L'Honbu Dojo di Ganzirri ben figura all'European Karate Championship di Catanzaro Lido. Vittoria del maestro e affermazioni per Filippo Cutugno, Francesco Saccone, Anna Budese, Chiara Messina, Francesco Cutugno
CATANZARO – La città di Messina, agli ultimi campionati europei di Karate, è stata rappresentata dagli atleti dell’Honbu Dojo dell’Accademia Italiana Kenpokai Karate Do. I karateki guidati da Shihan Ibo hanno ottenuto il pass di accesso a quest’evento, grazie al Campionato Italiano 2021, di novembre scorso.
Al Palasport di Catanzaro Lido hanno preso parte alla due giorni, del 7 e 8 maggio, organizzata dalla World Union Karate in cui competevano 460 atleti di 8 nazionalità diverse. Otto gli atleti che si allenano a Messina in competizione, più il maestro, palermitano d’origine ma messinese d’adozione.
Malgrado le nutrite categorie, l’Honbu Dojo dell’Accademia Italiana Kenpokai Karate Do, con soltanto 9 atleti partecipanti all’evento (8 + il Maestro), grazie agli eccezionali risultati ottenuti, con vince, con 112 punti, anche la speciale classifica per Società e la proclamazione della vittoria segna, esattamente nello stesso istante, l’appesa al chiodo, questa volta definitivamente, dei guantini da Kumite, di Shihan Ibo.
Le vittorie
Vittoria nel Kata unificato M/F categorie Speranze cinture blu/marroni (9-11 anni) di Filippo Cutugno che supera in finale la compagna di squadra Giuliana Saccone, che si piazza al 2° posto, entrambi giunti alla finale dopo tre turni di gara. Filippo Cutugno, riesce anche a conquistare il 3° posto nella stessa cat. del Kumite.
Francesco Saccone vince invece la categoria Speranze fino a cintura verde, mentre Giorgia Saccone, si piazza al secondo posto, nella categoria esordienti F cinture blu-marroni, cedendo in finale alla compagna di squadra Anna Budese, arrivate in finale dopo due turni tutt’altro che scontato e facili da superare. Vincitrice della categoria cadetti mista M/F cinture nere, Chiara Messina (3° posto anche nella analoga cat. F), che dopo tre turni di gara che l’ hanno impegnata non poco, arriva in finale presentando un perfetto “Kushanku”, che non lascia scampo e batte l'”Unsu” rivale, con un perentorio 3 – 0 che non lascia spazio ad alcun commento.
La stessa Chiara Messina, conquista anche un ottimo 2° posto nel kumite F -55kg. Ciliegina sulla torta, Francesco Cutugno, vince entrambe le specialità di Kata e Kumite, nella cat. Pulcini (6 – 8 anni) open, dopo aver superato 3 turni nel Kata ed altrettanti nel Kumite. Sfortunata invece la gara di Alex Nava, che proprio la sera precedente la competizione a causa di un incidente domestico ha dovuto cedere il passo all’avversario, in entrambi gli incontri in cui ha comunque lottato stoicamente, incurante del dolore.
Il ritorno di Shihan Ibo
Lo stesso Shihan Ibo, su proposta del presidente Nazionale della Federazione Italiana Karate e Kickboxing che rappresenta la Wuk in Italia, Rosario Marino, si è presentato a difendere i nostri colori nazionali, nella categoria Master. Malgrado l’addio alle competizioni agonistiche di qualche anno fa, che lo hanno portato a calcare per decenni i più importanti tatami d’Italia e d’Europa, in seguito alle quali Shihan Ibo poteva vantare un palmares di 15 titoli regionali, 7 titoli nazionali e 3 titoli mondiali, pensando potesse essere arrivata improvvisa ed inaspettata, anche se in ritardo, la chance di togliersi quell’amaro di bocca, rimastogli a causa di 4 finali europee perse, che lo hanno costretto a rassegnarsi a rinunciare al titolo continentale, ha accettato la proposta ed alla non più verde età di 55 anni (ad agosto), sebbene dopo qualche perplessità iniziale dovuta alla consapevolezza di aver già da un po’ rallentato con l’intensità degli allenamenti (ormai Shihan Ibo si dedica esclusivamente all’insegnamento, nel suo Dojo messinese di Ganzirri) ha colto la chance ed ha fatto centro.
Tornando al 55 enne Shihan Ibo (Ignazio Bonadonna), palermitano d’origine e messinese d’adozione, 8′ Dan e Responsabile per l’Italia del Karate stile Kenpokai, relativamente al Kata, dopo aver superato 2 turni di gara, anche se soltanto per 2 a 1, cede in finale, conquistato in questa specialità un 2° posto che, per quanto prestigioso, porta a 6 le volte in cui si è dovuto accontentare di salire sul secondo gradino del podio continentale (in precedenza altre 2 volte nel Karate Full Contact, 2 volte nel Kumite individuale ed 1 volta nel Kumite a Squadre per Nazioni) e quasi rassegnato ad un destino che volesse prendersi gioco di lui, le kumite supera nell’ordine, l’inglese Evans, ed il turco Arslan, per ritrovarsi in finale con il fortissimo e conosciutissimo atleta italiano Donato Forsennato, più che meritatamente giunto anch’egli in finale.
Incontro pari fino alla fine del tempo utile, che conduce lo stesso all’ enchsen (prolungamento di un minuto dell’incontro), in cui, un kizami zuki d’anticipo, su un iniziativa d’attacco, forse spazientito, dell’avversario, conduce l’incontro in quello che è sempre stato il campo di battaglia di Ibo, negli anni d’oro; quello dell’attesa.
La maggiore esperienza, prevalendo sulla sicuramente superiore preparazione atletica, regala così a Shihan Ibo, una vittoria ed il titolo europeo che gli mancava e che gli permette finalmente di occupare anche quella casella del suo curriculum agonistico, per così tanto tempo rimasta vacante e che, come lui stesso ha dichiarato, valesse per lui, più di un ulteriore vittoria ad un Campionato del Mondo.
Grandi atleti sostenuti nel corpo e nello spirito, così come karate vuole, da un Grande Maestro. GRAZIE