Abbiamo incontrato l’assessore Sergio De Cola per fare il punto su una lunga serie di argomenti caldi. La visione dell’amministrazione comunale, il confronto con la gestione passata e gli obiettivi a breve e medio termine
Dai lavori pubblici all’urbanistica, dal risanamento alla manutenzione degli immobili comunali. Le deleghe assegnate all’assessore Sergio De Cola riguardano aspetti strategici per Messina, settori sui quali si gioca il futuro di una città che lamenta una forte carenza di infrastrutture pubbliche a fronte della presenza di un’edilizia privata sovradimensionata rispetto alle esigenze della città. Frutto di un Piano Regolatore Generale che è stato realizzato solo in parte, e spesso quella più negativa, mentre la città perde continuamente abitanti, dai 274mila di fine anni ’80 ai 242mila di oggi.
Abbiamo incontrato l’assessore De Cola per fare il punto su una lunga serie di argomenti caldi. Oltre al nuovo Prg in fase di redazione, focus puntato sulle tante opere che dovrebbero migliorare la vivibilità cittadina ma che spesso vanno incontro ad ostacoli legati alla burocrazia ed alle solite infinite lungaggini degli appalti pubblici.
MAREGROSSO e IL PIAU
“L’area di Maregrosso rientra nel Piau, il Piano Innovativo in Ambito Urbano che comprende le aree tra la Zona Falcata ed il curvone Gazzi. Abbiamo dato incarico al gruppo di progettazione che ha vinto il concorso di rivedere tutto, ottenendone la disponibilità, anche alla luce del fatto che Ferrovie dello Stato ha ceduto al Comune meno aree del previsto. Hanno 90 giorni di tempo a partire dalla settimana prossima, quando daremo mandato al rup, l’ing. Giacomo Villari, di riavviare il servizio, poi porteremo il nuovo piano in Consiglio comunale. La revisione, più che una scelta, è una necessità. Il Piau era stato redatto considerando una sola ipotesi possibile, la costruzione del Ponte sullo Stretto con lo spostamento della stazione centrale a sud e l’eliminazione di tutto il fascio di binari esistente. Un’ipotesi che al momento è ferma e probabilmente non riprenderà mai. Le stesse Fs avevano espresso fortissime perplessità, perché è un piano anacronistico, inattuabile e insostenibile, non sta in piedi. Ci sono una serie di studi di fattibilità economico-finanziaria quantomeno singolari. Cito soltanto il porticciolo turistico da mezzo miliardo di euro, con l’isola artificiale in via Santa Cecilia, ma ci sono anche diversi altri studi con numeri molto elevati. Se si pensa di poter attrarre questi capitali per un’idea del genere, forse non capisco niente io. Sono stati fatti dei bei disegni che non hanno possibilità di diventare progetti concreti. Sono state spese inutilmente tante energie economiche e umane per un’ipotesi che è impossibile da portare avanti, anche volendolo. L’ex assessore Scoglio chiede perché non abbiamo attivato i project financing per la riqualificazione. Ma quali? Ci dica quali sono gli strumenti per farli partire e noi lo facciamo. La verità è che non esiste nulla di tutto ciò. Noi stiamo seguendo una strada diversa, quella di condividere un percorso con la Regione per capire quali saranno le future linee di finanziamento e poterci adeguare. E, in caso di finanziamenti pubblici, le priorità sono ad esempio l’emergenza abitativa o la totale assenza di infrastrutture in città”.
