L’amministrazione guidata da Massimo Lo Schiavo ha ottenuto un finanziamento per ristrutturare l’antico faro di Lingua, da anni in stato di abbandono.
Il Faro di Lingua accoglierà il museo del mare e del sale. L’amministrazione guidata da Massimo Lo Schiavo ha ricevuto ieri la notifica della concessione di un contributo di 284.206,99 euro per la ristrutturazione del simbolo identificativo del territorio comunale. Il finanziamento è stato ottenuto ai sensi della misura 323 azione B, attuativa della misura 413 del Piano di Sviluppo Rurale della Sicilia, di cui il Gal è soggetto attuatore. Dopo alcune formalità amministrative, il Comune di Santa Marina Salina potrà bandire la gara d’appalto per la realizzazione dell’opera, che dovrebbe essere così ristrutturata entro la fine del 2015.
“Il Faro rappresenta un simbolo unico – commenta soddisfatto il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo – che andava riqualificato e riconsegnato alla comunità e alle centinaia di turisti che ogni anno giungono da ogni parte del mondo per ammirarlo”.
“Con questo spirito e con questa precisa volontà – continua il Sindaco Lo Schiavo – ho lavorato affinché l’Agenzia del Demanio concedesse la struttura al Comune. Oggi raccogliamo finalmente i primi frutti di quella che ieri sembrava a molti una scommessa azzardata, e possiamo così gettare concretamente le basi di un’opera che considero strategicamente rilevante oltre che un’importante opportunità di sviluppo per l’intera isola di Salina”.
Il progetto prevede il recupero della struttura, ad eccezione del fanale che resterà di competenza di Marifari, e l’allestimento all’interno di uno spazio dedicato al mare e alle tradizioni rurali. Si completa così il circuito dei musei comunale, che consta già oggi di due importanti spazi quali il museo etno –antropologico ed il museo archeologico.
“Adesso però- continua il sindaco- mi aspetto che l’Assessore regionale al territorio e all’ambiente Maurizio Croce riesca a sbloccare l’iter del progetto per la messa in sicurezza dell’intera area di punta Lingua, sede sia del faro sia dell’antica salina di epoca romana”. L’opera è già stata finanziata ma è bloccata da prescrizioni di alcuni uffici regionali: “Se non si interverrà- termina Lo Schiavo- tempestivamente un sito di rilevante pregio naturalistico rischia di essere irreversibilmente danneggiato sotto i colpi inesorabili dei marosi. Dal canto mio, ho già dato mandato agli uffici competenti di completare tutti gli adempimenti mancanti nel più breve tempo possibile e poter così pubblicare al più presto il bando di gara”.