Il vicesindaco e responsabile dei Beni culturali Mario D'Agostino: "Colti di sorpresa. Ma è possibile che quella oggi sembra una penalizzazione domani possa essere una opportunità". Domani (venerdì) incontro in municipio con la responsabile del Cutgana, che gestisce l'Isolotto
“Il ticket d’ingresso all’Isola Bella? Sicuramente è una situazione che ci ha colti impreparati”. Il vicesindaco e responsabile dei Beni culturali della città di Taormina, Mario D’Agostino, non nasconde qualche perplessità. Ma si è immediatamente attivato affinché si faccia chiarezza sulla questione, che sta alimentando il dibattito non solo a livello politico, ma anche tra gli operatori economici, che si dicono “preoccupati”. Il ticket è legge in virtù di un decreto dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente che prevede il pagamento per accedere alle Riserve naturali siciliane.
Vicesindaco D’Agostino, a suo avviso il decreto è penalizzante?
“E’ possibile che quella oggi sembra una penalizzazione domani sia una opportunità. Riteniamo che sia necessario fare una serie di passaggi, non soltanto con le forze sociali del territorio ma anche a livello regionale. Domani (venerdì) incontreremo al Comune la dottoressa Anna Abramo, responsabile del Cutgana e in settimana entrante l’assessore regionale al Territorio e ambiente”.
L’Amministrazione comunale era a conoscenza del decreto?
“E’ quanto meno anomalo che venga organizzato un incontro sul territorio con le forze sociali ed economiche senza che il Comune sia direttamente investito come amministrazione. Abbiamo modo di pensare che il Cutgana, che gestisce l’Isolotto ed ha sempre agito con grande correttezza, stia semplicemente applicando la legge. Ma bisogna verificare in che modo essa va applicata”.
Il provvedimento riguarda tutte le riserve naturali regionali, compresa l’Isola Bella. Ma c'è chi evidenzia la singolarità di quest’ultima riserva…
“Il decreto è corretto: le bellezze paesaggistiche e naturalistiche è giusto che abbiano un ticket d’ingresso e che i soldi introitati vadano reinvestiti per lo sviluppo e il mantenimento. Ma l’Isola Bella rappresenta una situazione un po’ diversa, anche perché è sede di attività commerciali. Ciò che è valido per tante realtà paesaggistiche e naturalistiche potrebbe non essere valido per Taormina. Ripeto, faremo una verifica anche con l’assessore regionale per comprendere quali sono gli estremi di applicazione del decreto”.
Carmelo Caspanello