Diventeranno definitivi entro la fine dell'anno. 6.476 abitanti in meno rispetto ai 252.026 del 2001, ma il decremento sarebbe più forte se non fosse aumentata considerevolmente la presenza degli stranieri
Siamo 245.550. E' il dato ufficiale provvisorio della città di Messina per il censimento 2011. Non è definitivo poiché questo, così come tutti gli altri dati di tutti i comuni italiani, andrà verificato da un nuovo strumento apposito dell'Istat, entro la fine dell'anno. I dati sono stati presentati oggi a Palazzo Zanca da Andrea Mancini, direttore del dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici dell'Istat.
La conferenza è stata aperta dall' assessore all'anagrafe, censimento, statistica e toponomastica del Comune di Messina, Giorgio Muscolino: "E' la chiusura di uno straordinario lavoro di tre anni, iniziato nel 2009 con un'operazione pilota. Si trattava del primo censimento con l'ausilio delle tecnologie, che permetteva di operare on line. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di realizzare un ottimo censimento, che fotografa in maniera fedele la città. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nella realizzazione, il mio predecessore Carmelo Santalco, gli uffici comunali, i cittadini e in particolar modo il circolo Thomas Sankara, la comunità Migrantes ed altre realtà che ci hanno permesso di avere contatti con le realtà di origine straniera".
La dirigente Istat della sede territoriale Sicilia, Francesca Abate, ha voluto sottolineare l'importanza del lavoro svolto: "Si è creata una buona struttura comunale, il cui lavoro non va disperso ma continua quotidianamente. Il censimento non finisce qui. Si passa ora alla fase del controllo, che in passato è mancata. I dati definitivi saranno resi noti entro la fine dell'anno".
Ma entriamo nello specifico dei dati illustrati da Mancini. 245.550 abitanti, dicevamo, di cui 234.482 italiani e 11.168 stranieri, che rappresentano il 4.5 % della popolazione cittadina. Rispetto al censimento del 2001, quindi, 6.476 abitanti in meno, ma solo perché aumenta considerevolmente la popolazione straniera. Sono infatti 6.379 gli stranieri in più registrati, mentre la popolazione italiana accusa un calo di 12.855 abitanti. Rispetto al 2001, il numero medio di componenti per famiglia scende da 2.7 a 2.4. Il 36.1 % dei questionari sono stati restituiti via web, un dato superiore alla media nazionale, che si attesta intorno al 33 %. Il 35.5 % sono stati consegnati al centro comunale di raccolta, il 16.7 % sono stati restituiti agli uffici postali e l'11.6 % ai rilevatori. In Provincia di Messina gli abitanti sono 653.470 e rappresentano il 13.1 % degli abitanti della Regione che conta invece 5 milioni e 4.598 abitanti. La popolazione italiana residente in Provincia è di 629.337 unità, quella straniera, la cui incidenza è del 3.7 %, di 24.133. Nell'intera Regione, gli italiani sono 4.887.405, gli stranieri 117.193, il 2.3 % del totale. Anche in Provincia si è avuto un decremento della popolazione: meno 8.980 unità. Ed anche qui il saldo è meno negativo per l'aumento della popolazione straniera (+ 14.892) che si contrappone al decremento della popolazione italiana (- 23.872). In tutta la Regione, addirittura, il saldo positivo degli stranieri (+ 67.794) ribalta quello negativo degli italiani (- 32.187), provocando un aumento della popolazione totale di 35.607 unità.
Vediamo ora come si è giunti al numero di 245.550 abitanti. Al 31 dicembre 2010, la Lac (Lista anagrafica comunale), utilizzata dall'Istat per spedire i questionari alle famiglie, conteneva 246.958 individui. All'8 ottobre 2011, la Lac conteneva 246.655 persone. Di queste, 5.263 sono risultate irreperibili al censimento. Sono persone sulle quali verrà fatta un'ulteriore ricerca. Se trovate, saranno aggiunte al dato ufficiale, viceversa verranno cancellate dall'anagrafe. Si era scesi dunque al dato di 241.392 residenti. Sono state però censite nel Comune 2.938 persone che non erano inserite nella Lac e saranno iscritte all'anagrafe. Si è così giunti al dato di 244.330 abitanti, aggiornato al 27 aprile 2012. Ma a quella data il Comune di Messina, così come altri undici comuni italiani, non aveva ancora terminato le operazioni di registrazione dei dati riassuntivi dei questionari restituiti in forma cartacea. Dal confronto tra censimento e anagrafe, l'Sgr (Sistema di Gestione della Rilevazione) ha aggiornato i dati di riepilogo al 4 giugno 2012. Quest'ultimo dato vede a Messina una popolazione di 245.550 abitanti. Numero che, come dicevamo, è ancora provvisorio. Sono infatti 8.201 le persone da sottoporre a revisione post-censuaria dell'anagrafe, numero dato dalla somma dei 5.263 irreperibili e dei 2.938 censiti nel Comune ma non presenti in Lac.
