Irrompe in casa della ex malgrado i provvedimenti del giudice per stalking

Irrompe in casa della ex malgrado i provvedimenti del giudice per stalking

Alessandra Serio

Irrompe in casa della ex malgrado i provvedimenti del giudice per stalking

venerdì 20 Settembre 2024 - 11:13

Il caso al centro del processo a Messina, protagonista un 44enne condannato a 2 anni e 2 mesi

Aveva fatto irruzione in casa della compagna malgrado il divieto di avvicinamento. Sentita dagli investigatori, la donna aveva raccontato di episodi precedenti di maltrattamento: insulti, minacce continue, anche una sedia lanciatale addosso. Ma secondo i giudici è provata soltanto l’accusa relativa all’introduzione in casa della donna.

Si chiude con una condanna a 2 anni e 2 mesi il processo ad un 44enne accusato di maltrattamenti, stalking, violenze domestiche, violazione di domicilio e violazione del divieto di avvicinamento.

Dopo anni di processo il giudice monocratico Crisafulli, accogliendo la tesi del difensore, l’avvocato Francesco Ponzio, lo ha assolto dalle accuse più gravi di maltrattamenti e stalking. L’Accusa aveva chiesto la condanna a 5 anni e due mesi.

L’uomo è stato condannato per la violazione di domicilio, la violazione del divieto di avvicinamento e le lesioni personali provocate alla donna con alcuni schiaffi. La difesa ha già preannunziato il ricorso in appello

L’episodio risale al luglio 2021: il 44enne senza fissa dimora di origine romena aveva forzato l’ingresso di casa della convivente, facendole male. La donna per paura si era rifugiata dalla madre. L’uomo aveva già il divieto di avvicinamento alla ex compagna, che quando è stata ascoltata, denunciando l’irruzione, ha raccontato di ulteriori episodi di maltrattamento, avvenuti fino al 2020, l’anno della fine della convivenza.

Un commento

  1. Una condanna di gran lunga più lieve della richiesta della pubblica accusa induce ad alcune riflessioni sull’intero sistema giudiziario. L’imputato è processato per reati gravi e infamanti (stalking e maltrattamenti in famiglia)ma poi viene assolto per tali reati e condannato solo per i reati”minori”. Era legittimo promuovere l’azione penale?

    3
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007