L’UFFICIO PROGRAMMI COMPLESSI e IL PIANO STRATEGICO MESSINA 2020
“Da più parti, non solo dall’ex assessore Scoglio ma anche da alcuni consiglieri comunali, abbiamo ricevuto critiche per la chiusura dell’Ufficio. A nostro avviso si era generata una strana dicotomia. Da una parte, c’era il Dipartimento Urbanistica, che ha redatto il Prg vigente, dall’altra c’erano i programmi complessi, che facevano anch’essi programmazione urbanistica. Un doppione che ha comportato problemi nel momento in cui si facevano ragionamenti non condivisi. L’ufficio programmi complessi, tra l’altro, ha sviluppato il Piano Strategico Messina 2020, che ad oggi risulta essere un insieme di studi abbastanza scollegati tra loro. Bisognava programmare per riuscire ad andare a finanziamento sui fondi strutturali 2014-2020, ma è stato fatto troppo poco. I lavori per il restauro dell'Istituto Marino di Mortelle sono in corso, mentre siamo riusciti a ‘recuperare’ i progetti per la piastra logistica di Tremestieri e per la vicina parte di via del Mare, ma per il resto c’era poco da prendere. L’altro tratto della via del Mare, ad esempio, è correlato al Piau e seguirà lo stesso percorso, visto che i binari non saranno eliminati e possono convivere con la nuova strada. La Mortelle – Tono, invece, non è stata approvata, anche perché esistono problemi di regime di proprietà dei suoli che abbiamo affrontato in diversi incontri con il Demanio e la Capitaneria. Il progetto prevedeva edificazioni importanti ed è stato già ridimensionato rispetto alle previsioni iniziali, visto che pure era stato bocciato dal Genio Civile. La prossima settimana abbiamo un incontro per discuterne con i rappresentanti dello studio Bohigas, con l’obiettivo di rendere il progetto fattibile. Non è credibile pensare di andare a bando con alcuni miliardi di euro per il Piau o per realizzare i quattro porti turistici previsti. E’ come se fosse un insieme di iniziative spot. L’Ufficio Programmi Complessi si occupava di tante cose ed è costato molto rispetto a quanto ha prodotto. Ai tavoli di programmazione regionale per le città metropolitane, Palermo e Catania si sono presentate con richiesta di finanziamenti per progetti già presentati sulla programmazione precedente, mentre noi dalla programmazione precedente abbiamo potuto prendere poco. In ogni caso, l’Ufficio non è stato cancellato ma unito al Dipartimento Urbanistica, dove esiste un ufficio di programmazione strategica che segue i finanziamenti europei”.
NUOVA VIA DON BLASCO
“L’ultimo incontro che abbiamo avuto alla Regione risale a due settimane fa. L’aggiornamento del progetto potrà essere pronto tra meno di un mese, mentre a brevissimo ci sarà il bando di gara per individuare il soggetto validatore, che poi avrà un altro mese per fare tutti i controlli richiesti. Terminata anche questa fase, trasmetteremo tutto alla Regione, con la speranza di poter finalmente ottenere il via libera definitivo alla gara d’appalto. Dal momento in cui avremo l’ok, passerà circa un mese per preparare la gara, poi ci saranno altri due mesi per le offerte e poi ancora l’apertura delle buste. In questi mesi andrà avanti l’iter per gli espropri, in particolare delle case D’Arrigo. Con la Rifotras, invece, la più grossa ditta interessata dal percorso, abbiamo concordato un piccolo scambio di aree limitrofe in modo tale da non interferire con il tracciato né dover trovare aree alternative distanti”.
PRG, SALVACOLLINE, ZIR E ZIS
“Appena tre giorni fa abbiamo avuto la nomina della commissione, da parte dell’Urega, per la gara di individuazione del nuovo consulente per il Piano Regolatore Generale. I concorrenti sono 9 e speriamo di riuscire ad espletare la gara nell’arco di 20 giorni. Nel frattempo andiamo avanti con la variante di salvaguardia, il cosiddetto Salva Colline, che è in una fase molto avanzata di redazione. Lo abbiamo presentato alla città, per avere indicazioni e suggerimenti, e dovrebbe andare in Consiglio comunale entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda le aree Zir e Zis, invece, a meno di cambiamenti dell’ultim’ora, dovremo affidarci al Piau perché la legge, non se ne capisce bene il motivo, prevede che, in attesa di nuovi strumenti di pianificazione, si possa agire solo con manutenzioni ordinarie, vale a dire pitturazioni o poco più. I deputati regionali Picciolo e Greco avevano presentato un disegno di legge per far sì che si potesse operare anche con manutenzioni straordinarie, senza modifiche di volumi, sagome e valore degli immobili. La discussione aveva provocato toni accesi ed il disegno di legge è stato ritirato. Sulla destinazione delle aree, siamo aperti alla condivisione. Appena il gruppo di progettazione del Piau ci fornirà le prime planimetrie, che chiederemo dopo trenta giorni dall’affidamento, faremo incontri pubblici e valuteremo eventuali suggerimenti”.