In città è in corso un progressivo invecchiamento della popolazione: dai 41.02 anni di età media del 2002 si è passati ai 43.14 anni del 2010. La circoscrizione più giovane è la seconda (41.25), mentre l'età più alta è nella quarta (45.85). La piramide dell'età mostra una struttura con la maggior parte della popolazione concentrata nelle classi d'eta 40-49 e 50-54, corrispondente al "baby boom" degli anni '60. Un costante basso tasso di fecondità ed il parallelo aumento della durata della vita media hanno portato ad un progressivo invecchiamento della popolazione della città. L'indice di vecchiaia, che misura il rapporto tra anziani (oltre 65 anni) e giovani (minori di 14 anni) ha raggiunto il valore di 144.7. Significa che nel 2010 si contano circa 144 anziani ogni 100 giovani, contro i 117 del 2002. Nel quarto quartiere l'indice di vecchiaia è addirittura di 202, nel secondo di 120. Il tasso di natalità ha avuto un andamento costante: nel 2010 si sono registrate 8.81 nascite ogni 1000 abitanti, dato non dissimile dall'8.75 del 2002. Il tasso più alto si è avuto nel 2003 (9.29), quello più basso nel 2005 (8.17). Il dato è più basso nel quarto quartiere (7.46) e più alto nel secondo (9.69). Il tasso di mortalità è anch'esso stabile: 10.48 nel 2010 contro il 10.65 del 2002. Il tasso più alto si è riscontrato nel 2009 (11.02), il più basso nel 2004 e nel 2006 (9.49). Anche qui il tasso più alto è nella IV circoscrizione (12.33), il più basso nella seconda (8.43). Il tasso di immigrazione ed emigrazione, negativo fino al 2007, è andato poi parificandosi, grazie all'aumento degli stranieri presenti in città: 8.66 contro 16.17 il rapporto del 2002, 10.35 a 11.6 nel 2008, 12.71 a 12.88 nel 2009 fino a ribaltarsi nel 2010, 12.04 contro 11.85.
A questo punto, Messina non rientra più tra le città dai 250mila ai 499mila abitanti, ma tra quelle tra i 100mila e i 249mila abitanti. Le conseguenze, non ancora ufficiali, potrebbero tradursi in un minore trasferimento di fondi statali, minor numero di assessori e consiglieri comunali ed eliminazione delle circoscrizioni.
Anche su questo, l'intervento in chiusura del sindaco, Giuseppe Buzzanca: "Non abbiamo raggiunto i 250mila abitanti ma ci adopereremo per restare città metropolitana, così come avvenuto a Reggio Calabria. Dobbiamo creare nuova capacità attrattiva verso la città per recuperare abitanti. Sono soddisfatto del lavoro della struttura comunale e dei complimenti che abbiamo ricevuto anche dai vertici dell'Istat".
I dati di tutta Italia, divisi per diversi livelli territoriali (nazionale, ripartizione, regione, provincia e singolo comune), sono consultabili al sito http://dati.istat.it/?lang=it
(Marco Ipsale)
Sindaco Buzzanca,
fino a quando si penserà solo alle lobby degli avvocati e dei medici, difficile che Messina ritorni sopra i duecentocinquantamila abitanti… Tutti i nostri laureati sono costretti a lasciare la città, cosa pensa di fare? O continuerà a puntare solo sul turismo? Quando, fra dieci anni, saremo duecentomila, e poi centocinquantamila, a chi serviranno più tutti questi avvocati e medici?
Citta’ destinata a scomparire. Resteranno solo i pensionati e i morti di fame che vivono di espedienti.
