Monterosso come Giampilieri: Buzzanca chiede solidarietà e fa chiarezza sui fondi

Monterosso come Giampilieri: Buzzanca chiede solidarietà e fa chiarezza sui fondi

Monterosso come Giampilieri: Buzzanca chiede solidarietà e fa chiarezza sui fondi

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venerdì 28 Ottobre 2011 - 11:17

Il sindaco lancerà una raccolta attraverso un numero verde e un conto corrente. «Vogliamo che non accada ciò che è accaduto per Messina due anni fa». Già stanziati 65 milioni per la Liguria. E sull’ordinanza sbagliata: «Ci vuole una deroga, la Regione avrebbe dovuto chiederla prima»

La solidarietà che Messina, a volte invano, ha chiesto per le proprie popolazioni alluvionate, adesso è Messina stessa che vuole offrirla a chi sta provando le stesse sofferenze. Monterosso come Giampilieri, Aulla come Scaletta, l’alluvione del 1. ottobre 2009 come quella che ha devastato Liguria e Toscana. Il sindaco Buzzanca apre la strada alla solidarietà perché «abbiamo rivissuto attraverso le immagini televisive il dramma che due anni fa colpì Giampilieri ed i centri del litorale ionico peloritano». Buzzanca, nel corso di una conferenza stampa, ha confermato che sarà attivato un conto corrente per raccogliere risorse finanziarie destinate alle comunità alluvionate e che, superati questi primi concitati momenti, prenderà contatti con i sindaci dei centri colpiti, per offrire la disponibilità dei volontari della protezione civile di Messina ed i possibili aiuti che saranno richiesti. Sarà istituito anche un numero verde. Inoltre, quale segno di condivisione, il sindaco ha infine confermato di avere disposto la presenza del Gonfalone civico per i funerali che saranno celebrati per le vittime dell’alluvione. «Vogliamo – ha ribadito il sindaco – che non accada quello che si è verificato per Messina due anni fa, quando la città ha sofferto l’isolamento per la disattenzione nazionale registratasi sulla effettiva portata del disastro e sulla interpretazione mediatica errata delle proporzioni dei danni subiti».

Buzzanca “suggerisce” ai sindaci delle città colpite «di attivarsi in prima persona per assumersi la responsabilità della ricostruzione, non delegandola agli altri». Un modo indiretto per ribadire il concetto, più volte espresso, per cui avrebbe dovuto essere lui e non Lombardo il commissario delegato per l’emergenza. Il sindaco è tornato anche sullo spinoso argomento dell’ordinanza sbagliata (a proposito, per i danni in Liguria sono già stati stanziati 65 milioni di euro): «Fino al 30 giugno non esisteva una norma che vincolasse i fondi della Protezione civile alla contabilità ordinaria, dopo sì. A settembre è stata fatta quell’ordinanza e in quel momento, non un mese dopo, la Regione avrebbe dovuto segnalare che i fondi, con queste modalità, non si sarebbero potuti utilizzare. Ci voleva e ci vuole una deroga». La domanda è: perché emanare un’ordinanza senza una deroga ritenuta necessaria per utilizzare subito i fondi? Forse è vero, la Regione è stata inizialmente “distratta”. Ma non si può dire che lo Stato ci abbia messo la massima attenzione.

4 commenti

  1. non c’è che dire. abbiamo un sindaco che siccome ha già fatto tutto per la “propria” città, ritiene opportuno pensare agli altri ora. non ho parole… e nemmeno soldi da mandare, visto quello che è stato raccolto per giampilieri, grazie.
    la ruota gira…

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  2. da noi due anni fa la prima causa dell’alluvione che venne urlata ai quattro venti fu l’abusivismo, creando nella popolazione una sorta di indifferenza per la vicenda e le persone coinvolte… oggi che succede al nord la STESSA COSA, si parla di cambiamento del clima e tutti a solidarizzare.. che paese di m…..

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  3. il sindaco dimentica che le alluvioni e gli smottamenti nel nord Italia si erano gia verificati in forma maggiori a Giampilieri ,con 38 morti,ammazzati.Il sig.Berluska ha finanziato 65 milioni in via preliminare per la liguria, ma chiedo: per Giampilieri quanto ha finanziato? un tubo.Noi siamo al sud e costruimo case abusive.Ma il paesino della Liguria costruito nel letto del fiume è regolare? E’vergognoso ed umiliante,però i buddaci continuano a votare Buzzy e Berluska.Evidentemente siano dei cittadini senza orgoglio e dignità

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  4. Mi chiedo quando verrà restituita alla nostra terra la dignità che merita, quanto ancora la gente dovrà attendere per poter guardare il cielo senza avere paura della pioggia. Ogni granello che frana è un dolore immenso per chi ama il luogo in cui è nato. Il territorio deve essere amato prima di essere amministrato, deve essere curato e rispettato per meritarsi il privilegio di viverlo. Quanto tempo dovrà ancora passare???
    Non è mia intenzione essere di parte, penso che la sofferenza non abbia localizzazione geografica, ma, caro Signor Sindaco, credo che avrebbe avuto, dai Messinesi, tutta la solidarietà possibile a favore della gente ligure o toscana, se solo si fosse preoccupato della gente di Messina e provincia.

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