STRADE PREVISTE NEL PRG MA MAI REALIZZATE
“Questo è uno dei problemi più grandi della città. Nel Piano Regolatore sono state disegnate tante strade e sono state date concessioni edilizie in conseguenza di questo. Peccato che quelle strade non si siano mai realizzate e ci ritroviamo con palazzi che hanno accesso dai torrenti, cosa che ci ha creato anche un contenzioso con il Genio Civile. Il nostro obiettivo è quindi quello di realizzare tante strade necessarie e abbiamo già inviato alla Regione una richiesta di finanziamento per fare i progetti di alcune importanti. Ad esempio, la strada di collegamento tra l’Annunziata, all’altezza della galleria San Jachiddu, e Pace, sulla strada Panoramica dello Stretto, che dovrebbe snellire tantissimo il traffico della zona nord. Poi ancora un importante miglioramento viario del viale Annunziata, un ipotesi progettuale preliminare che ci è stata ceduta da privati e prevede un riassetto della circolazione, realizzando nuovi ponti sul torrente, che consentiranno di riorganizzare sia la viabilità sia le aree di parcheggio. C’è poi la strada che costeggia il torrente Papardo e sale fino a Faro Superiore e, dall’altro lato della città, una strada che ci è stata suggerita dalla I circoscrizione di collegamento con la ss 114. Dobbiamo dotare Messina delle infrastrutture che mancano”.
UFFICI AL DANTE e ABBATTIMENTO FITTI PASSIVI
“Il Dipartimento Urbanistica ha avuto delle difficoltà dovute al trasferimento da via Industriale all’Istituto Dante Alighieri. E’ stata un’operazione titanica che ha riguardato oltre 40mila fascicoli, con poche somme a disposizione. Ci sono ancora alcuni aspetti da sistemare ma l’ufficio è comunque in condizioni enormemente migliori rispetto al passato. Stesso discorso vale per il Dipartimento Politiche della Casa, che abbiamo portato da via Trento a palazzo Zanca. Sono operazioni che, rispetto allo scorso anno, ci hanno fatto risparmiare oltre 400mila euro all’anno di fitti passivi”.
IL RISANAMENTO
“La gara per il risanamento di Tremonti-Casa Nostra è già all’Urega, che ha fissato la data a fine novembre. Maggiori problemi ci sono invece per Fondo Fucile anche se stiamo comunque andando avanti coi fondi che abbiamo. Mancano ancora i 3 milioni e mezzo fermi al bilancio regionale. Abbiamo insistito con l’assessorato regionale alle Infrastrutture che ha chiesto al bilancio di affidarci l’intera somma. 106 proprietari di abitazioni, che hanno presentato la loro proposta, sono stati chiamati a firmare un preliminare di vendita. Con tutti i fondi a disposizione, potremo acquistare queste case, affidarle agli assegnatari e abbattere tutte le baracche di Fondo Fucile”.
SVINCOLO di GIOSTRA
“Non abbandoniamo le speranze di trovare i circa 3 milioni necessari per operare in variante e allungare l’uscita per chi proviene da Boccetta fino alla collinetta antecedente, ma il completamento dello svincolo sarà quasi sicuramente realizzato nell’ambito dell’appalto del viadotto Ritiro. Il discorso vale anche per l’uscita per chi proviene da Villafranca, dove non c’è bisogno di fare altri lavori. Lì il Cas monterà un piccolo giunto di collegamento con il Ritiro, di circa 60 metri, ma non avrebbe senso farlo adesso perché poi il viadotto sarà smontato. La prossima settimana ci incontreremo con Anas per chiudere definitivamente la questione economica. Sarà più che altro un passaggio formale, perché l’intesa è stata già trovata da qualche mese”.
PROGETTO STRUTTURA D’ACCOGLIENZA a CAMPO ITALIA
“E’ stato un progetto molto complicato che ha accumulato grandi ritardi, soprattutto quando il commissario Croce cambiò il responsabile unico del procedimento, che era il geom. Antonio Ruggeri e diventò l’arch. Maria Canale. Si è cercato di recuperare il tempo perso ma è stato possibile solo in parte. Negli ultimi tempi, la gara era già stata mandata all’Urega e proprio in quel momento la Regione ha comunicato il blocco del finanziamento sulla vecchia programmazione, assicurando al contempo la priorità sulla nuova programmazione. Non è dunque un finanziamento perso ma uno slittamento, tra l’altro con una tempistica un po’ anomala che fa pensare ad un collegamento con le difficoltà regionali di bilancio”.
SECONDO PALAGIUSTIZIA NELL’AREA DELL’OSPEDALE MILITARE
“Appena cinque giorni fa ho inviato un altro sollecito al responsabile della dismissione delle aree del Ministero della Difesa, il gen. Antonio Caporotundo, che avevamo già incontro a luglio a Roma. Ci avevano assicurato una risposta rapida ma non è ancora arrivata. Speriamo che il ritardo sia dovuto al fatto che ci stiano ragionando ma aspettiamo presto una risposta in un senso o nell’altro. L’area è immensa, 150 e più ettari, in pieno centro città. Ne chiediamo una parte ed abbiamo già depositato dati e planimetrie”.
