Dopo il comizio di ieri sera, il leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo risponde al sindaco De Luca
Un intergruppo per portare avanti il percorso del SalvaMessina e creare quella maggioranza d’aula che nei numeri il sindaco De Luca non ha. Questo il messaggio lanciato ieri al consiglio comunale dal comizio di piazza Unione Europea. Un vero e proprio aut aut: o si riesce a creare questo intergruppo consiliare o si va a nuove elezioni nei prossimi mesi. Insomma, De Luca ha ancora una volta alzato l’asticella, propone un patto ma ancora una volta alle sue condizioni.
Inevitabili le prime reazioni. Il leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo risponde per le rime al sindaco De Luca.
«Non mi impressiona, la richiesta del sindaco di creare un InterGruppo Consiliare perché è legittima dal suo punto di vista. Mi stupisce invece come De Luca pensi che possa funzionare se, al contempo, afferma che il programma amministrativo è il suo e non si tocca. Il tavolo per me va rovesciato: il Sindaco ha vinto senza una maggioranza. Deve essere capace di costruire un dialogo libero e leale con il Consiglio. Deve creare rapporti alla luce del sole e porre le condizioni perché, nell’interesse della Città, i Consiglieri sposino un progetto diverso. Senza ricatti ne preconcetti o peggio “accorrdicchi” degni della primissima Repubblica.
Il nostro Gruppo Consiliare, senza particolari alchimie, si è sempre comportato così sino ad oggi e continuerà a farlo con o senza Intergruppo, ma votando atto per atto senza legarsi a priori le mani su un programma che non ha contribuito a redigere e che, anzi meglio, ha in parte avversato in campagna elettorale. Se, invece, siamo sempre nella logica del “o così o mi dimetto”, noi continueremo responsabilmente ad essere dalla parte dei cittadini senza farci incantare da promesse effimere o prebende di piccolo cabotaggio. La politica è politica: o sei dentro o sei fuori: stare sull’uscio porta solo a rischio di polmonite. E se questa scelta porterà invece alle dimissioni del Sindaco, pazienza, Noi ci presenteremo alla città con la coscienza a posto e con idee chiare di nuovi orizzonti. La gente, adesso, ne è consapevole ed è stanca di chiacchiere e pettegolezzi».
Picciolo affonda anche su un altro dei punti di contrasto di questi giorni: la modifica del regolamento consiliare. Dopo le bocciature di piano di liquidazione Atm e in prima battuta del contratto di servizio della nuova Atm, nel mirino di De Luca sono finiti i consiglieri che hanno scelto l’astensione durante la votazione. Astensione che, secondo l’attuale regolamento, contribuisce ai voti non favorevoli.
Anche su questo punto Picciolo non le manda a dire: «Premettiamo che, a proposito di “aria fritta”, la proposta di modificare l’interpretazione del voto di astensione viene proprio dal nostro gruppo di Sicilia Futura. Abbiamo anche presentato formale richiesta al Presidente del Consiglio comunale e, quindi, siamo contenti che il Sindaco la condivida. Certo avrebbe dovuto dirlo, ma si sa già che se una cosa funziona oggi a Messina è solo merito suo. Osare, durare e, se non ricordo male…vincere! Ho detto tutto, avrebbe detto il grande Totò».
Il signor Beppe Picciolo è stato accontentato con l’inserimento fra gli assessori di Enzo Caruso. Appoggiare De Luca vuol dire distruggere Messina.