Una zia di Itala è accusata di stalking nei confronti della nipote, che avrebbe cercato di investire con l'auto. Alla base della lite, l'eredità familiare
La contesa per l’eredità di una famiglia di Itala è sfociata in una “faida” senza tregua e in un processo per stalking che vede imputata una zia 55enne, accusata di vessare la nipote di 25 anni, tra il 2016 e il 2017.
Il caso è in discussione davanti al giudice monocratico di Messina Simona Monforte, che qualche giorno fa ha sentito i testimoni, praticamente tutti componenti della stessa famiglia. Alla sbarra c’è la zia appunto, difesa dall’avvocato Antonello Scordo, accusata di aver molestato e minacciato, di telefono e di persona, la nipote.
In ben tre occasioni, incrociandola con l’auto, la zia avrebbe persino invaso la carreggiata opposta dalla quale arrivava la 25enne, col solo scopo di farle perdere il controllo del veicolo. Proprio dopo questi episodi la nipote si decise a denunciare la zia, che ha qualche precedente alle spalle di altro genere.
Alla base di tutto ci sarebbe la contesa tra la cinquantacinquenne ed il fratello, in lite per l’eredità dei genitori: casa, terreni, e qualche lascito in denaro, somme consistenti ma non elevatissime. Tra i due fratelli però negli anni le discussioni sono degenerate, e la zia di 55 anni si sarebbe resa protagonista di una serie di ritorsioni nei confronti del nucleo familiare del fratello, in particolare della figlia di 25 anni, che è assistita dagli avvocati Filippo Mangiapane e Caterina Cavallaro.