Iva sugli assorbenti, Musolino a D'Uva: "Frase di cattivo gusto, faccia qualcosa di concreto a Messina per l'ambiente"

Iva sugli assorbenti, Musolino a D’Uva: “Frase di cattivo gusto, faccia qualcosa di concreto a Messina per l’ambiente”

Redazione

Iva sugli assorbenti, Musolino a D’Uva: “Frase di cattivo gusto, faccia qualcosa di concreto a Messina per l’ambiente”

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venerdì 17 Maggio 2019 - 17:50

L'assessore e candidata alle Europee lancia una frecciata al parlamentare M5S: "Se vuol difendere l'ambiente faccia qualcosa per il risanamento di Messina"

“Le parole di Francesco D’Uva sono decisamente di cattivo gusto e sono espressione della tipica finta cultura ambientalista di alcuni esponenti politici che si improvvisano ambientalisti senza fare alcuna azione concreta a favore della salvaguardia ambientale.”
Lo dichiara Dafne Musolino in merito alla polemica innescata dalle parole del parlamentare del M5S sull’Iva sugli assorbenti e sul consiglio di usare pannolini lavabili e coppette, dichiarazioni rese a La7 e che hanno scatenato una bufera sui social e non solo.
“Nessuno può permettersi di entrare in modo così volgare in questioni che riguardano la sfera personale ed intima delle donne- scrive la Musolino- la loro libertà di scegliere quali presidi igienico sanitari utilizzare per gestire un fenomeno fisiologico che purtroppo, per molte donne, si accompagna spesso a sindromi anche dolorose e con ampi risvolti sulla loro vita sociale e di relazione. In questo campo le donne sono vittime di un sistema pubblico che non riconosce certe necessità come primarie, e difatti nega qualsiasi regime di agevolazione fiscale o di esenzione della tassazione, applicando la stessa aliquota IVA prevista per i beni di lusso, e questo vale per TUTTI i presidi igienici presenti sul mercato, per cui la soluzione proposta da D’Uva non comporterebbe neppure alcun beneficio in termini di risparmio della spesa per le donne.”
“Soprattutto devo rammentare a D’Uva – conclude Musolino – che è suo dovere, come parlamentare nazionale di origine messinese, affrontare le più gravi questioni ambientali che riguardano la Città di Messina e l’emergenza risanamento, sulla quale lui e il suo partito hanno messo in atto una vera e propria politica di negazione di qualsiasi sostegno economico, evidentemente ritenendo che vivere nelle baracche, con tetti di amianto, senza fogne e senza condizioni minime di igiene, sia salubre e in linea con la loro politica ambientale!
Se davvero vuole fare l’ambientalista, D’Uva si adoperi per reperire le risorse per il risanamento del più grande insediamento di baracche all’interno di una città metropolitana, la sua città: Messina!”

Un commento

  1. Il sindaco di Messina dimentica la signora è il suo collega De Luca. In regione c’è una coalizione di centro destra. Perché chiede conto del risanamento a D’Uva? Forse perché non è corso in soccorso delle sparate sullo stato di emergenza avanzate dal sindaco? Li però è stata la protezione civile a certificare l’inconsistenza della richiesta. Quindi?

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