Gli avv. Rizzo e Vadalà a tutela dei 6 ricorrenti: “Rappresentano oltre 150 commercianti”

Gli avv. Rizzo e Vadalà a tutela dei 6 ricorrenti: “Rappresentano oltre 150 commercianti”

Marco Ipsale

Gli avv. Rizzo e Vadalà a tutela dei 6 ricorrenti: “Rappresentano oltre 150 commercianti”

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martedì 11 Novembre 2014 - 23:31

I due legali denunciano aggressioni verbali nel corso della manifestazione di sabato scorso e sottolineano il fatto che il numero dei ricorrenti era esiguo solo per opportunità processuali. Gli esercenti contrari all’isola pedonale sarebbero molti di più

Un clima teso, un muro contro muro fomentato da persone che, da un lato e dall’altro, hanno lanciato accuse pesanti. Ciò che in altre città è la normalità, a Messina è diventata una battaglia senza esclusione di colpi.

L’ordinanza del Tar non ha fatto altro che accendere animi già mossi da mesi di contrapposizioni. Gli avv. Fernardo Rizzo e Andrea Vadalà, difensori di cinque dei sei ricorrenti, raccontano che, nel corso della manifestazione di sabato, “una trentina di persone, ben identificate dalle telecamere, rivolgeva ad alcuni degli esercenti commerciali ricorrenti espressioni sconvenienti, diffamatorie ed offensive, che saranno oggetto di accertamento giudiziario”.

Oltre che per denunciare il fatto, i due legali intervengono per chiarire che “il ricorso, benché proposto formalmente da 5 commercianti e 1 residente, è sostenuto e fatto proprio da oltre 150 commercianti della zona interessata riuniti in un comitato spontaneo, i quali erano pronti tutti ad agire in giudizio”. Se i ricorrenti sono stati solo sei, è stato solo “per mera opportunità processuale”. Tanto che gli oltre 150 esercenti avevano già proposto altre azioni penali alla Procura della Repubblica per abuso di ufficio ed ancora atti stragiudiziali di diffida all’amministrazione comunale. “In particolare, quello del 29 aprile – scrivono gli avv. Rizzo e Vadalà -, è stato sottoscritto da ben 248 esercenti, per chiedere “una perentoria riforma dell’isola pedonale che, come modulata, arrecava loro gravi pregiudizi economici”.

Rizzo e Vadalà, infine, ribadiscono quanto già è stato chiarito in questi giorni. Vale a dire che l’ordinanza del Tar si rifà alla mancata applicazione del Piano Generale del Traffico Urbano, indipendentemente da chi fossero i ricorrenti. “Appare bizzarro – concludono – che coloro che invocano il proprio diritto dinnanzi a un giudice vengano additati come incivili da chi viola la norma giuridica e con ciò sovvertendo i cardini del nostro ordinamento”.

(Marco Ipsale)

30 commenti

  1. Mi auguro che l’Autorita Giudiziaria persegua questi anarchici “dal basso”, infliggendo loro le giuste pene.
    I figli di papà, nullafacenti e con il portafogli pieno, devono smetterla di infastire e dileggiare chi tutela i propri interessi.
    Il tutto nel complice silenzio di un ++++, messo al posto sbagliato dall’improvvida disperazione degli elettori.
    George

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  2. Mi auguro che l’Autorita Giudiziaria persegua questi anarchici “dal basso”, infliggendo loro le giuste pene.
    I figli di papà, nullafacenti e con il portafogli pieno, devono smetterla di infastire e dileggiare chi tutela i propri interessi.
    Il tutto nel complice silenzio di un ++++, messo al posto sbagliato dall’improvvida disperazione degli elettori.
    George

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  3. la immaginavo che non erano solo 6 ma molti di più della trentina che sono stati a protestare ed insultare chi difende il proprio diritto di fronte a dei prepotenti che non vogliono rispettare le regole del PGTU.Ora facciamo una azione di responsabilità e facciamo pagare le spese di montaggio e rimontaggio a chi le regole non li ha rispettate.

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  4. la immaginavo che non erano solo 6 ma molti di più della trentina che sono stati a protestare ed insultare chi difende il proprio diritto di fronte a dei prepotenti che non vogliono rispettare le regole del PGTU.Ora facciamo una azione di responsabilità e facciamo pagare le spese di montaggio e rimontaggio a chi le regole non li ha rispettate.

