febbraio 2014 13:53

    Constatare che costui è stato uno dei politici più inconcludenti e dannosi per Messina, non mi sembra sia giudicare altro se non il suo operato pubblico e, certamente, non personale.
    Inoltre, credo che quello appena citato sia un motivo più che lecito per desiderare di non vedere più lo Scoglio politico, cavalcare il cavallo zoppo del malcontento.
    Senza mezzi termini, trovo disonesto parlare di crisi, oggi, da parte di un appartenente ad una amministrazione che la crisi l’ha creata, l’ha peggiorata e poi è scappata a gambe levate dalla nave che affondava.
    Certo, Scoglio ha dimostrato di essere anche ingenuo (forse a tratti anche in buona fede), prestandosi a quella BISLACCA candidatura, che lo ha visto, ancora una volta, gomito a gomito con Nania e Buzzanca, fresche vittime di una sonora sconfitta politica e già con un piede nell’ombra del dimenticatoio.

    P.S. spero mi conceda l’uso di “BISLACCO” senza citarmi per violazione del copyright.

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  7. caro Gianfranco ma dover eri quando la tua generazione di politici (?) si è mangiato il futoro della nostra città? o mi vuoi far credere che è tutta colpa dei 7 mesi del SIGNOR SINDACO RENATO ACCORINTI?

    Caro Gianfranco… come si devono realizzare tutte le opere che servono a Messina? Se la sua generazione di politici facesse un mea culpa e restituisse un fotura a questa città (cacciando di tasca i soldi) bene… altrimenti dei suoi commenti ne faremmo volentieri a meno…

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  8. Se ci sono idee buone perché non portarle avanti? Non ho mai condiviso le squadre di Scoglio ed i suoi compagni di cordata ma ha una esperienza che metterei a frutto. Lo si ascolti.. lo si convochi.. questa città ha bisogno di progetti validi.

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  9. Scoglio, ma dico io !!! non si rende conto di quello che sta dicendo????
    Per il momento li lasci indisturbati ad organizzare raduni New Age a castanea, I disoccupati e le aziende di questo borgo marinaro ( messina) possono aspettare altri quattro anni. Aimè……………

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  10. da quale pulpito mah??

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  11. ridi, ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi!
    Come tutti quelli che hanno amministrato nel passato questa città, portandola all’asfissia, facilitando le assunzioni clientelari in ogni ente e partecipata (di questo si sta parlando in questi giorni a dispetto dei sindacati che ora si inalberano), anche Scoglio, ma come city manager ancora di più, dovrebbe avere la decenza, se innocente di tacere per la vergogna di “non avere visto”, se colpevole ugualmente e per ovvi motivi, perché qualsiasi cosa dica può essere usata contro di lui.

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  12. Dividi et Impera 11 Febbraio 2014 15:39

    Il Signor Scoglio vorrebbe si proseguisse il piano di sviluppo portato avanti in questi anni, ne più ne meno. Che c’è stato anche se ingenuamente molti dicono che come politico abbia fallito. In realtà è riuscito benissimo nell’intento di continuare a far sviluppare chi i soldi li aveva già a discapito del resto dei cittadini. Insopportabile poi che venga ancora a parlare del ponte quando per anni ci ha deliziato con il suo conflitto di interessi: assessore allo sviluppo economico (!) ed avvocato della “condotte d’acqua spa” uno dei contractor del ponte che, lo ricordo, ci è costato 500 milioni di euro di cui 110 solo le trivellazioni (qualcuno le ricorda?). Di quegli sprechi, come della dismissione blueferries, non proferisce parola.

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  13. Scoglio capisco che sei un politico vecchio stampo, ma sii realista e cerca di capire che i tempi sono cambiati. Ritirati in buon ordine, magari in tibet.

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  14. Nel riconoscere a Scoglio indubbie competenze, riporto quanto ebbi a scrivere in imminenza delle elezioni, passando in rassegna tutti i candidati a sindaco con tutti pregi ed i difetti di ognuno di loro ma che, a mio giudizio, rendevano paradossalmente IRRESOLUBILI i problemi di Messiina. Quasi come in una maledizione. Ogni candidato presentava infatti assieme ad un pregio, un difetto tale da sterilizzare ogni buona intenzione , una ” palla al piede”. SCOGLIO : VIRTU’ E PREGI: SI DICE ..sia tecnicamente preparatissimo, capace di volare alto , altissimo , più in ALTO di tutti ..abbia già dato prova di progettualità complessa con individuazione concreta di risorse finanziarie anche e soprattutto europee…
    PALLA AL PIEDE : L’area di provenienza e di appartenenza politica i cui padrini e notabili sono attualmente INVISI alla maggior parte dei Messinesi che ascrivono, a torto o a ragione, a quei personaggi , Buzzanca in testa , la responsabilità assoluta del disastro Messinese. Alla prossima occasione dirò di …Accorinti.

