L’incontro si è svolto venerdì mattina presso la sala Consulta del Palazzo camerale alla presenza di molti operatori de settore e di alcune classi dell’Istituto Jaci.
Saranno le imprese del settore agrumario e agroalimentare a subire maggiormente gli effetti negativi della Brexit. A sostenere che la decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea avrà un impatto anche sulle aziende del nostro territorio è il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina, intervenuto al seminario che si è svolto venerdì mattina presso la sala Consulta del Palazzo Camerale, dal titolo “Brexit. Gli scenari possibili e gli effetti su operatività doganale e controlli”.
L’incontro, organizzato dall’Ufficio delle dogane, in collaborazione con l’Ente camerale e con Sicindustria, si inserisce all’interno di un programma di informazione messo appunto dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli per gli operatori interessati e al fine di minimizzare gli impatti sulla corretta gestione delle relazioni commerciali con il Regno Unito in vista del prossimo 29 marzo,data dell’uscita dall’Unione Europea.
“Com’è noto-ha affermato il direttore dell’Ufficio delle dogane, Ivan Santi Spina– la decisione del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea comporta già a partire dal 30marzo, un cambiamento delle regole che disciplinano i rapporti con l’UE. A oggi nulla risulta regolamentato. Il Regno Unito sarà un Paese terzo, ma peraltro diverso dagli altri che lo sono sempre stati. Le stime parlano di impatto economico negativo. Nel lungo periodo, potrebbe anche aprirsi qualche opportunità,ma quel che è certo,è che ci confronteremo con uno scenario profondamente incerto”.
Al seminario sono intervenuti, inoltre,Erminia De Francesco e Giuseppe Mario La Bella, funzionari dell’Ufficio delle dogane, che si sono soffermati sull’ “Effetto Brexit” e su cosa cambia nell’operatività doganale e nei controlli tributari ed extratributari. Si è registrato, anche l’intervento del docente universitario Guido Signorino che ha affermato: “in economia, si può cooperare o configgere. Quello che si impara che, quando si esce dall’ottica della cooperazione, si perde tutti. Non solo sotto il profilo culturale e umano, ma anche economico. In concreto, vuol dire che si ridurrà il commercio internazionale”.
Al seminario presenti anche l’ingegnere Sebastiano D’Andrea di Sicindustria, imprese locali,operatori del settore e studenti delle classi IV,V B, IV e V C dell’Istituto Jaci, accompagnati dalle professoresse Marina La Rocca, Rosa Azzarelli e Marina De Marco.