Dalla fase di condivisione vengono fuori forti richieste di identità, messa in sicurezza dei territori e mobilità. Il Comune ha chiesto i finanziamenti per la progettazione di alcune strade importanti e, anche a tal proposito, potrebbero arrivare buone nuove sul fronte dei fondi Pac. La variante di salvaguardia pronta per essere inviata alla Regione, mentre per il Piau si aprirà presto il confronto con la città
“Entro fine anno avremo sicuramente il documento preliminare del nuovo Piano Regolatore Generale”. L’annuncio è dell’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, al termine della fase di ascolto del percorso denominato Pi. co., che sta per Piano condiviso. Una fase durante la quale sono giunte svariate richieste, diverse per ogni circoscrizione. “La più forte, con mia grande sorpresa – afferma De Cola –, è quella di identità, vale a dire che i messinesi amano la propria città e vogliono migliorarla e riappropriarsi del territorio puntando sulle bellezze del paesaggio e della natura di cui disponiamo. Nelle circoscrizioni della zona sud ci hanno chiesto la possibilità di poter tornare a coltivare gli agrumeti, nei villaggi rivieraschi di migliorare l’accessibilità alle spiagge e al mare, a Camaro di rendere fruibile la foresta. Su quest’ultima vicenda, purtroppo, come spesso accade, c’è un tira e molla con la Regione su un finanziamento di tre anni fa, nel senso che hanno voluto un’integrazione al progetto, poi c’è stato un lungo stop e adesso lo abbiamo rimandato in attesa dell’ok definitivo”.
Altro tema molto sentito è la messa in sicurezza dei territori. “La tragedia di Giampilieri è ancora vicina nel tempo ed ha fatto capire che il territorio è fragile e va difeso – prosegue l’assessore –“. E poi ancora una forte richiesta di mobilità “che è legata alla prima, nel senso che è forte l’identità anche nei confronti del proprio villaggio ma devono esserci le condizioni per viverci, vale a dire i mezzi pubblici e, prima ancora, le strade adeguate che consentano di arrivare facilmente in centro città”.
E’ forse uno dei maggiori punti deboli della città: nel vecchio piano regolatore generale, vale a dire in quello vigente, sono state disegnate tante strade che poi non sono state realizzate. Per questo, già lo scorso anno, l’amministrazione comunale ha inviato alla Regione una richiesta di finanziamento per fare i progetti di alcune importanti: ad esempio, la strada di collegamento tra l’Annunziata alta e Pace, per la quale c’è già uno studio di fattibilità, che dovrebbe snellire tantissimo il traffico della zona nord; poi un importante miglioramento viario del viale Annunziata, un ipotesi progettuale preliminare che prevede un riassetto della circolazione, realizzando nuovi ponti sul torrente, che consentiranno di riorganizzare sia la viabilità sia le aree di parcheggio; e ancora la strada che costeggia il torrente Papardo e sale fino a Faro Superiore.
Su questo fronte, potrebbero arrivare a breve notizie positive: “Lunedì scorso – continua De Cola – ci hanno preannunciato il riaccredito di una parte dei fondi Pac (Piani di azione e coesione, ndr), che erano andati perduti in tutta la Sicilia. Abbiamo già preparato una richiesta formale per chiedere che dalle parole si passi ai documenti ufficiali. Si trattava di 3 milioni 635mila euro ma non sappiamo ancora quanto arriverà. Una parte di quei fondi l’avevamo destinata proprio alla progettazione di una serie di strade, per un importo di poco meno di 1 milione”.
Mentre si pensa al nuovo Prg, c’è da lavorare ancora su quello attuale. La variante di salvaguardia, il cosiddetto “Salva Colline”, ha iniziato il suo iter approvativo. “Esce dalla nostra commissione urbanistica e arriverà alla Regione a breve. Nel momento in cui sarà dotata di tutti i pareri, la presentazione ufficiale andrà in Consiglio. Non posso dire quando perché i tempi dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente non sono mai certi, spererei fossero immediati, visto che si tratta di una variante in detrazione di volumi, ma non dipende da noi. Negli ultimi tempi, abbiamo avuto rapporti costanti con l’assessorato per ragionare insieme su tutti i passi da compiere. Sono confronti tecnici, la variante a un prg di una città di 250mila abitanti è un documento di grande complessità, pieno di disegni, normative, calcoli, volumetrie, ed è giusto che vada condivisa con chi la deve approvare”.
Non solo variante di salvaguardia ma anche Piau, il Piano innovativo in ambito urbano, che comprende le aree tra la Zona Falcata ed il curvone Gazzi. “Abbiamo incontrato il gruppo di progettazione lunedì scorso – riprende l’assessore – ed è stato anche un momento di raccordo con il consulente del nuovo prg, Carlo Gasparrini. Si è parlato di una serie di temi che è bene siano ragionati insieme perché il pensiero sulla città è unico. Quando ci siamo insediati, due anni fa, abbiamo cercato di utilizzare quello che c’era, a partire dal documento propedeutico di piano fatto dall’ex assessore Corvaja. Il Piau, adesso, è in fase di redazione ma è già disegnato e sono stati fatti tutti gli studi e le valutazioni. Ci sono dei tempi contrattuali da rispettare ma abbiamo già detto che quando il disegno sarà consolidato in tutte le sue ipotesi, calcoli e verifiche, apriremo una fase di condivisione con la città, come siamo soliti fare”.
(Marco Ipsale)