Il Messina preso a pallate da Capuano strappa lo 0-0 che non serve. Succede di tutto allo Iacovone: tre pali del Taranto, rigore sbagliato da Kragl, espulsione di Celesia e Perez sbaglia il gol salvezza all'ultimo minuto
TARANTO – Ultima giornata allo stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto, ultima partita di stagione regolare per il Messina che ne avrà da giocare ancora altre due, quando tenterà di garantirsi la permanenza in Serie C nel doppio confronto al playout, contro la Gelbison. Contro l’ex Capuano il Messina non segna, nonostante un rigore avuto e sbagliato da Kragl nel primo tempo, il match termina con un pareggio per 0-0 con gli ospiti nei minuti finali costretti a giocare in inferiorità numerica per il doppio giallo a Celesia.
Un risultato al Taranto sta anche stretto avendo costruito un’infinità di occasioni, eloquente il dato degli angoli 11-3 per i pugliesi e con tre legni colpiti. La parte bassa della classifica di del girone C retrocesse Fidelis Andria e Viterbese, salvo il Monterosi Tuscia che vincendo con l’Avellino scavalca il Messina e ottiene un vantaggio di 9 punti sulla Viterbese. Qui la classifica del girone C.
Il Messina invece chiude 17° e affronterà la Gelbison nell’unico spareggio retrocessione, andata il 6 maggio in trasferta, il ritorno a Messina la settimana successiva il 13. I biancoscudati avranno dalla loro avranno la possibilità di mantenere la categoria in caso di parità al termine del doppio confronto.
Il Messina arriva “male” al playout
Una partita che però lascerà macerie nell’ambiente Messina perché le occasioni propizie ci sono state, risultati favorevoli dagli altri campi, e un rigore che mancava da 73 partite di campionato, 75 contando anche le due di Coppa Italia in mezzo, sbagliato da Kragl malamente che non si dimostra l’uomo salvezza. Anche Perez nel recupero finale ha un’occasione che fallisce che poteva valere la salvezza.
Raciti, che alla vigilia presentando la sfida aveva fatto intendere che Ragusa avrebbe potuto non essere della partita, sbaglia forse troppe mosse quest’oggi: il 4-2-3-1 con Kragl, Marino e Balde alle spalle di Perez non funziona; la squadra non si mostra quasi mai propositiva, tranne che nell’occasione del rigore non si ricordano altri tiri nello specchio; anche la gestione dei cambi fa acqua con Mallamo entrato a inizio ripresa che si fa male dopo 23 minuti e quando manca più di un quarto di partita il Messina è senza cambi, senza possibilità di cambiare più nulla tatticamente.
Primo tempo
Sembra iniziare bene il Messina che nonostante giochi in trasferta prova a ripartire tanto da guadagnarsi il primo calcio d’angolo del match in ripartenza. Ma il Taranto col passare dei minuti inizia la sua pressione e il Messina non riesce più ad uscire e rischia già al 14′ quando su punizione dalla trequarti il Taranto con Antonini colpisce dopo un colpo di testa la traversa.
Rossoblù che continuano a creare tanto gioco e sugli sviluppi di un altro calcio d’angolo al 24′ colpiscono il secondo palo di giornata. Lla respinta del Messina è preda di Romano che da fuori area calcia un siluro che si stampa sul palo, un minuto dopo ci riprova Mastromonaco ancora una conclusione incrociata che termina di poco al lato destro della porta difesa da Fumagalli. Sembra assente dal match il Messina ma il tocco di mano in area di rigore di Evangelisti concede il rigore al Messina. Tiro dal dischetto che il Messina non batteva da 73 partite in campionato, 75 contando anche le sfide ufficiali di Coppa Italia giocate in mezzo, l’ultimo fischiato a favore era arrivato nel match d’esordio nella scorsa stagione contro la Paganese e realizzato da Ibourahima Balde.
Al 31′ dal dischetto per il Messina si presenta Oliver Kragl che però si fa ipnotizzare da Vannucchi che blocca la sfera, in realtà è stato un brutto rigore, non calciato benissimo con la palla che resta bassa e centrale. Nel finale ritorna lo stesso copione con il Taranto che continua a creare gioco e conquistando l’ennesimo calcio d’angolo del primo tempo, 6-1 all’intervallo, vede il terzo legno dei locali su calcio d’angolo colpito stavolta da Antonio Ferrara. Un minuto di recupero concesso dove però non cambia il risultato.
