Elisabetta Migliavada si racconta a Tempostretto.it: «Scovare nuovi autori e farli apprezzare è la cosa più bella del mio lavoro»

Elisabetta Migliavada si racconta a Tempostretto.it: «Scovare nuovi autori e farli apprezzare è la cosa più bella del mio lavoro»

francesco musolino

Elisabetta Migliavada si racconta a Tempostretto.it: «Scovare nuovi autori e farli apprezzare è la cosa più bella del mio lavoro»

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giovedì 29 Settembre 2011 - 15:25

La direttrice della collana di narrativa straniera Garzanti, si racconta a Tempostretto.it

Ha 33 anni e da 10 lavora nel campo dell’editoria. Dopo 4 anni intensi e proficui a Piemme è approdata a Garzanti dove dirige – a febbraio saranno 6 anni – il settore narrativa straniera. In un’Italia sempre più gerontocratica, il suo è un lampante esempio che una via diversa è davvero possibile, anche nel combattuto mondo dell’editoria. I risultati ottenuti la dicono lunga su lei, del resto basta leggere le top 5 degli ultimi mesi per trovarvi – ancora oggi – diversi fra le autrici che ha scovato come Vanessa Diffenbaugh, Clara Sànchez, Ruta E. Sepetys e Kim Edwards, con cui decollò l’intero e redditizio progetto della letteratura femminile UpMarket.

Il suo nome è Elisabetta Migliavada, dirige il settore narrativa straniera di Garzanti e a Tempostretto.it racconta le future strategie commerciali, passando dal blog sino ai fiori…

Il profumo delle foglie di limone e Il linguaggio segreto dei fiori sono ancora nella top 5 dopo molti mesi. Come avete scoperto questi libri e qual è il segreto del loro successo, a tuo avviso?

Sono due storie molto diverse. Il libro della Sànchez era in classifica in Spagna e ci siamo subito interessati perché racconta una storia sul nazismo ma con una chiave molto moderna. E’ una come me, una trentenne che si trova dinnanzi a due vecchietti apparentemente buoni e carini ma che in realtà, incarnano il male assoluto. Il libro della Diffenbaugh è un molto diverso perché la protagonista è una donna molto sofferta che riesce a comunicare solo tramite i fiori. L’acquisizione di questo libro è di per sé una storia intensa visto che stavo tornando da Londra a Milano in macchina, per via del vulcano islandese che aveva bloccato il traffico aereo e questo libro mi ha stregato tanto che in un’ora avevo già letto 150 pagine. Sono libri e storie agli antipodi ma in comune hanno uno stile originale, capace di catturare subito l’attenzione del lettore, tenendolo inchiodato alla pagina sino alla fine.

Su quali titoli punterete in questo autunno e soprattutto per Natale?

E’ già uscito un libro importante per noi, si tratta di “Avevano spento anche la luna” di Ruta E. Sepetys. E’ già in classifica e noi siamo davvero contenti. Questo titolo l’abbiamo acquisito perché è molto potente ma soprattutto perché narra le tragiche deportazioni nei gulag stalinisti che subirono le popolazioni dell’Est. La voce narrante della ragazzina raggiunge il grande pubblico e strappa quel velo di silenzio che coprì questa drammatica vicenda per molti, troppi anni. Inoltre è uscito il nuovo libro di Kim Edwards, “Un giorno vi troverò” ed è un ritorno davvero molto atteso dopo l’enorme successo di “Figlia del silenzio”. Lei ci portò molta fortuna e inaugurò l’intero filone narrativo UpMarket femminile che ci condusse alla Sànchez e alla stessa Sepetys. Una piccola curiosità, ancora relativa alla narrativa straniera: a novembre uscirà un prezioso libretto regalo ovvero “I messaggi segreti dei fiori”, scritto a quattro mani da Vanessa Diffenbaugh e Mandy Kirby, esperta di fiori. Sarà una sorta di dizionario che svelerà non solo i fiori legati alle emozioni ma anche un modo perfetto per comunicare, un perfetto regalo insomma.

Garzanti, in linea con l’editoria americana ma fra i primi in Italia, ha un forte legame con gruppi di lettura “atipici”, come i blog. Come mai avete puntato tanto sul web?

Nei blog e in rete, spesso lavorano persone molto attive e ricettive con le quali stabiliamo subito un ottimo rapporto. La competizione fra i blog e i gruppi tradizionali di lettura non ci interessa né la vogliamo stimolare ma spesso queste giovani menti sono molto ricettive soprattutto per le iniziative più innovative. Credo che oggi sia necessario promuovere la lettura fra le persone giovani e i blog e i gruppi di lettura sono la piattaforma più adatta e versatile per entrare in contatto con gli adolescenti. A mio avviso dovrebbe essere una strategia adottata da tutti.

Qual è la cosa più bella del tuo lavoro?

Senza dubbio è quella di trovare nuovi autori. Scovarli. E ovviamente riuscire ad imporli sul mercato, facendo in modo che la gente se ne appassioni.

Credo sia significativo che Garzanti ti abbia affidato la direzione di settore così importante. A tuo favore parlano i grandi risultati ottenuti ma in un’Italia che Travaglio giudica gerontocratica, può essere un momento di cambiamento?

In generale contano i risultati ma ho la fortuna di lavorare in un bel gruppo, dove c’è un team giovane e affiatato e soprattutto

i meriti vengono riconosciuti. Credo che sia tempo di cambiare nel nostro paese e per questo serve una grande forza di volontà perché sarà un processo lungo. La gavetta è inevitabile e necessaria ma è importantissimo trovare un ambito lavorativo nel quale impegnarsi a fondo e dal quale ricevere le giuste gratificazioni.

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