STU TIRONE
“Il sindaco ha mandato una lettera sia al Ministero sia alla Regione per avere un riscontro ufficiale che non esiste. C’è un finanziamento? Oppure c’è stato ed è stato tolto? Da informazioni ufficiose in nostro possesso sembrerebbe che i finanziamenti siano stati cancellati nel 2009 e che quindi da quel momento la società abbia girato a vuoto. Oggi valutiamo la possibilità di utilizzare lo strumento Stu per fare riqualificazione urbana, recuperando e valorizzando l’esistente. Ma se non ci sono fondi è impossibile farlo”.
PIENA AGIBILITA’ dello STADIO SAN FILIPPO
“Non entro nel merito di come si sia agito in passato, ma il problema odierno della piena agibilità è legato anche al fatto che non esiste il collaudo generale dello stadio. Perché questo avvenga adesso è necessario ripristinare la strada franata a valle. Abbiamo ritrovato le somme nel bilancio e si sta preparando l’appalto, che sarà a brevissimo. Contiamo di chiudere tutto nei prossimi mesi, collaudo compreso, e di garantire la completa agibilità anche in vista dei concerti del prossimo luglio”.
(Marco Ipsale)
Si potrebbe pubblicare l’elenco delle abitazioni che il Comune potrebbe potenzialmente acquistare, ovviamente omettendo il nome degli attuali proprietari?
Si potrebbe pubblicare l’elenco delle abitazioni che il Comune potrebbe potenzialmente acquistare, ovviamente omettendo il nome degli attuali proprietari?
Si vorrebbe consigliare al valente giornalista Mqrco Ipsale di attivarsi per favorire un confronto dibattito, possibilmente video trasmesso tra l’attuale assessore De Cola e Gianfranco Scoglio. Solo così il cittadino potrà farsi un idea, quanto più obiettiva, della vicenda Messina, senza subire informazioni che rischiano di essere autoreferenziali, di parte e senza contraddittorio. Tutto ciò non potrà che favorire la democrazia e la crescita civile della città.
Si vorrebbe consigliare al valente giornalista Mqrco Ipsale di attivarsi per favorire un confronto dibattito, possibilmente video trasmesso tra l’attuale assessore De Cola e Gianfranco Scoglio. Solo così il cittadino potrà farsi un idea, quanto più obiettiva, della vicenda Messina, senza subire informazioni che rischiano di essere autoreferenziali, di parte e senza contraddittorio. Tutto ciò non potrà che favorire la democrazia e la crescita civile della città.
Un ingegnere tra i più preparati a Messina fa piazza pulita del castello di carta straccia dell’uomo dei sogni, quel Gianfranco Scoglio capace solo di aver messo in piedi una struttura inutile e costosa come quella chiamata PROGRAMMI COMPLESSI. Dopo il flop come candidato a sindaco, la requisitoria tecnica di Sergio De Cola fa uscire di scena dalla politica un messinese inutile alle sorti del nostro territorio, sempre silente sullo scempio edilizio perpetrato sulla nostra città, provocato anche dalla variante generale vigente, votata dal suo schieramento poligico, ABUSIVA rispetto alla tradizione urbanistica della nostra città disegnata ad anfiteatro dai nostri avi. Scoglio è simpatico per la sua passione calcistica,bravo come avvocato, un disastro come politico, addio per sempre a questo’ultimo Gianfranco.
Un ingegnere tra i più preparati a Messina fa piazza pulita del castello di carta straccia dell’uomo dei sogni, quel Gianfranco Scoglio capace solo di aver messo in piedi una struttura inutile e costosa come quella chiamata PROGRAMMI COMPLESSI. Dopo il flop come candidato a sindaco, la requisitoria tecnica di Sergio De Cola fa uscire di scena dalla politica un messinese inutile alle sorti del nostro territorio, sempre silente sullo scempio edilizio perpetrato sulla nostra città, provocato anche dalla variante generale vigente, votata dal suo schieramento poligico, ABUSIVA rispetto alla tradizione urbanistica della nostra città disegnata ad anfiteatro dai nostri avi. Scoglio è simpatico per la sua passione calcistica,bravo come avvocato, un disastro come politico, addio per sempre a questo’ultimo Gianfranco.
Maria(edit) ha sentenziato : a mare lo Scoglio… Gianfranco, Sergio Decola santo subito. Si propone un nuovo patrono della città : SAN DE COLA. Parola della vergine Mariedit.