Al posto di Buzzanca io non dormirei sonni tranquilli: le fredde statistiche anagrafiche dicono che Messina oltre che perdere abitanti, si sta spopolando sempre più e sta diventando sempre più “vecchia”.
I giovani, i nostri giovani migliori(ma anche quelli meno giovani) sono costretti ad andar via non trovando alcuna possibilità di lavoro, nè alcuno spiraglio di cambiamento in meglio di questa città, chi resta lo fa perchè magari ha già “famiglia”, perchè magari ha già un “nome” e la professione di papà/mammà da spendere…o perchè spera ancora in un posticino da precario in qualche partecipata del comune/provincia(sempre meno però).
X gio79, lei giustamente cita il turismo ed ha ragione secondo me.solo che Buzzy u sinnacu,preferisce: medici,avvocati,compari ed amici,fregandosene del cittadino e del suo avvenire.Ma la visto le strade? carte,monnezza,cacca di cani auto in doppia e tripla fila e lei chiede al turista di restare ad ammirare la cloaca.Ma suvvia questa è solo città dei buddacioti e dormiglioni cosa può sperare di più ???
Siamo 245.550..
se togliamo i figli di ntrocchia…i disonesti…quelli che rubano il salario..i falsi che si fanno una carriera con certe prestazioni fuori orario ( citando Bertoli)..i servi dei politici..i lecchini… quanti ne restano?
restano i buddaci:U Buddaci” è un pesce che vive alla giornata, dotato di grossa testa e di una bocca grande e piena, capace di inghiottire di tutto. alla stessa specie appartengono i messinesi, o buddace, perché creduloni, chiacchieroni a vuoto e politicamente indifferenti.
In realtà non tutti i moduli sono stati restuiti e gli stranieri sono molti di più…forse il 10% quindi con tutta probabilità Messina supera i 250.000 ab.
Negli ultimi 10 anni Messina ha perso troppe strutture, troppi uffici, troppi posti di lavoro e di conseguenza ha perso abitanti come conseguenza della politica regionale, distruttiva per Messina.
Se Messina si riprende migliaia di posti di lavoro per Marisicilia, per l’Arsenale, Il distretto militare, La direzione postale, il compartimento ferroviario,ect.ect.ect. si ritorna subito ben sopra i 250.000 ab.
La depredazione di Messina in favore di Catania e Palermo forse è stata fatta nell’ottica di sminuire la città, svuotarla di storia, valori ed anche di abitanti.
Certa politica locale, mentre Messina veniva svuotata della sua storia dei suoi uffici,del suo lavoro e dei suoi abitanti, indirizzava l’attenzione e le più inutili delle proteste verso il nulla, un’opera di fumo, destinata ad essere fumo, che comunque ha accecato ed impoverito i messinesi.
Reggio Calabria…180.000 abitanti….. perché’ rimane Citta’ metropolitana..?
Burrascano continua ad offendere la dignità dei messinesi definendo cloaca una città bellissima, con vedute straordinarie, con luoghi tra mare e monti unici, e nonostante un terremoto ed una guerra distruttiva, Messina ha monumenti, fontane,chiese, piazze, palazzi ect..
Burrascano non è messinese, infatti definisce Messina con distanza, escludendosi, la città dei buddacioti e dormiglioni…..Burrascano, con tutto il rispetto per i calabresi ed i catanesi, probabilmente è un calabrese o un catanese invidioso.
Nei suoi commenti solo offese mai nulla di propositivo e positivo.
l’analisi più giusta è quella di Totonno…. alla quale va aggiunto che come tutte le grandi città anche Messina ha visto nuclei spostarsi nei comuni più piccoli ma vicini !! rimane la capacità di attrattiva per la quale i pendolari fanno di Messina una città ben oltre i 250mila abitanti E CHE NEGLI ULTIMI DUE ANNI HA GIA’ INVERTITO IL TREND. Certo occorre ripensare alla vocazione e a creare condizioni per attrarre NoN ultimo finire di piangersi addosso per darla vinta ai tipi come Burrascanu finti messinesi …. in questo il giornalismo denigrante solo per cercare consenso nel lamento dalla Gazzetta in giù crea disaffezione AL PARI DEL POLITICO INCAPACE!! ….e cmq sempre li siamo e considerando il periodo buio ci vediamo tra 10 anni e ne riparliamo , terremoti e guerre ma sempre tornati grandi !!