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  5. antonio campanella 12 Novembre 2014 08:08

    basta non comprare dove non appare il cartello “SI ISOLA”

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  6. antonio campanella 12 Novembre 2014 08:08

    basta non comprare dove non appare il cartello “SI ISOLA”

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  7. Invece di ricorsi e controricorsi perchè non optare per un bel REFERENDUM.Chi perde abbia poi la decenza di restare in silenzio (…se vuole può anche andar via da Messina…).

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  8. Invece di ricorsi e controricorsi perchè non optare per un bel REFERENDUM.Chi perde abbia poi la decenza di restare in silenzio (…se vuole può anche andar via da Messina…).

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  9. per dirla tutta molte persone si sono date allo sproloquio anche sul noto social network Facebook. Non ci sono andati tanto leggeri facendo nomi e trascendendo più volte… Insomma, l’educazione e l’intelligenza sono sempre di chi le usa.

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  10. per dirla tutta molte persone si sono date allo sproloquio anche sul noto social network Facebook. Non ci sono andati tanto leggeri facendo nomi e trascendendo più volte… Insomma, l’educazione e l’intelligenza sono sempre di chi le usa.

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  11. Direi che il TAR ha messo la parola fine a questa vicenda.
    Io sono pro isola, ma quella che conta e va rispettata è la legge.
    Direi che sarebbe ora di smettere un po’ tutti noi di sparlare e passare oltre.
    La questione è chiara.

    Salvatore

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  12. Direi che il TAR ha messo la parola fine a questa vicenda.
    Io sono pro isola, ma quella che conta e va rispettata è la legge.
    Direi che sarebbe ora di smettere un po’ tutti noi di sparlare e passare oltre.
    La questione è chiara.

    Salvatore

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  13. Già, “chi tutela i propri interessi”. Infatti chi è prepotente? Chi tutela i propri interessi particolari o chi quelli generali della comunità? Non è certo proibito rivolgersi ai tribunali, ma si abbia anche il coraggio, fino in fondo, di metterci la faccia: i 6 l’hanno fatto e credo abbiano pensato anche alle conseguenze. Per quanto riguarda gli insulti non credo che i toni fra i 150 commercianti, nei mesi passati, siano stati meno offensivi. Il finto scandalizzarsi non impressiona nessuno.

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  14. Già, “chi tutela i propri interessi”. Infatti chi è prepotente? Chi tutela i propri interessi particolari o chi quelli generali della comunità? Non è certo proibito rivolgersi ai tribunali, ma si abbia anche il coraggio, fino in fondo, di metterci la faccia: i 6 l’hanno fatto e credo abbiano pensato anche alle conseguenze. Per quanto riguarda gli insulti non credo che i toni fra i 150 commercianti, nei mesi passati, siano stati meno offensivi. Il finto scandalizzarsi non impressiona nessuno.

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  15. Sono d’accordo ,però non si può fare finta di niente quando si tocca la tasca della gente.I costi di questa pseudo isola chi li paga? noi! i soliti fessi? e gli altri possono indisturbati, mettermi le mani in tasca per soddisfare le loro fissazioni? l’isola facciamola ,ma rispettiamo le regole ed i diritti di tutti.

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  16. Sono d’accordo ,però non si può fare finta di niente quando si tocca la tasca della gente.I costi di questa pseudo isola chi li paga? noi! i soliti fessi? e gli altri possono indisturbati, mettermi le mani in tasca per soddisfare le loro fissazioni? l’isola facciamola ,ma rispettiamo le regole ed i diritti di tutti.

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  17. l’italiano è un opinione

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  18. l’italiano è un opinione

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  19. La domanda che si pone hermann è appropriata, la risposta è sbagliata. La tutela delle minoranze è uno dei cardini della società liberal democratica (leggi le opere di Tocqueville). Il fatto di autoproclamarsi maggioranza (ed esistono fondati dubbi), non giustifica la violazione delle regole. Possibile che, nel 2014, non sia ancora un concetto chiarissimo ?

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  20. La domanda che si pone hermann è appropriata, la risposta è sbagliata. La tutela delle minoranze è uno dei cardini della società liberal democratica (leggi le opere di Tocqueville). Il fatto di autoproclamarsi maggioranza (ed esistono fondati dubbi), non giustifica la violazione delle regole. Possibile che, nel 2014, non sia ancora un concetto chiarissimo ?

