La borghesia "zozzona": sporca Messina ma in doppiopetto

La borghesia “zozzona”: sporca Messina ma in doppiopetto

Marco Olivieri

La borghesia “zozzona”: sporca Messina ma in doppiopetto

sabato 06 Aprile 2024 - 18:02

#machitelofafare sta portando alla luce diversi abbandoni di rifiuti: dal professionista alla docente universitaria, anche i "ricchi" o i "colti" sporcano

MESSINA – La “sorpresa” non è una vera sorpresa. Ma è figlia di pregiudizi e snobismo. Con gli appelli contro l’abbandono dei rifiuti, con tanto di video, ultima la campagna #machitelofafare, si è constatato che questo reato non è appannaggio solo di chi viene relegato ai margini. Gettare la munnizza per strada è una piaga sociale che non ha barriere sociali e culturali. Sembra ovvio ma in una città classista e super snob, come Messina, la cosa non è scontata.

Così la borghesia parassitaria che inquina la città dello Stretto è anche quella che sporca le strade. Certo, c’è di peggio come reati ma anche questo gesto deturpa Messina. La città della Madonnina, del porto, delle cacche dei cani in strada, dei Tir in città, dei lavori infiniti, dei poteri occulti e delle discariche abusive, insomma.

Il popolo acculturato degli “zozzoni”

Di questa borghesia menefreghista si ha riscontro nelle 45 denunce degli ultimi 45 giorni, su impulso del Comune e di Messina Servizi. Se a dicembre era stato beccato in un video “un professionista stimato e in regola con la Tari”, come lo ha definito il sindaco Basile, mentre buttava la spazzatura sui colli, ora la campagna #machitelofafare regala perle settimanali.

Cresce il popolo acculturato degli zozzoni: dalla docente universitaria, individuata tre volte dalle telecamere, all’avvocato e a un altro professionista che, a pochi metri da casa, in via Puntale Arena, nel giro di pochi minuti, si liberava dei sacchetti. E non dimentichiamo nemmeno l’abile scooterista capace di guidare e, nello stesso tempo, lanciare al volo la busta. Imprese. Roba da guinness della sporcizia, in spregio a una città piegata da troppi egoismi e visioni individuali.

L’abbandono dei rifiuti un’emergenza ambientale e culturale

Lo abbiamo scritto tante volte: rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti. Discariche abusive ovunque. Un’emergenza ambientale, sociale e culturale. C’è una parte di noi messinesi che vuole fare della nostra città un’enorme discarica. Uno scenario apocalittico e da romanzo distopico. Ma questa non è Messina o, almeno, non dovrebbe esserlo. Dai colli a ogni angolo di città, i rifiuti vengono “ricreati” anche dopo che si provvede a pulire. E ci vorrebbe uno psicoanalista per farci capire in profondità che cosa significa sporcare e deturpare la propria realtà.

Prevale un rapporto con il territorio di odio, di rancore, di disinteresse e disprezzo. E non parliamo di telecamere come di una panacea di tutti i mali. Sono utili ma hanno bisogno degli agenti della polizia municipale, sezione ambientale, per una supervisione. E soprattutto non possono diventare l’unico rimedio all’inciviltà di una parte della popolazione. La parola chiave è responsabilità, accompagnata da una cura salvifica del territorio. Se dobbiamo pretendere, come è giusto che sia, il massimo dalle istituzioni, anche noi cittadini dobbiamo fare, ma davvero, la nostra parte. Facciamolo per le nuove generazioni e per non rassegnarci all’idea che Messina sia una melma e tale resterà.

I passi in avanti e l’importanza delle segnalazioni al nostro giornale

Facciamo sì che le energie di Messina Servizi e polizia municipale e metropolitana siano dedite ad altro, dato che le necessità non mancano. Appare necessaria una nuova consapevolezza in termini di cittadinanza attiva e responsabilità. Basta cultura del piagnisteo. Basta parole al vento. Legalità, ambiente, rispetto per il territorio e giustizia sociale devono procedere insieme.

Come giornale, riconosciamo i passi in avanti compiuti dalle istituzioni e, grazie al supporto dei lettori, le nostre segnalazioni hanno dato un contributo al cambiamento, seppure ancora ci sia molto da fare. Ora è tempo di fare prevalere la Messina migliore, quella che vuole smettere di denigrarsi e svilire sé stessa.

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12 commenti

  1. Elvira Arcidiacono 6 Aprile 2024 18:24

    Perché non pubblicate i nomi degli zozzoni invece dei titoli (avvocati ecc)!

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  2. antonio d'angelo 6 Aprile 2024 19:52

    multe e foto rese pubbliche. questi soggetti devono vergognarsi ad uscire di casa. magari si lamentano dell’amministrazione comunale, del ponte, della sanità etc. che incomincino a rispettare la MIA CITTA’ non ne sono degni.