Per BURRASCANU:
dato che a Messina tutti sono buddacioti(termine che usi per definire tutto e tutti);dato che i Messinesi sono tutti “politicamente indifferenti”;dato che c’è ovunque “monnezza e cacca”….vattene da questa città!La gente come te,sempre pronta a criticare e insultare chiunque senza proporre nulla di costruttivo,non serve a nulla.Occhio,se resti in questa città finirai per diventare un “buddaciotu” puru tu!
PS.impara a scrivere in ITALIANO prima di sputare veleno su tutto e tutti,please!
mi dispiace, ma secondo me Burrascano è proprio messinese… Purtroppo è vero che siamo sempre buoni a criticare, senza mai essere propositivi. Ci lamentiamo anche di quel po’ che si tenta di fare. Fosse per molti messinesi, dovremmo vivere ancora nelle caverne. Rifletta sulla reazione dei messinesi alle novità: il tram (“era meglio quando c’era il velocità, con una t sola”, lo stadio sanfilippo (era meglio il celeste, questo è troppo lontano e bisogna prendere l’autobus) e adesso l’accordo per il project finincing del pilone (può andare a leggere i commenti sull’articolo in questo sito). E’ difficile portare novità in una città così refrattaria. Cmq nello specifico le critiche mi sembravano abbastanza azzeccate…
Penso piuttosto che sia lei a non essere messinese e a non amare questa città!
Non è ignorando( o facendo finta di ignorare) i problemi, la cattiva(pessima) amministrazione comunale,la sporcizia ovunque, il menefreghismo atavico, l’immobilità cronica, il degrado dilagante e devastante, la mancanza totale del rispetto delle leggi, delle istituzioni, dei principi etici e morali da parte di chi è demandato a farle rispettare e a dare l’esempio(vedi casi xxxxxxxxx e xxxxxxxxx)che si ridà dignità ai messinesi.
Non è attribuendo ad altri responsabilità locali o sconoscendo gerarchie istituzionali (vedi Marisicilia, Arsenale militare, La direzione postale, il compartimento ferroviario…)che sovraintendono ristrutturazioni e rimodulazioni gestionali sul territorio, spacciandole per “oscuri tentativi” di sminuire la città e la sua storia, che si “arrichisce” il messinese.
Quando invece certi messinesi la finiranno di pensare che Messina è una città bellissima solo perchè ha un bel panorama, un clima mite, chiese,fontane,piazze..ecc..sottacendo tutto il resto??? Quando apriranno gli occhi e penseranno che i loro figli nella situazione in cui è precipitata questa città (per colpe nostre, non altrui!!!) non hanno alcun futuro e saranno costretti ad emigrare? Quando riusciranno a dare il giusto peso ai meriti(pochi) e ai demeriti(molti,tanti,fin troppi..) delle persone che li hanno amministrati fino ad oggi? Quando infine questi messinesi riusciranno a guardare “oltre” e pensare che non si vive di solo mare e panorama? Bè, quel giorno incomincerà la rinascita di questa sfortunata città.
purtroppo non siamo tornati grandi… Spero che il trend si stia invertendo, come dice lei, ma faccia un paragone con le attività industriali e commerciali di Messina nel dopoguerra (birra messina, cantieri navali, ferrovia, marina militare… ) cosa è rimasto? Messina non è grande, e si sta rimpicciolendo sempre di più. Tutti i giovani di Forse lei vive nel mondo dell’iperuranio e non conosce gente che ha dovuto lasciare la città negli ultimi anni? Che lavoro può fare uno che decide di rimanere? Non ci sono imprese, una città di 250000 abitanti non può vivere di solo turismo e commercio, anche ammesso che si riesca a valorizzarli pienamente
Ma infatti le persone che hanno voglia di crescere se ne vanno.
A Messina restano gli avvocati figli di avvocati, i medici figli di medici e chi campa alle spalle della pubblica amministrazione.
infatti resteranno i xxxxxxxxx come lei e gli indifferenti che sanno guazzare bene nell’immondizia, che non capiscono che a forza di restare solo buddaci saranno mangiati dai pesci più grossi ed indifferenti alle sorti di Messina.
burrascanu,provoca per fare venire fuori gente come lei che vive nel mondo dei balocchi e sicuramente nel mondo dei privilegiati dell’amico dell’amico.Burrascanu sarà un ex buddace,ma lei è rimasto un baddace vero…
fossi in lei non leggerei questo sgrammaticato di burrascanu.D’altra parte LEI sa cogliere nell’individuo solo la parte grammaticale,mentre e’ ben felice di vivere nel sistema descritto da Burrasca. magari non sarà buddace ma le vuole fare aprire gli occhi offuscati dalla congiuntivite.