Secondo tempo
Ad inizio ripresa doppio cambio per mister Raciti, fuori Fofana e Helder Baldé, ammonito, e dentro Mallamo e Michele Ferrara. Prima occasione del secondo tempo al 55′ col Taranto che sfiora in vantaggio e il Messina si salva ancora in angolo: tiro di Tommasini deviato dai difensori, Fumagalli preso in contro tempo ma il pallone termina fuori dalla porta.
Gestione sfortunata dei cambi per Raciti che dopo l’ora di gioco manda in campo Iannone e Grillo rilevando Marino e Kragl, al 68′ però si fa male Mallamo e Raciti costretto al quinto e ultimo cambio facendo posto a Konate. Al 72′ altra occasione del Taranto con palla recuperata dal Ferrara del Taranto che verticalizza per Tommasini che entra in area e cerca lo specchio della porta, attento a respingere Fumagalli. Si complica la situazione per il Messina al 79′ quando Celesia, già ammonito, si fa sorprendere alle spalle da Tommasini e lo atterra al limite dell’area di rigore, secondo giallo ed espulsione. Il terzino sinistro biancoscudato polemizza con la panchina del Taranto uscendo, verrà espulso anche l’ex Manetta che non era in campo, ma il rischio di essere squalificato per entrambe le partite del playout è alta.
Nel finale è un vero e proprio assedio per il Messina con il Taranto che continua a costruire occasioni da gol, se intorno all’82’ è bravo Fumagalli a bloccare la sfera poco dopo all’85’ il portiere biancoscudato può solo guardare il pallone sfilare a lato della porta. Altra occasione gigantesca per il Taranto all’89’: Nocciolini imbuca per Tommasini che tira un rigore in movimento che para Fumagalli.
Iniziano i sei minuti di recupero con l’undicesimo calcio d’angolo per il Taranto, bravo il portiere del Messina ad alzare il pallone sopra la sua traversa. Al quarto di recupero angolo per il Messina e sale in area anche Fumagalli, ma dopo la battuta di Grillo viene fischiato fallo in attacco. All’ultimo minuto palla messa in area e Perez viene anticipato da Ferrini che, da buonissima posizione, si divora in pratica il gol salvezza, trenta secondi dopo tre contro due per il Messina con Grillo che riceva, lui da brutta posizione, e calcia col mancino il pallone alle stelle. La partita e le speranze di salvezza diretta per il Messina terminano qui.
Taranto – Acr Messina 0-0
Taranto (3-5-2): Vannucchi; Evangelisti (dal 76′ Sciacca), Antonini, Formiconi; Mastromonaco, Romano (dal 60′ Labriola), Provenzano, Mazza ( dal 76′ Semprini), A. Ferrara; Bifulco (dal 71′ Nocciolini), Tommasini.
In panchina: Loliva, Caputo, Manetta, Fontana, Citarella, Colurciello, Rossetti, Finocchi, Canalicchio.
Allenatore: Ezio Capuano.
Acr Messina (4-2-3-1): Fumagalli; Berto, H. Balde (dal 46′ M. Ferrara), Ferrini, Celesia; Fiorani, Fofana (dal 46′ Mallamo, dal 68′ Konate); Kragl (dal 62′ Grillo), Marino (dal 62′ Iannone), I. Balde; Perez.
In panchina: Lewandowski, Zuppel, Trasciani, Salvo, Marino, Ragusa, Ortisi.
Allenatore: Ezio Raciti.
Ammoniti: H. Baldé 34′ (M), Ferrini 60′ (M), Celesia 60′ (M), Evangelisti 72′ (T), Celesia 79′ (M), Mastromonaco 81′ (T).
Espulsi: Celesia 79′ (M) doppia ammonizione, Manetta 80′ (Taranto).
Calci d’angolo: 11-3. Recupero: 1’ + 6
Arbitro: Luca De Angeli di Milano.
Assistenti: Luca Landoni di Milano & Luca Bernasso di Milano.
Quarto ufficiale: Loris Graziano di Rossano.