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  15. Intervengo sul commento di Divide et impera solo perché rivelatore di un pensiero “paradigmatico “di come questa città e’ destinata al fallimento. Dunque questo nostro amico che ha anche nello pseudonimo un “missione”infelice, ritiene che non si possa “parlare del ponte quando per anni ci ha deliziato…col suo conflitto di interessi….che e’ costato a lui 500 milioni …110 le trivellazioni….sprechi..dismissione blueferries…” e riflessioni del genere che non meriterebbero risposta se non fossero rappresentative di un modo di pensare utile forse a consentirci di conquistare il meritato titolo di Buddace. Inutile fare osservare che anche se fosse vero ” ammesso e non concesso” che un contractor del ponte Condotte d’acqua s.p.a abbia conferito mandato ad un professionista della nostra città , l’Avv. Scoglio, io da Messinese, se permette non rancorosamente invidioso,n gioisco perché alimenta e porta risorse ad un cittadino messinese con le inevitabili conseguenze positive per tutto l’indotto . Questo sapientone non pensa che c’è ne vorrebbero dieci, cento, mille, diecimila di questi incarichi ed opportunità di lavoro. Così come infatti avrebbe comportato la REALIZZAZIONE DEL PONTE A MESSINA che nessuno vuole e che peserà sulle coscienze di tutti i Messinesi

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  16. Intervengo sul commento di Divide et impera solo perché rivelatore di un pensiero “paradigmatico “di come questa città e’ destinata al fallimento. Dunque questo nostro amico che ha anche nello pseudonimo un “missione”infelice, ritiene che non si possa “parlare del ponte quando per anni ci ha deliziato…col suo conflitto di interessi….che e’ costato a lui 500 milioni …110 le trivellazioni….sprechi..dismissione blueferries…” e riflessioni del genere che non meriterebbero risposta se non fossero rappresentative di un modo di pensare utile forse a consentirci di conquistare il meritato titolo di Buddace. Inutile fare osservare che anche se fosse vero ” ammesso e non concesso” che un contractor del ponte Condotte d’acqua s.p.a abbia conferito mandato ad un professionista della nostra città , l’Avv. Scoglio, io da Messinese, se permette non rancorosamente invidioso,n gioisco perché alimenta e porta risorse ad un cittadino messinese con le inevitabili conseguenze positive per tutto l’indotto . Questo sapientone non pensa che c’è ne vorrebbero dieci, cento, mille, diecimila di questi incarichi ed opportunità di lavoro. Così come infatti avrebbe comportato la REALIZZAZIONE DEL PONTE A MESSINA che nessuno vuole e che peserà sulle coscienze di tutti i Messinesi

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  17. Ancora con il ponte, ma siete veramente ostinati!! Ma non vi è chiaro che quella cosa non era fattibile e serviva solo a succhiare soldi attraverso i finanziamenti!?
    Per quanto è costato fino ad adesso potevano lastricare d’oro la città, e ancora parlate del ponte!! L’ignoranza è proprio una brutta bestia!

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  18. Concordo sul contenuto del tuo intervento, anche se, ribadisco, il tono di quell’intervento da me citato era ultimatimativo a livello personale, cosa che trovo, oltremodo, sgadevole.
    P.S. Il vocabolario della lingua italiana non è sotto copyright. Comunque, se ritieni di chiedermi il permesso di utilizzarlo, fai pure.
    George.

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  19. NON CONFONDERE I MESSINESI CON I SOFISMI CHE HAI STUDIATO ALL’UNIVERSITA’, DOVEVI ANDARE AL DUNQUE QUANDO AVEVI LA POLTRONA E NON PRENDERTELA CON I SIGNORI DI ORA.
    SE FAI IL PARAGONE VERRA’ DA VOMITARE ANCHE A TE PENSANDO CHE DA 50 ANNI NESSUNO HA TUTELATO GLI INTERESSI O MEGLIO I DIRITTI DEI CITTADINI SUCCUBI DI QUESTA FALSA DEMOCRAZIA.
    VOGLIO SCUSARMI PER LA SEMPLICITA’ DELLE PAROLE, MA CREDO CHE SONO STATO MOLTO CHIARO.