Caro osservatore la dignità è parte della persona, non è l’istituzione a darti dignità.
Io ho girato molte città ed i problemi li ho visti ovunque.
Chi ha definito Messina cloaca(ispiratore di Burrascano) viene dalla Campania, da una città dove l’immondizia è arrivata al terzo piano delle abitazioni, la delinquenza al primato europeo, ed i problemi del traffico ai primi posti al mondo. Eppure questo signore, paladino della sua città dai problemi estremi, ha definito cloaca una città che non conosce.
Purtroppo a questa definizione si sono attaccati i criticoni piagnucolosi ed i finti messinesi.
Comunque Messina era una città dirigenziale, per la sua ideale posizione al centro tra due regioni.
E’ stata smantellata.
Lei caro Osservatore ritiene giusto che un comando, un ufficio ect. creato e sviluppato in una città, dopo secoli sia strappato e trasferito in altra sede…senza alcun vantaggio per la comunità ma solo svantaggi… le nuove sedi costano, il personale deve essere formato, istruito, i trasferiti devono essere pagati fuori sede per almeno due anni…Il disservizio ed i costi elevati dovrebbero dissuadere dal trasferire servizi ad una nuova sede eppure….Ci sono persone come Lei che condannano tutto e tutti ma giustificano le ingiustizie più palesi…
Io ha spedito una lettera al mio vicino di casa, sulla busta c’è il timbro di Catania…..Da Messina la lettera viene trasferita a Catania e poi ritrasferita a Messina con costi e disservizi assurdi per la comunità.
Caro Stellario chi è capace, il lavoro lo crea per se e per gli altri…è vero per i figli raccomandati degli avvocati, medici, notai ect…ma chi se ne và da Messina spesso cerca il posto fisso….la busta paga a fine mese che ti permentte appena di sopravvivere.
Caro totonno si faccia 2 fotografie e non ci pensi piú
Caro Stellario non ho capito il senso.
Cerco invece di spiegare meglio il mio pensiero che è espressione di fatti reali e non offuscato dalla politica.
Per spostare una struttura dirigenziale, ci vuole uno stabile da ristrutturare in base alle esigenze, arredarlo, dotare la struttura di attrezzature utili ad ogni ufficio per svolgere le proprie funzioni, sistemi informatici, istruire il personale…addirittura adeguare strutture portuli ect.ect….ci vogliono molti, moltissimi milioni di euro…..per giustificare l’enorme spesa ed i tanti appalti milionari, si afferma che è necessario spostare quella sede per migliorare il servizio offerto……
Ora caro Stellario, allargo la domanda ad Osservatore…delle tante strutture dirigenziali tolte a Messina ed istituite in altre città, con enormi spese, e con super appalti milionari, giudicati evidentemente indispensabili, quali hanno migliorato il servizio offerto ai siciliani? Le ferrovie, le poste, il distretto militare, Marisicilia, l’arsenale, il comando regionale della Finanza, l’ospedale militare ect.ect.
In realtà, specie per ferrovie e poste, tutti i servizi sono peggiorati in modo evidente… Non per colpa dei dirigenti e dei dipendenti dotati di ottima professionalità, ma per i tagli che hanno dovuto subire in seguito a questo assurdo e costosissimo movimento.
Tanti, tantissimi soldi spesi…….chissà perchè??????
Un mio amico, pensa che Messina paga un enorme giro di speculazione….Il fine reale della depredazione di Messina sono gli Appalti e le enormi cifre in gioco.
Un’altro amico molto politico dice che per il suo partito è stata una macchina in doppia fila a corso Garibaldi ed un fazzolettino sul viale a scatenare tutto questo e che le speculazioni non esistono e che dobbiamo fare i bravi e pensare solo quello che i partiti ci dicono di pensare….
A me che sono apolitico ex di sx, il dubbio mi viene…..che abbia ragione il primo, mentre il secondo è accecato dalla sua fede politica.