Maria(edit) ha sentenziato : a mare lo Scoglio… Gianfranco, Sergio Decola santo subito. Si propone un nuovo patrono della città : SAN DE COLA. Parola della vergine Mariedit.
Tante parole e tanta intelligenza sprecata. Ma in un anno e mezzo non e’ partito manco il piu’ piccolo dei cantieri e non viene esitato alcun progetto edilizio dalla commissione edilizia. Gli ingegneri sono tati trasferiti dall’urbanistica ai cimiteri e nessuno studia i progetti anche perché rimangono impantanati nelle ZPS. Le chiacchiere stanno a zero. La disoccupazione dei messinesi invece ingrassa ….
Tante parole e tanta intelligenza sprecata. Ma in un anno e mezzo non e’ partito manco il piu’ piccolo dei cantieri e non viene esitato alcun progetto edilizio dalla commissione edilizia. Gli ingegneri sono tati trasferiti dall’urbanistica ai cimiteri e nessuno studia i progetti anche perché rimangono impantanati nelle ZPS. Le chiacchiere stanno a zero. La disoccupazione dei messinesi invece ingrassa ….
Adesso potrai passare alla cassa.
Ma quando imparerai a riflettere prima di scrivere sciocchezze?
George
Adesso potrai passare alla cassa.
Ma quando imparerai a riflettere prima di scrivere sciocchezze?
George
La qualità della vita a Messina è migliorata di molto da quando questa giunta di scienziati che accompagna un sindaco che una ne fa cento ne combina ha pensato bene di incrementare a dismisura le foreste urbane, che renderanno l’aria senz’altro migliore anche a costo di ostruire interamente il transito urbano veicolare e pedonale, e quindi di predisporre una serie di divieti di circolazione chiudendo le strade cittadine di maggiore flusso automobilistico, pomposamente dette isola pedonale.
Stamani domenica 19 ottobre ho assistito ad uno spettacolo unico in via Cavour, incredibile un ciclista (il solo transitato in due ore nella pista) portava una bandiera inneggiante Accorinti per il dono che aveva ricevuto potendo percorrere in bici quella meravigliosa strada. Contestualmente tanti crocieristi non sapevano come raggiungere il Santuario di Cristo Re per l’assoluta mancanza di cartelloni segnaletici. Perchè non invia qualche amico a verificare? Potrà farlo domenica oppure martedì prossimi. Lo spettacolo è sempre uguale, la regia degli incapaci anche.
La qualità della vita a Messina è migliorata di molto da quando questa giunta di scienziati che accompagna un sindaco che una ne fa cento ne combina ha pensato bene di incrementare a dismisura le foreste urbane, che renderanno l’aria senz’altro migliore anche a costo di ostruire interamente il transito urbano veicolare e pedonale, e quindi di predisporre una serie di divieti di circolazione chiudendo le strade cittadine di maggiore flusso automobilistico, pomposamente dette isola pedonale.
Stamani domenica 19 ottobre ho assistito ad uno spettacolo unico in via Cavour, incredibile un ciclista (il solo transitato in due ore nella pista) portava una bandiera inneggiante Accorinti per il dono che aveva ricevuto potendo percorrere in bici quella meravigliosa strada. Contestualmente tanti crocieristi non sapevano come raggiungere il Santuario di Cristo Re per l’assoluta mancanza di cartelloni segnaletici. Perchè non invia qualche amico a verificare? Potrà farlo domenica oppure martedì prossimi. Lo spettacolo è sempre uguale, la regia degli incapaci anche.
Se queste dichiarazioni sono vere, come sembra lo siano, alcuni degli ex dipendenti dei programmi complessi, che continuano a gestire con l’assessore De Cola i progetti iniziati con Scoglio, dovrebbero avere uno scatto d’orgoglio, dimettendosi dagli incarichi, chiedendo una diversa collocazione. Ma si sa che la “sciarra è pa cutra” e quindi è meglio abbozzare e servire l’assessore di turno.
Se queste dichiarazioni sono vere, come sembra lo siano, alcuni degli ex dipendenti dei programmi complessi, che continuano a gestire con l’assessore De Cola i progetti iniziati con Scoglio, dovrebbero avere uno scatto d’orgoglio, dimettendosi dagli incarichi, chiedendo una diversa collocazione. Ma si sa che la “sciarra è pa cutra” e quindi è meglio abbozzare e servire l’assessore di turno.
De Cola chi quello di Capo Peloro –Beiurt?? hah nemmeno leggo quello che scrive questo tizio
De Cola chi quello di Capo Peloro –Beiurt?? hah nemmeno leggo quello che scrive questo tizio