Al Clan Off Teatro continuano fino al 6 gennaio le repliche de “La città abbandonata”, una produzione del Clan degli Attori per tutta la famiglia.
Si tratta di una piccola e poetica pièce teatrale sul destino di un viaggiatore che si ritrova, non sapendo come, in una città abbandonata i cui unici abitanti sono Polidoro, un vagabondo curioso e simpatico e la bionda e sognante Fiordispina che continuano a vivere come se la città fosse ancora al suo antico splendore, mentre tutto intorno sta cadendo a pezzi a causa di una antica disputa tra due fate: fata Cespugliosa con il potere sulla natura e fata Altamura con il potere sulle città. Il viaggiatore si ritroverà rapito da questo mondo magico e suo malgrado subirà le sorti della città.
Una ironia sottile trama tutta la storia, adatta per questo a suscitare risate e divertimento tra i più piccoli e riflessioni e pensieri nei più grandi, per un testo che guarda al passato, al presente e al futuro delle nostre città, troppo spesso preda degli interessi di pochi che ne deturpano la bellezza.
Regia di Giovanni Maria Currò
A curare la regia Giovanni Maria Currò; in scena Gaspare Bonina, Martina Costa, Piera Costantino, Alessandra Zecchetto, allievi attori dei laboratori condotti dal Clan degli Attori; insieme a loro Mauro Failla, a curare gli elaborati; ricchi e fantasiosi costumi Liliana Pispisa; le scene preziose ed efficaci sono di Franco Currò; aiuto regia Carlo Spinelli; foto di scena Giuseppe Contarini.
Personaggi e interpreti
ANACLETO (Gasapare Bonina)Un viaggiatore, che si ritrova per caso in una città che è andatacompletamente distrutta i cui abitanti sono tutti scappati, tranne un vagabondo, Polidoro ed una giovane donna, Fiordispina della qualeperdutamente si innamora e con cui deciderà di fuggire.
POLIDORO (Mauro Failla)Vagabondo, bizzarro e stralunato, si aggira per la città abbandonata perpetuandone la vita. Si agita per rappresentare tutta la popolazione, alternandosi tra diversi, strampalati ruoli che l’occasione di volta in volta richiede.
FIORDISPINA (Martina Costa)Ultima degli abitanti della città, prosegue la sua vita, insieme al vagabondoPolidoro, facendo continuare la vita stessa della città. Svampita ed unpo’ sciroccata, crede di essere una principessa, muovendosi in un regnoimmaginario, sbiadito e dimenticato, ma per lei ancora vivo e pieno difasti
.FATA ALTAMURA (Alessandra Zecchetto)”Monolitica” ed austera, con i suoi incantesimi da millenni domina le città, maestose sotto il suo controllo. Ha la passione per il gioco dei dadi, come Cespugliosa l’altra fata, sua rivale, con la quale di tanto in tanto ama giocare mettendo come posta una diversa città. La sua magia sempiterna è molto potente.
FATA CESPUGLIOSA (Piera Costantino)“Terrena” e capricciosa, controlla le bestie, le foreste e tutto il regno animale e vegetale; si è succeduta con Altamura nel dominio della città in cui è ambientata la storia. Ama giocare i propri regni ed i propri tesori a dadi con la sua amica-antagonista Altamura. La sua magia è forte e selvaggia come la Natura che controlla abilmente.