Salva la Casa Famiglia del Cirs, potrà riaprire a cittadini e turisti il Monte di Pietà. Lo comunica il sindaco metropolitano Basile
MESSINA – “Impegno preso e mantenuto”. Così il sindaco di Messina e sindaco metropolitano, Federico Basile, annuncia l’acquisto, da parte della Città metropolitana di Messina, di Palazzo Ponti, oggi sede della Casa Famiglia del Cirs, accanto alla scalinata Monsignor Francesco Bruno, alle spalle del Palacultura.
“Cateno De Luca aveva intrapreso qualche anno fa l’iter per l’acquisto dell’immobile ex Ponti di proprietà dell’Ipab Collereale e oggi sede del Cirs – prosegue -. Oggi quell’immobile è stato acquistato dalla Città metropolitana che, nell’ottica dell’impegno nel comparto dei servizi sociali con l’acquisto della Città del ragazzo, conferma le iniziative di supporto alle fasce più deboli. La casa del Cirs in continuità sarà un nuovo punto di riferimento che l’ente locale garantirà a tutti i cittadini. Si è conclusa così una lunga battaglia portata avanti dal Cirs in questi anni, per evitare che la struttura fosse venduta e destinata a speculazioni edilizie o imprenditoriali e rimanesse invece a disposizione delle persone fragili”. La cifra di acquisto è di 800mila euro.
Il Monte di Pietà a disposizione per sei anni della Città metropolitana
Oltre a un acquisto anche un affitto. Quello del Monte di Pietà (qui parte di una nostra inchiesta pubblicata esattamente un anno fa), per sei anni, che “sarà finalmente aperto e restituito alla cittadinanza. Sarà ai fini turistici e culturali un luogo simbolo da far riscoprire ai turisti e non solo, un patrimonio artistico da far rivivere tutto l’anno”, spiega Basile.
Conclude il sindaco: “Una volta insediato, avevo avviato contatti con l’Arciconfraternita degli azzurri, che è la proprietaria, e oggi abbiamo stipulato il contratto d’affitto sulla base dell’accordo. Il Monte di Pietà sarà a disposizione della Città metropolitana. Uno spazio aperto ai turisti e sarà ancora di più utilizzato come punto di riferimento culturale e artistico. Uno strumento utile per tutta la città. L’idea è quella di creare un sistema in base al quale il turista lo visita, nel suo itinerario, e si creeranno altre attrattive culturali e non solo. Ricordo quando il quadro acquistato da Rocco Finocchiaro (la Madonna con Bambino e San Giovannino del messinese Girolamo Alibrandi, n.d.r.), ad esempio, fu presentato alla città. Un evento di rilievo. Avremo, d’ora in poi, insomma, un punto, uno spazio culturale in più a favore della città”. In questo caso la Città Metropolitana sborserà cinquemila euro al mese, cioè 60mila euro l’anno e quindi 360mila euro per sei anni.
Veramente opportuno che il Monte di Pietà venga gestito da un ente pubblico e possa finalmente tornare alla fruizione della collettività messinese e dei turisti.