Il vicesindaco di Taormina, con delega alla Sanità, Mario D'Agostino (medico al S. Vincenzo) risponde con analisi e numeri al Movimento 5 Stelle che chiede il trasferimento dell'eccellenza nel capoluogo. I cittadini temono l'ennesimo scippo
“La cardiochirurgia pediatrica a Taormina ha ottenuto e continua ad ottenere ottimi risultati. E non dobbiamo dimenticare che sono il frutto di un investimento di quasi 11 milioni di euro, che non possono essere assolutamente vanificati”. Mario D’Agostino, medico all’ospedale S. Vincenzo di Taormina e vicesindaco della città turistica, con delega alla Sanità, risponde dati alla mano alla richiesta del Movimento 5 Stelle di spostare il reparto d’eccellenza all’Ismett di Palermo con una nota ufficiale all’assessore regionale alla Sanità ed una interrogazione alla Camera.
Dottore D’Agostino, l’investimento da 11 milioni di euro per l’apertura del reparto ad opera del Bambin Gesù di Roma è comunque un aspetto della questione…
“Certo. Si è andati oltre la realizzazione della struttura fisica, si è anche costruito e preparato il personale per affrontare questo tipo di patologie che necessitano interventi assolutamente specialistici. Pertanto, e qui sta il nocciolo della questione, ci ritroviamo con una realtà non solo operante ma anche ben funzionante. Quello che eventualmente va rivisto è il contratto e la collaborazione tra reparti. Ma sicuramente quella della Chirurgia pediatrica a Taormina è un’esperienza che non può essere annullata, non si comprende il motivo”.
E’ stato citato il bacino di utenza, più vasto a Palermo dove peraltro ci sono più parti.
“La nostra esperienza dimostra che il 40% dell’utenza è extraprovinciale e il 15% extraregionale. Ciò vorrà dire qualcosa e cioè che ci sono i presupposti per parlare di un bacino importante. Ovviamente noi abbiamo una specializzazione prevalentemente nella patologia oncologica. Ma la Cardiochirurgia pediatrica è riuscita a dimostrare una specificità che comunque è talmente settoriale che rappresenta un richiamo naturale per le patologie che devono essere affrontate nell’immediatezza. E sono state trattate, ripeto, con risultati importanti. Per cui non mi limiterei ad un confronto provinciale ma ad un richiamo anche extraregionale. Questi sono numeri e fatti”.
Vien fatto notare che manca l’elisoccorso. E’ penalizzante?
“Questo è un problema sul quale si dibatte da tanto tempo. E’ naturale che avremo la necessità dell’elisoccorso e ciò vale per tutte le patologie, per dare una risposta all’utenza immediata ed efficace. Sono al vaglio diverse ipotesi su questa infrastruttura. Ovviamente sarebbe il completamento ideale dell’assistenza. Ma non rappresenta una condizione assolutamente indispensabile ai fini del mantenimento degli altri standard di qualità sinora dimostrati. Compreso quello, indiscutibile, della Cardiochirurgia pediatrica”.
Intanto in città, e nel comprensorio, c’è chi teme l’ennesimo “scippo” di una eccellenza e invita i politici ad intervenire. Il dibattito si è infiammato anche su facebook. Orazio, di Letojanni, si dice “assolutamente contrario all'eventuale spostamento di questa Eccellenza locale dall'ospedale di Taormina (principale centro turistico dell'isola e in questo settore, altamente specialistico, di riferimento anche per la vicina utenza calabrese) alla città di Palermo. Al contrario, il capoluogo regionale, già dotato di grandi presidi ospedalieri (il "Cervello", il "Policlinico universitario", il "Civico" etc), si preoccupi di creare in loco un'altra analoga struttura”. Per Franco, di Roccalumera, “è sempre la stessa minestra. La provincia di Messina è sempre stata spogliata a favore di altri, a cominciare dal Distretto militare, dalla Marina e così via… E i nostri politici stanno sempre a trastullarsi. Ora vediamo, ora facciamo, ci stiamo movendo nella giusta direzione. Ma guarda caso, non succede mai niente. L'Ente Porto insegna”.
Ma questi sono solo due dei tanti commenti che esprimono lo stato d’animo dei cittadini jonici.
Carmelo Caspanello
PIU’ IL TEMPO PASSA PIU’ PASSANO GLI ANNI MESSINA E PROVINCIA, SPERO DI SBAGLIARMI, NON E’ ALTRO CHE TATTARO DI PIPA E CACCOLE. DI FRONTE ALLE ALTRE CITTA’ E PROVINCIE. DOV’E’ LA NOVITA’?
PIU’ IL TEMPO PASSA PIU’ PASSANO GLI ANNI MESSINA E PROVINCIA, SPERO DI SBAGLIARMI, NON E’ ALTRO CHE TATTARO DI PIPA E CACCOLE. DI FRONTE ALLE ALTRE CITTA’ E PROVINCIE. DOV’E’ LA NOVITA’?