L’esponente di LaborMetro invita il governo regionale a non ricercare soluzioni incerte che implicano tempi lunghi
Il Presidente della regione Musumeci ha dichiarato che si sta lavorando alla predisposizione di una proposta relativa alle Zes che individuerebbe tre poli regionali : Sicilia occidentale, Sicilia orientale (Catania, Augusta e Siracusa) ed una terza Zes definita "Polo dello Stretto".
Tale nuova proposta verrà portata al futuro governo nazionale per l'eventuale approvazione.
E' necessario però sottolineare che la competenza per le modifiche relative alla normativa sulla Zes non è del governo ma del Parlamento, in quanto si tratta di un decreto legge convertito nella legge n.123 del 3 agosto 2017. E dato che la proposta contiene un ampliamento delle Zes per regioni da due a tre, con una modifica sostanziale, è necessario un passaggio legislativo con i relativi iter procedimentali.
Ma ci sorprende anche che tale eventuale Zes per Messina faccia riferimento allo Stretto, in quanto è risaputo che lo Stretto di Messina non riguarda solo il nostro territorio, ma anche la sponda calabra ed il territorio metropolitano di Reggio Calabria.
Trattasi quindi di una Zes interregionale che invece è prevista proprio dalla legge vigente.
Per cui viene da chiedersi perché il governo regionale invece di ricercare soluzioni incerte che implicano tempi lunghi non si adoperi per far destinare al territorio messinese una parte delle estensioni territoriali da perimetrare per le Zes, avvalendosi anche della proposta tecnica presentata da LaborMetro e che è stata oggetto di interlocuzioni con alcuni deputati regionali e con i sindaci dei comuni interessati; e, nel contempo, per avviare un raccordo con la Regione Calabria per individuare il percorso per la realizzazione, adesso e non chissà quando, di una Zes interregionale, perché in caso contrario si rischierebbe di essere tagliati fuori "aspettando Godot".
Per LaborMetro
Michele Bisignano