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  21. In questa vicenda, trovo tristemente ambigua la posizione di Tempostretto che ha cavalcato furbescamente la protesta di chi voleva imporre l’isola a ogni costo. Invece di spiegare i corretti termini della questione – cioè che, 5 o 1.000 che fossero, coloro che non la volevano avevano tutto il diritto di ricorrere alla Magistratura per chiedere il rispetto delle regole – e stigmatizzare l’incapacità della Giunta, il giornale ha preferito flirtare con gli accorintiani.

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  22. In questa vicenda, trovo tristemente ambigua la posizione di Tempostretto che ha cavalcato furbescamente la protesta di chi voleva imporre l’isola a ogni costo. Invece di spiegare i corretti termini della questione – cioè che, 5 o 1.000 che fossero, coloro che non la volevano avevano tutto il diritto di ricorrere alla Magistratura per chiedere il rispetto delle regole – e stigmatizzare l’incapacità della Giunta, il giornale ha preferito flirtare con gli accorintiani.

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  23. ahahaah comunque sia si isola o no isola il declino economico sociale è in atto.. non sarà il rispristino alle auto in centro a far schizzare gli introiti dei commercianti…!

    Sono un sostenitore dell’isola, ma come cittadino civile rispetto il giudizio del tar, mi auguro che la prossima isola sia totalmente condivisa.. cosi evitiamo i teatrini di piazza.
    Vorrei anche dire che meno aree pedonali nessun finanziamento del ministero dell’ambiente.

    un abbraccio a tutti i cittadini Messinesi

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  24. ahahaah comunque sia si isola o no isola il declino economico sociale è in atto.. non sarà il rispristino alle auto in centro a far schizzare gli introiti dei commercianti…!

    Sono un sostenitore dell’isola, ma come cittadino civile rispetto il giudizio del tar, mi auguro che la prossima isola sia totalmente condivisa.. cosi evitiamo i teatrini di piazza.
    Vorrei anche dire che meno aree pedonali nessun finanziamento del ministero dell’ambiente.

    un abbraccio a tutti i cittadini Messinesi

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  25. Io, come già ha proposto qualcuno, fossi nell’Amministrazione Comunale, proporei un referendum al fine di chiudere la vicenda.
    L’amministrazione dovrebbe fare ciò che i cittadini desiderano, per il bene dei cittadini e nel rispetto della legge: se la cittadinanza vota SI o NO all’isola (isola che sarà fatta conformemente alle leggi vigenti), la parte della popolazione sconfitta deve stare MUTA!

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  26. Io, come già ha proposto qualcuno, fossi nell’Amministrazione Comunale, proporei un referendum al fine di chiudere la vicenda.
    L’amministrazione dovrebbe fare ciò che i cittadini desiderano, per il bene dei cittadini e nel rispetto della legge: se la cittadinanza vota SI o NO all’isola (isola che sarà fatta conformemente alle leggi vigenti), la parte della popolazione sconfitta deve stare MUTA!

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  27. Un referendum sarebbe solo indicativo: chi vota? Il voto di chi abita in via dei Mille ha lo stesso peso di quello di chi vive al Faro? E il voto di chi vive a Contesse e lavora a Piazza Cairoli quanto vale? Ma anche un 99,9% di Sì o di No non toglie l’obbligo di applicare procedure amministrativamente corrette. La Democrazia è un sistema più complesso di quanto sembra e non basta avere il 50% + 1 per fare ciò che si vuole. E la bellezza della Democrazia diretta è una bufala di Grillo.

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  28. Un referendum sarebbe solo indicativo: chi vota? Il voto di chi abita in via dei Mille ha lo stesso peso di quello di chi vive al Faro? E il voto di chi vive a Contesse e lavora a Piazza Cairoli quanto vale? Ma anche un 99,9% di Sì o di No non toglie l’obbligo di applicare procedure amministrativamente corrette. La Democrazia è un sistema più complesso di quanto sembra e non basta avere il 50% + 1 per fare ciò che si vuole. E la bellezza della Democrazia diretta è una bufala di Grillo.

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  29. MA ANCORA CREDIAMO ALLE FAVOLE?QUESTI 4 COMMERCIANTI xxxxxxxxxxxxx…SICURAMENTE ADESSO CHE NON CI SARA’L’ISOLA PEDONALE FARANNO AFFARONI!!!

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  30. MA ANCORA CREDIAMO ALLE FAVOLE?QUESTI 4 COMMERCIANTI xxxxxxxxxxxxx…SICURAMENTE ADESSO CHE NON CI SARA’L’ISOLA PEDONALE FARANNO AFFARONI!!!

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