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  3. A questi signori sicuramente classisti e snob,possiamo aggiungere quasi tutti i proprietari dei cani!

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  4. Avete scoperto l’acqua calda. É sempre stato così e sarà sempre così: é nella genetica del messinese tipo, nascono e MUOIONO così. Signor OLIVIERI, potete fare servizi dedicati sull’argomento all’infinito, non serve, e sa perché? É solo una questione “culturale” del messinese. Una cosa le faccio notare però: questi personaggi sono i primi che quando vanno in altre città si adeguano alla perfezione al rispetto delle regole (NON GETTANO NEMMENO UNA CICCA A TERRA!), ma OVVIAMENTE, fanno i paragoni con la propria città di origine, chiaramente disprezzandola.

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  5. Nomi e cognomi non sono pubblicabili, ma una attenzione particolare da parte degli uffici comunali nei confronti di questi soggetti lo sarebbe.
    Va creata la certezza che una volta individuati si sarà sottoposti a tutti i controlli che il comune dovrebbe fare ma che spesso tralascia.
    Dalla Tari sino ai piccoli abusi edilizi, magari passando anche per un certo numero di controlli di bolli e mezzi tramite controllo dei vigili.
    Vanno “colpiti” per educare loro e gli altri.
    Comunque le telecamere servono eccome.

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  6. Marcella Millimaggi 7 Aprile 2024 07:23

    Ma come può essere in regola con la TARI che getta i rifiuti sui colli? Per avere lo sconto sulla TARI i rifiuti vanno conferiti alle isole ecologiche! Nei condomini ci sono i cassoni della differenziata e i giorni di conferimento per ciascuna tipologia. Perché mai si dovrebbe buttare sui colli? Forse i professionisti in questione vivono in case singole e i metri quadri di abitazione dichiarati non sono rispondenti a quelli reali? Forse non sono proprio iscritti al programma di smaltimento? Non so, magari sono in regola per una abitazione cittadina dove possibilmente vivono moglie e figli e la spazzatura la conferiscono loro perché lui è super impegnato negli orari di conferimento e poi non glielo chiederebbero neppure e invece alla “fidanzata” la cortesia di buttare il sacchetto la si fa!

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  7. antonio d'angelo 7 Aprile 2024 07:51

    Ssentirsi sconfitti MAI, denunciare, fotografare non fargliela passare liscia. aiutare i servizi comunali ad individuare questi “maiali”. Solo con la partecipazione di tutti, i pochi o tanti che siano avranno timore a continuare.

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  8. La Messina per bene, quella che ama la propria città e che la sta vedendo risorgere dopo anni di buio pesto sta con il sindaco(che non ho votato, ma che sarebbe da disonesti non dire che sta cambiando la città) e con gli operatori che la tengono pulita. Barra dritta, questa gente deve vergognarsi.

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  9. Che vergogna questa gente, mi fanno specie tanti messinesi che quando si parla di questo increscioso argomento la buttano sempre in vacca e anziché fare mea culpa e capire che buttando la spazzatura in strada fanno male a se stessi e ai propri figli, di volta in volta se la prendono con i politici o con il servizio della nettezza che va aiutato dai cittadini, non si può pensare che questi ti stiano dietro e raccolgano la cicca appena la butti!

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  10. Posto che “sporcare e deturpare la propria realtà” significa essere irrecuperabilmente imbecilli, oltreché radicalmente incivili, non bisogna stancarsi di pulire dove questi trogloditi sporcano. Quello che mi auguro è che siano puniti come si deve, e forse non sbaglia chi chiede – credo anche in nome della salatissima TARI che paghiamo – che questi barbari siano chiamati per nome e cognome.

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  11. L’unico modo è rendere pubblici i nomi ed i cognomi di questi vermi! Bisogna sputtanarli al pubblico ludibrio se vogliamo raggiungere dei risultati, altrimenti sono tutte parole al vento! Allora abbiamo scoperto che la Feccia è anche benestante! Peggio ancora! Si sentono superiori alle leggi questi sudici! Pubblicate i loro nomi ed i loro cognoni. Fate dei grandi manifesti ed appiciccateli nei muri affinché la gente sappia con chi abbiamo a che fare! Che razza di mentalità è mai questa! Ma a casa loro fanno così questi suduci? Sputtanateli, vediamo se hanno un barlume di dignità questi miserabili! Non v’è altra strada! Bisogna SPUTTANARLI!

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  12. Non è questione di cultura.
    È gente nichilista ed egoista, che vive nella sua comfort zone e se ne frega di Messina e delle regole…
    Peccato non si possano fare i nomi, FORSE solo la gogna li colpirebbe…

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