    PS. HO LA SENSAZIONE CHE I COMMENTATORI DI QUESTA RUBRICA SIANO BENESTANTI O IGNORANTI PERCHE’GIRANO INTORNO AL PROBLEMA COME SE FOSSERO DEI PICCOLI POLITICI.

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  20. Dividi et Impera 12 Febbraio 2014 11:55

    La questione che lei, per eccesso di lungimiranza, non accarezza è in quale veste l’avvocato/assessore scoglio è stato assunto. Mi spiego meglio, in veste di avvocato doveva fare gli interessi di condotte d’acqua, come assessore della quelli città. Visto il buco enorme lasciato dall’operazione ponte, tanto in termini di infrastrutture dismesse (tanto ci sarà il ponte) quanto di denari (meglio di debito) trasferiti a delle spa mi sorge qualche dubbio su come i miei interessi di cittadino siano stati difesi.

    L’amministratore dovrebbe essere sereno nello svolgimento delle sue funzioni per non dover affrontare, magari sbagliando padrone, dilemmi del genere.

    Ora le è chiaro il concetto?

    Poi, visto che mi da del buddace io le do del male informato visto che il movimento noponte ha denunciato per anni la natura fraudolenta dell’operazione ponte e, mi creda, non ho nessun piacere nel constatare la mia ragione ma tristezza. Soprattutto quando “poveracci” come me difendono chi ci ha resi tali xxxxxxx 500 milioni di fondi altrimenti utilizzabili per il bene comune.

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  21. come fa uno scoglio ad arginare il mare….?!?
    Mi permetto di ricordare che il Ponte non si è fatto e non si farà perchè chi l’ha programmato (non a Messina) non ha più interesse a farlo in quanto l’inizio lavori è stato fatto e adesso il processo di pagamento del “progetto”, se di progetto esecutivo si può parlare, deve essere pagato alla stessa stregua dei danni all’impresa per la non realizzazione dell’opera (già programmata a mio modesto avviso sin dall’inizio) insomma il circuito del magna magna è già soddisfatto così. L’intervento dei NO PONTE è insignificante cioè un moscerino su una montagna!!! Queste opere vengono calate dall’alto! le amministrazioni locali sono insignificanti solo dei creduloni possono pensare di cambiare decisioni di questo tipo, al massimo gli concedono di cambiare i colori dei chiodi o dei bulloni del ponte. Ma come fate a non capire?? e a discutere ancora di queste cose?
    Poi ancora… il problema di Messina non è dei politici. I politici non contano niente!! E’ il tessuto imprenditoriale e cioè quelli che mettono i propri soldi sul territorio che si inventano le opportunità di mercato di scambi di “merce” come anche il turismo e tutte le attività che servono a fare economia attiva di “produzione” e che crea nelle persone estranee a Messina il bisogno di venirci a trovare per portare il proprio denaro nella città. Se facciamo invece un’analisi attenta il tessuto di Messina è fatto da terziario cioè servizi che in parte servono ma per un altro verso non servono a niente tranne a giustificare impiegati e “mantenuti”. Ma il denaro per pagare gli stipendi viene dalla produzione quella vera che invece è assente. Ed ecco in poche modeste parole la crisi di Messina. Prima del terremoto 1908 Messina produceva eccome produceva!! solo basti guardare le banchine del porto nelle stampe… Ora invece tranne che chiacchere cosa si produce?? a Voi la riflessione concludo dicendo che per me ci vorrebbero 100 persone come il sig. Olivetti e Messina risorgerebbe davvero.

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  22. A proposito di ignoranza …si propone a Carl il seguente studio : http://www.ilcalcestruzzo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=27740&Itemid=13

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  23. Analisi perfetta. Condivisibile ed in linea con quanto sostengo da tanti anni. Si vorrebbe però conoscere dal Sig, Bramieri il suo qualificato parere personale sulla opportunità e sui possibili vantaggi che tale grande opera infrastrutturale potrebbe o avrebbe potuto arrecare a Messina ed allo sviluppo del suo territorio e dell’intero meridione d’Italia.

