A lanciare il grido d’allarme è il Comune stesso, che vede andare avanti questa problematica da quasi quattro anni , senza porre una soluzione definitiva al problema.
Santa Marina Salina non ha ancora il suo porto commerciale agibile. A lanciare il grido d’allarme è il Comune stesso, che vede andare avanti questa problematica da quasi quattro anni , senza porre una soluzione definitiva al problema.
Il Comune di Santa Marina Salina, già lo scorso 2 Dicembre, aveva provveduto a segnalare ai soggetti tecnici competenti, agli Assessori Regionali ed al Presidente della Regione Siciliana, il disagio ed il pericolo che la situazione in atto comporta, anche alla luce della nuova ordinanza di chiusura del porto disposta, lo scorso 10 novembre, dal Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari. Nell’appello lanciato si sottolinea pure come, senza i dovuti interventi urgenti di ripristino, si corra il serio rischio di compromettere del tutto la funzionalità dell’intera struttura, costata milioni di euro pubblici.
“Mi sembra superfluo – commenta il Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo – sottolineare la centralità che un porto riveste in un’isola minore. Attorno ad esso gira la vita stessa dell’intera comunità ed una chiusura o interdizione, anche parziale, comporta dei forti disagi tanto da un punto di vista economico quanto da un punto di vista sociale”. “Se poi- continua Lo Schiavo- come nel caso di Santa Marina Salina, questi disagi si trascinano da anni e le risposte tangibili di chi avrebbe il dovere di intervenire tardano ad arrivare, la situazione rischia di divenire drammatica”.
“L’azione del mare – continua il Sindaco – è inarrestabile ed incontrollabile: intervenire oggi, quando ancora ci sono margini per eseguire un intervento che possa essere nel contempo risolutivo e non troppo dispendioso, sarebbe accorto e lungimirante. Mi auguro che il grido d’allarme che rilanciamo non rimanga ancora una volta inascoltato: gli organi tecnici competenti e la politica regionale non si assumano però la responsabilità di abbandonare Salina al suo destino negando alla cittadinanza la possibilità ed il diritto di godere di un porto agibile e sicuro al più presto”.