Il direttore del Cas: "Realizzare l'opera consentirebbe fondamentali interventi di manutenzione per incrementare la sicurezza"
MESSINA – “Precisazioni e smentite”. Sono queste le parole utilizzate dal direttore del Cas Franco Fazio, che ha voluto prendere posizione dopo il caso che l’ha visto protagonista per le dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale durante la commissione di lunedì 27 gennaio sulle condizioni “fatiscenti” della A20.
Fazio, di cui oggi ha parlato anche Schifani spiegando che il cda del Cas gli starebbe revocando il ruolo, ha attaccato un giornale nazionale che ha riportato la notizia il 30 gennaio, parlando di “frasi estrapolate e incardinate come ‘denuncia’ e uno stato di allarme sulle condizioni delle autostrade in gestione al CAS facendo trapelare una avversione alla realizzazione dell’opera stessa, ancorché nello stesso articolo si legge come lo scrivente ne sia tra i ‘fautori’. Si precisa che i contenuti del mio intervento sono stati volutamente travisati sia nella forma che nell’approccio sostanziale alle problematiche riferite”.
Fazio: “Col Ponte fondamentali interventi di manutenzione”
E ancora: “Il tratto autostradale che subirà maggiore incremento di transito veicolare nel periodo di realizzazione del ponte, ovvero quello prossimo alla città capoluogo, è tra i primi ad essere stati realizzati, risalendo difatti agli anni 70. La realizzazione del Ponte sullo Stretto consentirebbe, nell’ambito delle opere di compensazione richieste dal Consorzio e condivise dall’amministrazione regionale con una recente nota, di effettuare fondamentali interventi di manutenzione volti ad incrementare le condizioni di sicurezza ed accogliere il transito pesante derivante dalla costruzione dell’infrastruttura. Tali opere di riqualificazione del nastro autostradale esistente, che da decenni sono in attesa di reperimento di fondi di finanziamento, rischierebbero ulteriori ritardi qualora non si realizzasse il collegamento stabile tra la Sicilia e l’Europa”.
Fazio: “Si cominci subito col Ponte”
“Da questo – ha poi concluso Fazio – non può che derivare l’auspicio che al più presto inizino i lavori del ponte, strumento fondamentale per lo sviluppo della nostra Isola. Questo, anche in virtù del fatto che su oltre 13 miliardi in totale, ben 8 saranno spesi direttamente sul territorio per la messa in sicurezza dello stesso, così da intervenire efficacemente sul fenomeno del dissesto idrogeologico e poter garantire in meno di dieci anni una nuova viabilità e l’ammodernamento di quella esistente, compresa la rete autostradale siciliana. Qualunque altra dichiarazione a me attribuita all’infuori di questa non mi appartiene in alcun modo”. Nessuna parola sull’annuncio di Schifani della revoca del ruolo.
La replica: “Chiarimenti solo al presidente”
In merito ad eventuali chiarimenti e controdeduzioni da parte del direttore generale del Cas, Palazzo d’Orléans precisa che “dovranno essere presentati direttamente al presidente del Consorzio delle autostrade siciliane, che stamattina ha avviato il procedimento di sospensione e risoluzione dell’incarico, e non tramite dichiarazioni pubbliche. Sarà quella la sede opportuna e prevista dalla legge per verificare la correttezza nel metodo e nel merito di quanto affermato dal dirigente”.
De Luca (M5s): “Profondo allarme, la revoca è un atto punitivo”
Intanto anche la politica era scesa in campo in difesa di Fazio. Il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca, aveva spiegato: “Il Presidente Schifani ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Autostrade Siciliane avrebbe avviato già stamattina le procedure per la revoca di Franco Fazio dall’incarico di Direttore Generale, ma tempistiche e motivazioni destano allarme e perplessità”.
E ha proseguito: “Il provvedimento, infatti, pare essere scaturito a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Fazio nel corso di un’audizione durante una seduta di Commissione al Comune di Messina. In questa sede il Direttore Generale del CAS ha pubblicamente ammesso la totale inadeguatezza dell’autostrada A20 Messina-Palermo a far fronte alla mole di traffico di mezzi pesanti prevista nella fase di apertura dei cantieri del Ponte, criticità questa che permarrà anche se l’opera verrà realizzata. Non solo la rete autostradale è inadeguata, ma ha evidenziato anche che le gallerie Scoppo e Telegrafo presentano gravissimi problemi di sicurezza. Premesso che più volte ho personalmente denunciato le gravissime condizioni in cui versano le tratte autostradali che collegano Messina con Catania e, soprattutto, con Palermo, la revoca di Fazio solleva parecchi dubbi, ma anche un profondo allarme. Mi chiedo a questo punto, viste le tempistiche e le modalità, se si tratti di un atto ‘punitivo’ per aver detto il falso o ‘punitivo’ per aver detto la verità. Se quanto dichiarato da Fazio fosse vero, dovremmo concludere che il progetto Ponte dello Stretto è più importante della vita dei messinesi e dei siciliani che quotidianamente attraversano l’autostrada? Per far luce su questa vicenda del tutto singolare, depositerò immediatamente un’interrogazione e chiederò un’audizione urgente di Fazio e del CDA del CAS”.
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Per loro, il ponte, è sicuramente più importante della vita dei messinesi… non c’era bisogno De Luca (M5S) a dichiararlo…L’ignavia degli amministratori della città è una ulteriore conferma
Importante costruire il.ponte…
Se il resto della città crolla a chi importa?