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  24. E’ difficile rispondere a questa domanda, gli scenari possono essere molteplici. Facendo un’analisi del territorio questo “corridoio” avrebbe avuto una sua importanza molti anni fà, intorno agli anni ’50, prima che il terminal Porto di Gioia Tauro fosse costruito e si poteva ipotizzare il terminal delle merci per il Mediterraneo la località di Gela. Allora il Corridoio viario e ferroviario avrebbe avuto una importanza strategica per lo sviluppo dell’intera area metropolitana e per lo sviluppo delle viabilità di collegamento Tirreno Gela.
    Oggi la cosa è meno fondamentale in quanto le grosse merci si fermano a Gioia Tauro e l’economia siciliana è abbondantemente soddisfatta dal trasporto navale esistente.
    Certo che da un punto di vista strettamente infrastrutturale ogni opera porta un indotto sul territorio, sia positivo cioè di ricaduta di interessi e flussi che negativo come una grandissima opera delle dimensioni del ponte ha. Non riesco ad immaginare neanche una Valutazione di Impatto Ambientale di questa opera perchè non sposa con il territorio è invece il territorio che si ridisegna in funzione di un’opera eccezionale. Le infrastrutture secondarie di collegamento erano e sono ancora oggi importanti anche se il ponte non si farà più e pertanto andrebbero fatte per un giusto sviluppo del territorio ampiamente saccheggiato anche da un’edilizia scellerata che insiste su piccole arterie viarie. Queste opere darebbero “respiro” al territorio che in questo momento ha bisogno di nuovi assi viari che garantirebbero anche vie di fuga di protezione civile, dato che attendiamo eventi tellurici mediamente importanti.
    Tornando al Ponte secondo me non hanno avuto mai intenzione di farlo davvero, anche i sondaggi eseguiti affidate a ditte del centro Nord e qualcuna della Campania mi sembra eseguite con strumentazioni sofisticate poi abbandonate in capannoni, alcune sventrate dai vandali, gli espropri fatti partire solo apparentemente per dare vita all’inizio lavori per fare scattare i finanziamenti … non so perché ma sembra il tutto molto nebuloso. Tecnicamente secondo me non è fattibile, troppi particolari mai progettati a dovere come giunti innesti etc.. problemi geologici soprattutto nel versante calabro, problemi sismici di tutto rispetto e non ultimi economici. I numeri dei flussi non giustifica più i costi infatti questo non si ammortizzerebbe neanche in 40 anni. Questa ovviamente è una mia analisi, ma mi sento troppo “piccolo” per sentenziare su grandi temi come questo. La città ha bisogno comunque di veri imprenditori e non mezze cartucce che fanno soldi grattando il barile pubblico, ma purtroppo gli investitori stranieri non investono più in Italia sembrerebbe investano in Grecia ed in altre aree più appetibili e meno “pericolose”. In effetti il Ponte forse avrebbe attirato qualche investitore per il territorio. Ma che il Ponte in se avrebbe portato lavoro ai messinesi non ci credo. Comunque è andata così, non ci arrenderemo ma se non creiamo l’interesse per un qualsiasi italiano o straniero di digitare Messina su un motore di ricerca affinchè possa fare vacanze, gare veliche nello stretto ad alti livelli (visto che il vento è sempre presente) attrezzando i laghi per la fruizione turistica nel rispetto delle normative dei Parchi e Riserve invece di fare proliferare i topi, se non ci strutturiamo per essere città d’arte e turistica non ne usciremo facilmete da questo stallo.

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  25. Anch’io mi sento , mi creda troppo “piccolo” per sentenziare su grandi temi come il ponte. Per questo mi sono accuratamente informato con “laica” curiosità intellettuale . Dopo aver studiato attentamente le ragioni esposte dai favorevoli e contrari , non ho potuto che constatare l’abisso, lo “spread” ” imbarazzante” tra lo spessore scientifico, l’autorevolezza accademica, l’impressionante mole di dati, tabelle, studi,disegni e simulazioni scientifiche prodotti dei sostenitori del Ponte e le argomentazioni tradizionali dei no ponte molte devo dire anche “spassose,” basate in genere su asserzioni dogmatico- ideologiche, dubbi, sospetti, impressioni, ipotesi supposizioni, notizie false e persino paure ancestrali inconsce( di smarrire il contatto divino “oltraggiando” la natura ed il paesaggio). Insomma un autentico tabù sociale. A supporto propongo qualche sito fra i tanti presso il quale ci si può informare http://www.ilcalcestruzzo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=27740&Itemid=13. http://www.lestradedellinformazione.it/site/home/servizi-dinformazione/news/documento2713.html. Dopo di che se mi consente, pur apprezzando e rispettando il suo commento, credo di individuare anche in Lei un sottile forse inconsapevole(a Messina diffusissimo) sentimento di avversione o quantomeno di indifferenza per quella che invece per me resta. mi scusi, l’UNICA ED ULTIMA possibilità di salvezza delle nostre genti. Il resto e’ fuffa e sterile chiacchiera di..buddaci . Ma abbattere un tabù del resto si sa, non e’ facile …richiede quantomeno tempo.

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