Dialogo aperto con tutte le realtà istituzionali dell'area sud-orientale del Mediterraneo, senza escludere Israele. Il Festival cinematografico, attualmente in corso a Capo Peloro, è stato in gran parte organizzato con risorse della Fondazione Horcynus Orca; ridotto al minimo l'intervento degli enti locali.
Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Horcynus Orca e presidente pro-tempore della società europea della finanza etica, interviene a Tempostretto.it per illustrare e chiarire le iniziative della Fondazione e i suoi progetti attuali e futuri, annunciando una monografia interamente dedicata alle arti visive israeliane per il 2013, culmine di un lavoro di ricerca triennale (toccherà alla Spagna nel 2012). Ma l’occasione è ghiotta anche per illustrare un sogno futuro, la nascita di una banca etica situata a Gerusalemme, un’operazione all’insegna della finanza etica che potrebbe avere un suo primo passo con la futura nascita di una istituzione internazionale (Copmed) proprio a Messina.
Giunta sottolinea la qualità del lavoro di ricerca della Fondazione Horcynus Orca e ricorda come, a fronte di un lavoro sul campo, la collaborazione fra il mondo arabo e quello israeliano sia spesso viziato da limiti ideologici e religiosi che finiscono inevitabilmente per inficiare sui progetti della Fondazione e sul programma del Festival Horcynus Orca, in programma a Capo Peloro dal 20 al 28 agosto.
«Noi – afferma Giunta – collaboriamo con tutte le istituzioni dell’area sud-est del Mediterraneo compresa Israele e la nostra responsabile delle ricerche sulle arti visive, Martina Corniati, segue con cura gli artisti israeliani e il loro percorso di evoluzione artistica. Posso annunciare che la prossima rassegna di arti visive sarà dedicata alla Spagna e nel 2013 toccherà proprio ad Israele, fra Messina e Lipari». Ma la Fondazione Horcynus Orca ha un progetto molto importante nel cassetto, basato sull’economia ma non nell’accezione capitalistica, per non creare diseguaglianze ma, viceversa, puntando sull’etica economica: «Abbiamo un sogno, un grande sogno, la promozione di una banca etica a Gerusalemme che veda la collaborazione attiva di ONG palestinesi e israeliane e se ci riuscissimo sarebbe l’unica banca al mondo cui, con pari diritto, potrebbero accedere persone appartenenti alle tre grandi religioni monoteistiche, oltre ai laici ovviamente. Ma ovviamente è un lavoro molto molto duro, soprattutto perché paesi come Siria e Libano non permettono attualmente una collaborazione aperta fra palestinesi ed israeliani e questo pone enormi limiti al nostro lavoro sul campo. La nostra Fondazione – prosegue Giunta – è molto richiesta a livello internazionale, difatti noi lavoriamo in modo fruttuoso con molte organizzazioni umanitarie e con le Nazioni Unite. Proprio a Messina abbiamo creato il Distretto Sociale-Evoluto e la Fondazione è il suo strumento di internazionalizzazione. Ogni anno – prosegue Giunta – noi cerchiamo di coinvolgere le istituzioni, sia il Comune che la Provincia ma ciò che mi preme maggiormente sottolineare è il fatto che oggi abbiamo una autonomia finanziaria reale, di cui andiamo molto fieri. Ciò significa che i contributi delle istituzioni "pesano" soltanto fra il 5 e il 10% del budget della Fondazione. Pensate che quest’anno il Festival ci costerà circa 100mila euro e sarà quasi interamente autoprodotto».
Ma come si esplica l’attività della Fondazione a Messina e in special modo quella relativa al Parco Culturale?: «Tutto l’anno il Parco Culturale – prosegue Giunta – lavora con azioni di ricerca permanenti sul territorio, investendo sullo studio delle correnti marine e sulla geotermia ma anche sugli stretti legami che intercorrono fra economia-etica-estetica, cercando di promuovere un tipo di economia che possa favorire un’aperta collaborazione fra popoli. Inoltre si punta apertamente sulla divulgazione scientifica sul territorio, tanto che ogni anno più di 5 mila studenti utilizzano i nostri laboratori e i nostri archivi didattici di video-arte e cinematografia araba e italiana. Inoltre dal 24 al 27 agosto oltre 200 giovani, facenti parte del gruppo Albachiara, hanno scelto di partecipare come proprio momento di formazione».
Sul web: http://www.horcynusorca.it/